F1. Ferrari, Vasseur resta con i piedi per terra: “Vincere il mondiale costruttori? Pensiamo a migliorare”

F1. Ferrari, Vasseur resta con i piedi per terra: “Vincere il mondiale costruttori? Pensiamo a migliorare”
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Dopo la vittoria di Charles Leclerc a Montecarlo, il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha fatto il punto con la stampa italiana sulle prospettive della Rossa per il prosieguo della stagione 2024 di Formula 1
31 maggio 2024

Dal punto di vista strategico sarebbe un errore pensare all'esito del campionato. Bisogna concentrarsi sul Canada, sullo sviluppo, sullo sfruttare al meglio quello che abbiamo a nostra disposizione”: Fred Vasseur vuole restare con i piedi per terra dopo la vittoria di Charles Leclerc nel GP di Monaco 2024 di Formula 1. Davanti alla stampa italiana selezionata per una chiacchierata virtuale cui ha partecipato anche Automoto.it, il team principal della Rossa dice di preferire un approccio gara per gara per affrontare il campionato, senza sbilanciarsi sulla possibilità di cogliere il mondiale Costruttori.

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Dopo aver ricevuto il “regalo di compleanno perfetto” grazie alla vittoria di Leclerc per i suoi 56 anni, compiuti martedì, Vasseur non intende “speculare troppo sul futuro a lungo termine”. “Abbiamo un campionato entusiasmante, con tre team a combattere tra loro e cinque o sei macchine in grado di lottare per la pole – osserva -. Da un weekend di gara all’altro si può passare dalla prima alla sesta posizione: basta guardare a quello che è successo a Max a Monaco”.

La vittoria di Leclerc, di cui il presidente della Ferrari John Elkann è stato “entusiasta”, secondo Vasseur sarà molto importante per la “sicurezza in sé” del pilota monegasco. “Aspettava questa vittoria da anni, e non coglieva un successo da molto tempo. Non so se sia una svolta, ma è un passo in avanti molto importante”. Ma il team principal della Rossa come l’ha vissuta? “Non voglio fare una classifica dei momenti migliori e di quelli peggiori, ma anche la pole position di Monza dello scorso anno fu molto emozionante. Era la prima volta che provavo certe sensazioni vestito di rosso”.

Al netto del portato emotivo della vittoria di Leclerc, Vasseur è apparso soddisfatto delle prime due gare di Bryan Bozzi come ingegnere di pista di Leclerc. Si è comportato molto bene in entrambi i weekend, rispondendo in maniera diretta a Charles a Monaco, una gara non semplice da gestire, visto che si è giocata sul controllo del ritmo. I piloti volevano fare di più, ma abbiamo dovuto dire loro di controllare il ritmo per ragioni strategiche. Le comunicazioni tra il muretto e Charles sono state chiare e veloci, senza errori. La collaborazione tecnica tra Charles e Bryan è buona, si conoscono da anni”, ha risposto Vasseur a una domanda di Automoto.it.

C’è un clima di grande soddisfazione, ma Vasseur non vuole sedersi sugli allori. Quando gli chiediamo in cosa la Ferrari possa migliorare, risponde: “da ogni punto di vista”. “Se si comincia a pensare di essere in una buona posizione, è finita. Dobbiamo continuare a progredire, reparto per reparto, in ogni singola area, compresi i piloti e il muretto. Anche quando si svolge un buon lavoro, bisogna fare ancora meglio il fine settimana successivo”.

Parte integrante di questo continuo miglioramento potrebbero essere gli aggiornamenti. Visto il recente pacchetto, “è troppo presto per parlare dei futuri upgrade. Sicuramente porteremo delle novità non appena possibile, ma dobbiamo farlo per una buona causa, quando ci consentiranno di fare un notevole passo in avanti. Con la convergenza tecnica delle monoposto, il tasso di sviluppo è molto meno elevato rispetto al passato, e lo stesso vale per il guadagno dato dagli aggiornamenti. Le tempistiche di queste novità dipenderanno molto anche dal format dei weekend di gara e da considerazioni di carattere logistico e legate al layout della pista”.

