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Tre settimane sono passate dall’ultima volta che la Formula 1 è scesa in pista; ora manca sempre meno al rientro, previsto questa domenica con il Gran Premio d’Olanda 2024, a casa di Max Verstappen. La stagione prosegue a gonfie vele e ormai già quattordici gare sono andate in archivio e con dieci ancora da disputare, Frédéric Vasseur fa un bilancio a tutto tondo della situazione in casa Scuderia Ferrari: dall’addio di Carlos Sainz alle difficoltà di Charles Leclerc dopo la vittoria a Montecarlo e la mentalità della squadra.
A gennaio di due anni fa, il francese ha preso in mano le redini del team di Maranello. Il lavoro da compiere era ed è ancora tanto. Ricostruire una squadra dalle proprie macerie, lasciate dal precedente team principal Mattia Binotto, ora a capo di Audi, non è un qualcosa da poco e Frédéric Vasseur ne è più che consapevole. Le aspettative sulla Ferrari sono sempre alte e per il momento la realtà sembra essere abbastanza lontana da quanto sperato dai Tifosi. Lo scorso anno il Cavallino Rampante ha chiuso il campionato costruttori in terza posiziona, alle spalle di Red Bull e Mercedes. I campioni del mondo sono ancora il team da battere, ma adesso davanti a loro, sempre in terza posizione, si trova una strepitosa McLaren. Il progetto della SF-24 sembrava essere nato sotto una buona stella e lo confermano le vittorie di Carlos Sainz in Australia e di Charles Leclerc a Montecarlo. Eppure, la monoposto ha iniziato a soffrire di un fenomeno che sembrava essere ormai acqua passata già da inizio della scorsa stagione, il bouncing.
L’ultimo pacchetto di aggiornamenti portato in occasione del Gran Premio di Spagna ha messo in crisi il reparto aerodinamico della Rossa, che ha dovuto fare dei passi indietro a Silverstone, dopo due settimane dall’introduzione delle novità, per capire cosa stessero sbagliando. Sfruttando anche la settimana di pausa dopo la tripletta Spagna-Austria-Gran Bretagna, a Maranello si trovata una soluzione irrigidendo il fondo per evitare i saltellamenti che vanificavano i nuovi punti di carico aerodinamico, facendo perdere di conseguenza decimi fondamentali nella rincorsa a Red Bull e McLaren. Tuttavia, la soluzione definitiva non è stata ancora individuata del tutto, ma quanto emerso in Ungheria prima e in Belgio poi fanno ben sperare i tifosi per questo ritorno in pista a Zandvoort, a casa di Max Verstappen, e in vista dell’appuntamento di casa, tra due settimane a Monza.
Sicuramente, analizzando in maniera superficiale l’andamento della Scuderia, verrebbe da dire che anche “quest’anno si vince l’anno prossimo”, che Vasseur non stia dirigendo a dovere il lavoro da svolgere a Maranello. Eppure, andando più a fondo, si evince che in realtà i passi in avanti fatti dal Cavallino Rampante sono notevoli. Rispetto alla scorsa stagione, la lotta è molto più ravvicinata e serrata e che i punti raccolti finora sono 345, ben 117 in più rispetto al 2023, con solamente 63 lunghezza dalla vetta, occupata saldamento dalla Red Bull, anche se in evidente difficoltà. “Internamente alla squadra, l’umore è okay. Sicuramente volevamo ottenere qualcosa in più, e probabilmente abbiamo reagito in modo eccessivo ad alcuni eventi, cercando di ottenere altro – ammette Fred Vasseur al sito ufficiale della F1 – Quando hai un atteggiamento aggressivo, alcune volte ottieni di meno. Ed è proprio lì che dobbiamo mantenere la calma”.
