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Monza – Ferrari, c’è un futuro prossimo da costruire e un futuro immediato da inventare. Per il futuro prossimo, ovvero quale sarà la squadra del 2014, i giorni sono limitati, a breve si dovrebbe sapere se Felipe Massa resterà o se verrà sostituito. Lo ha detto il presidente Montezemolo: «Ci riuniremo a Maranello e prenderemo la decisione che spero sia quella giusta».
Si resta o si parte?
Quale sarà, al momento non si sa. Da un lato Massa è conosciuto «Sanno chi sono, cosa ho fatto e di cosa sono capace, quindi se resterò sarò felice perché amo la Ferrari, in caso contrario dovrò inventarmi qualcosa», e poi ancora Alonso: «Ho massimo rispetto di Felipe, so quanto dà alla squadra, del suo impegno in pista e in fabbrica. Io non faccio nomi e lascio al team ogni decisione, ma se Massa resta io sono felice».
Questa la logica interna del team, con un motore nuovo e una macchina nuova da sviluppare, ci sono già tanti elementi da mettere insieme che aggiungerne un altro, il pilota, diventa difficile. Ma c’è un problema politico: la Ferrari sembra dover cambiare per forza per far vedere che fa qualcosa di nuovo, di diverso e quindi sostituire Massa potrebbe essere quel segnale. Ma con chi?
“La Ferrari sembra dover cambiare per forza per far vedere che fa qualcosa di nuovo, di diverso e quindi sostituire Massa potrebbe essere quel segnale. Ma con chi?”
Raikkonen?
Si parla di Raikkonen, ma lo avevano allontanato e pagato per non correre e oggi se lo riprendono? Come dire che han sbagliato a Maranello. Ma in passato con Andretti, Regazzoni e Berger è già accaduto, però era anche gente di un altro spessore. A Maranello è tornato il tecnico James Allison come capo della direzione tecnica. Quando lo allontanarono lo trattavano da perfetto incapace e ora gli hanno dato in mano il vertice tecnico. Mah, qualcuno ne sa di più a Maranello, quindi aspettiamo.
C’è poi il futuro immediato, ovvero fra due settimane si corre a Singapore il 13° GP della stagione. Comincia la serie extraeuropea con gli ultimi GP lontani da casa. La Ferrari deve recuperare 53 punti su Vettel: «Possono solo perderlo il mondiale – dice Alonso – ma l’anno scorso noi siamo riusciti a perderlo con 44 punti di vantaggio e quindi in teoria è tutto possibile, nel 2010 l’abbiamo perso noi, quindi tutto può capitare e per questo la squadra e io siamo impegnati al 100 per 100 nell’impresa senza nasconderci le difficoltà».
“C’è poi il futuro immediato, ovvero fra due settimane si corre a Singapore il 13° GP della stagione. Comincia la serie extraeuropea con gli ultimi GP lontani da casa. La Ferrari deve recuperare 53 punti su Vettel”
Novità a Singapore
A Singapore arrivano le ultime novità tecniche della stagione. Modifiche ai diffusori, dovrebbe esserci più carico aerodinamico per lottare con Red Bull che in accelerazione ha più trazione della Rossa e porta il vantaggio in fondo al dritto impedendo un recupero degli avversari. Se le modifiche Ferrari funzioneranno e permetteranno ad Alonso di vincere o stare davanti a Vettel, allora la speranza di potersela giocare fino in fondo c’è. In caso contrario la Ferrari darà per scontata la sconfitta e si dedicherà alla macchina del 2014.
Non c’è più tempo, non ci sono più soldi per questa macchina e non ci sono più speranze. Vorrebbe dire che le ultime cinque corse, dopo Singapore, verrebbero disputate con quello che rimane a Maranello. Se è uguale a quello che c’è oggi, non è sufficiente e quindi addio titolo. Il mondiale, ormai, sembra già nel cassetto, anzi: nella lattina. Di Red Bull, ovviamente.