Sul fronte dei piloti, Vasseur ha sottolineato come Carlos Sainz abbia “la stessa mentalità del momento in cui abbiamo presentato la monoposto. È perfettamente consapevole della sua situazione, e sta affrontando il tutto in maniera professionale. Quando gli ho comunicato la decisione sul suo futuro, l’ha accettata e ha detto che avrebbe contribuito alla causa della scuderia fino all’ultima curva del giro conclusivo di questa stagione. Sta facendo un ottimo lavoro, e so che sarà così fino alla fine”.

Leclerc, invece, “non è solo un pilota molto veloce, ma è anche costante nell’approccio e supporta il team sia quando le cose vanno bene, che in caso di difficoltà. Lo scorso anno entrambi i piloti hanno dato il massimo supporto. Non disputeremo 24 gare come Monaco. Ci saranno weekend difficili ed è in queste situazioni che serve un approccio positivo”. In ogni caso, meglio avere “due piloti che uno e mezzo”. "Oggi Carlos e Charles si spingono a vicenda a fare di più, ed è stato così dall’inizio dello scorso anno. Con due piloti forti, il potenziale di fare punti è maggiore”.

Sarà così anche il prossimo anno, con l’arrivo di Lewis Hamilton. “Ci conosciamo da più di vent’anni, ed è naturale parlare con lui – osserva Vasseur -. Ma per rispetto nei confronti di Lewis e della Mercedes, non discuteremmo mai di aspetti tecnici o sportivi in questo momento”. Quanto ad Adrian Newey, ripetutamente accostato alla Ferrari, “non voglio fare commenti su questo argomento perché ogni tipo di risposta sarebbe soggetto a interpretazioni. La cosa più importante è la stabilità del gruppo, e non i singoli”.

A chi gli chiedeva se la gara di Barcellona, visto il layout particolarmente probante della bontà delle vetture, fosse una corsa cruciale per capire il potenziale della Ferrari, Vasseur ha risposto: “Dopo otto gare, disputate su layout diversi con mescole differenti, abbiamo un’idea chiara del nostro valore e non sarà la corsa di Barcellona a cambiare la nostra visione”. “Negli ultimi tre GP, con caratteristiche diverse in termini di layout e di asfalto, siamo tutti racchiusi in un decimo con McLaren e Red Bull. Questo è il potenziale della monoposto ad oggi. Il Canada è una pista particolare, con curve molto lente, cordoli che vanno sfruttati e velocità di punta molto elevate, ma credo che possiamo fare bene”.

Nonostante lo stato di forma della Ferrari, l’approccio interno non è cambiato. “Sappiamo quello che vogliamo ottenere e il team è molto concentrato su questi obiettivi. Abbiamo un piano, anche in termini di sviluppo della macchina, e sappiamo dove dobbiamo migliorare passo per passo. La stabilità è importante, e voglio che tutti lavorino nella stessa direzione”. Dopo la vittoria di Montecarlo, Vasseur ha riunito tutto il team a Maranello per comunicare un messaggio molto chiaro. “Ho detto loro che ciascuno è importante per migliorare la performance della scuderia, e che il trofeo colto a Monaco è merito loro”.

Non so se possa sentirmi orgoglioso di qualcosa, ma posso dire che la fiducia e l’atmosfera serena nel team ci sono, ed è una bella sensazione da provare per un team principal”, riflette Vasseur, prima di spiegare che il fatto di non sbilanciarsi su un obiettivo in termini di posizione non è dovuto alla volontà di nascondersi. “Per me è importante migliorare in ogni area, ed è la forma mentis che voglio sia adottata dal team”. Concreta e senza fronzoli: questa è la Ferrari di Fred Vasseur.

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