“In qualche modo devi avere una sorta di frustrazione quando non stai andando bene perché è anche la spinta che ti spinge a tornare migliore – prosegue il francese – dobbiamo tenere tutto sotto controllo. Abbiamo avuto quattro weekend difficili [Canada, Spagna, Austria e Gran Bretagna] e l’umore del team non era buono, perché non era quello che volevamo, ma c’era positività nel cercare di recuperare e capire il perché e risolvere il problema. L’atteggiamento è buono. Se devo essere orgoglioso di qualcosa, non è il risultato perché quello è una conseguenza. È il fatto che tutti sono più propensi a correre rischi, un po’ meno spaventati, e che finalmente stiamo riuscendo a cambiare un po’ la mentalità. Non puoi mantenere il margine, ma correre rischi ovunque se vuoi vincere qualcosa. Questa è la mentalità che bisogna avere nelle corse e, probabilmente, questo è nel DNA della Red Bull. Qui dobbiamo bisogno di fare un grande passo avanti”.
“Ci sono persone che sanno guardare gli aspetti positivi e altre che guardano alle aree di miglioramento, e credo di essere più propenso per la seconda. Non spreco energie o tempo nella mia vita a chiedermi ogni mattina: 'Siamo contenti di quello che abbiamo fatto?' Questa è la competizione. Ho fatto nove gare in 10 settimane o qualcosa del genere. La cosa più importante è concentrarsi sui propri punti deboli e mantenere l'approccio al miglioramento continuo. Il mio lavoro è più quello di non dare la colpa a tutto, di spingere o cercare di motivarli. Il mio lavoro a volte è più quello di mantenere la calma sul positivo e sul negativo. La reazione a tutto è sempre quella di amplificare, prima internamente ma anche esternamente con i giornalisti, e questa parte del mio lavoro è convincere tutti che non siamo campioni del mondo dopo Monaco. E non siamo molto peggio una settimana dopo il Canada”.
“Ogni singolo giorno, dobbiamo cercare di fare un lavoro migliore di quello di ieri. È ancora più vero oggi in F1, con così piccoli distacchi tra i team e le auto. Ogni singolo dettaglio sta facendo un'enorme differenza in termini di risultati. La media tra noi e i ragazzi davanti è qualcosa come tre o quattro centesimi di secondo - continua Vasseur - Non riguarda solo Charles, è dura per tutta la squadra. Dopo Monaco abbiamo avuto una sequenza dura. In Canada non eravamo messi male. Ciò che è chiaro è che la macchina è un po' più difficile da guidare negli ultimi eventi e anche il livello di aspettativa per Charles è un po' più alto. È la vita di una squadra, che ha alti e bassi. Abbiamo discussioni permanenti con lui. Conosce la situazione dalla nostra parte, cosa facciamo bene e cosa abbiamo sbagliato e sa che a volte ha fatto degli errori. Ma non siamo nella situazione in cui stiamo cercando di dare la responsabilità a qualcuno. Lavoriamo insieme da anni, ci conosciamo perfettamente, sappiamo che stiamo spingendo, sappiamo che dobbiamo solo sistemare le cose. Non siamo assolutamente nella situazione di puntare il dito. È anche qui che è bello avere un rapporto personale".
Dopo la parentesi sul monegasco, che questo inverno ha esteso la sua permanenza a Maranello con un contratto pluriennale, il team principal ha parlato anche di colui che lascerà la Ferrari al termine della stagione, ovvero Carlos Sainz. Al suo posto arriverà il sette campione del mondo Lewis Hamilton, mentre il madrileno approderà in Williams dopo mesi e mesi di trattative, anche con altre squadre come Audi e Alpine. “Una delle qualità di Carlos è la sua forte mentalità e la sua grande coerenza. Ci sono solo due gare in cui ho potuto vedere che sono state difficili per lui nelle ultime 36. È mega costante, è sempre lì. È molto dedito, concentrato e ha una buona comprensione della macchina. Dobbiamo mantenere l'atteggiamento positivo che abbiamo e cercare di fare un lavoro migliore" ha chiosato Vasseur in attesa di tornare in pista questo weekend in Olanda.