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La stagione 2025 della Scuderia Ferrari è iniziata ufficialmente ieri sera quando, a chiusura dell’evento organizzato dalla Formula 1 a Londra per la presentazione congiunta delle livree di tutti i team, sono stati tolti i veli dalla SF-25. Non solo il design esterno, ma anche tutte le scelte tecniche del team di Maranello sono state rivelate per la primissima monoposto della nuova line-up della Rossa, composta da Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Sotto l’occhio attento di Frédéric Vasseur, la SF-25 ha già debuttato in pista a Fiorano e queste sono le primissime parole del team principal.
“Tutti i team, compresa la Ferrari, si trovano ad affrontare l’ultimo anno con questo regolamento tecnico che cambierà nel 2026. Ci troveremo ad un punto in cui dovremo fare una scelta: 2025 o 2026? Ma penso che a guidarci nella decisione finale sarà la posizione che occuperemo nel Campionato. Con la monoposto attuale, la SF-25, posso dire che sia un’estensione della precedente, quella del 2024, ma ci troviamo tutti sulla stessa barca. Grandi cambiamenti o meno con la vettura, alla fine sarà sempre un’evoluzione di quella dell'anno prima. Sarà una situazione che verrà dettata dall’andamento delle prime quattro o cinque gare. Solo in quel momento decideremo tra il 2025 e il 2026” ha subito messo in chiaro il francese nella media session dedicata alla stampa selezionata da Ferrari, tra cui Automoto.it.
“Come ogni anno, avremo una tabella di marcia per reagire nel corso della stagione con degli aggiornamenti. Ma se dovremo reagire in qualche modo sicuramente lo faremo entro giugno e non dopo. Sappiamo quanto siano importati i tempi di consegna, soprattutto per grandi componenti della vettura. Probabilmente già nella pausa estiva, se non prima, saremo completamente concentrati sul 2026. Se guardiamo all’ultima volta che è cambiato il regolamento, nel 2021, quando abbiamo avuto la lotta tra Mercedes e Red Bull, loro sono stati in grado di portare sviluppi fino alla fine della stagione perché la FIA gli ha dato la possibilità, ma per gli altri team non aveva senso programmare aggiornamenti per settembre o ottobre. Ma nuovamente, anche se dovessimo avere un piano, oppure decidere oggi, dicendo questo o quello, non sarà definitivo perché solamente dopo qualche gara avremo un’idea chiara in base alla posizione occupata in classifica. Se saremo dietro di un secondo rispetto ai leader, non avrà più senso lavorare sugli sviluppi. Per esempio, se saremo davanti di un secondo, potremmo focalizzarci un po’ sul 2026. Questi sono i due possibili scenari, ma non sono del tutto realistici perché credo che, in continuità con l’ultima stagione, ci saranno quattro team in grado di vincere gare o il campionato. Quindi ci sarà una grande lotta”.
“La nuova direttiva tecnica della FIA che regola l’ala posteriore già dall’Australia e l’anteriore dal Gran Premio di Spagna? Beh, per me, per la Ferrari, non sarà un problema. Penso che sia positivo avere questi chiarimenti. La cosa più importante per me è sapere se dovremo cambiare o meno qualcosa all’anteriore per Barcellona, ad esempio. Potremmo però discutere del tempismo perché sarà una settimana dopo Monaco e dovremo andare lì con un pacchetto completo per l’ala anteriore. Ma alla fine, è positivo per noi. Soprattutto per gli sviluppi e la pianificazione per sapere quando dovremo portare qualcosa. Nello scenario peggiore è iniziare la stagione come sia al momento e dover cambiare qualcosa dopo due o tre gare perché sarebbe veramente complicato pianificare il tutto, quindi un disastro, ma onestamente sappiamo tutti quale sia la nostra situazione. Di portare aggiornamenti all’ala anteriore fa già parte del nostro programma per la stagione, e quest’anno sicuramente Barcellona sarà una tappa dove avremo novità”.
“Questo è il mio terzo anno in Ferrari e l’unica differenza dal mio primo è che sono un pochino più vecchio. Ma esattamente come nel passato tutti i tifosi sono pieni di aspettative, entusiasmo e passione, ma credo che queste siano caratteristiche di tutto il team e dell’Italia. Devo prendere il positivo da questo ed è bello avere energie positive intorno. Oggi abbiamo avuto una giornata di test a Fiorano e c’erano centinaia o migliaia di persone sul punto ed onestamente questo spinge la squadra. Adesso, con due anni di esperienza alle spalle, so che dobbiamo stare calmi e non farci prendere troppo dalle aspettative. Non sarà per tutti i tifosi accorsi qui che vinceremo il mondiale. Se vuoi vincere gare devi avere una buona macchina e migliorarsi ogni singola volta di più rispetto alla precedente, portare a termine il nostro lavoro. L’anno scorso abbiamo gestito abbastanza bene il tutto, reagendo anche in momenti complicati, come il periodo di giugno-luglio, ma abbiamo cambiato velocemente la direzione, lavorando come un team favorendo un periodo positivo tornando nella lotta velocemente. Speriamo di continuare su questa base anche per la stagione alle porte. Se vogliamo essere campioni, e questo è il nostro obiettivo, dobbiamo migliorarci ovunque. Minimizzare al massimo le occasioni sprecate, evitare ogni genere di problema durante la stagione, cosa che non abbiamo fatto nel 2024, e fare un lavoro migliore ovunque. Siamo consapevoli di questo e siamo completamente focalizzati, prendendo tutto l’entusiasmo dei tifosi come un grande supporto ed energia”.
“Dire i favoriti per la stagione 2025 è complicato. Lo scorso anno all’inizio era la Red Bull, poi la Ferrari, successivamente McLaren e Mercedes, nuovamente noi. Tutto un alternarsi di prestazioni. Noi abbiamo lottato fino all’ultima curva di Abu Dhabi contro la McLaren. E dato che abbiamo costruito il 2025 basandoci su quanto appreso nel 2024, ci fa sperare. Ma non cambieremo il nostro approccio perché abbiamo fatto bene nelle ultime gare della scorsa stagione. Dobbiamo solamente spingere e continuare a sviluppare la vettura per migliorarci in ogni singolo aspetto, in maniera capillare in tutte le performance, in ogni dipartimento della squadra. Questo è il metodo giusto”. Andrea Stella, team principal della McLaren, ha annunciato che già nelle prime gare della stagione la MCL39 avrà degli aggiornamenti, ma la Ferrari ha in mente un approccio diverso. “Non faremo così, ma sicuramente se dobbiamo sviluppare l’auto attuale saranno i primi appuntamenti a dirci come lavorare. Non voglio dire ce ci fermeremo subito se non dovesse andare come sperato, ma sicuramente ci focalizzeremo di più sul 2026. I primi pacchetti di aggiornamenti saranno cruciali per il resto della stagione”.
“Loic Serra è arrivato nel team ad ottobre, nell’ultima fase di sviluppo dell’auto, ma sicuramente il più grande aspetto di cambiamento del progetto è la sospensione, che avevamo deciso di cambiare già prima. Ma l’impatto di Loic è stato più focalizzato sulla cura dei dettagli della SF-25, per cercare di estrarre il massimo dal potenziale della monoposto. Sottolineo che la definizione del concetto della vettura e di tutta la filosofia è stata fatta prima del suo arrivo”. Dunque, a dare l’impronta al progetto è stato Enrico Cardile, l’ex direttore tecnico della Ferrari che sta attendendo la conclusione del periodo di gardening per mettersi all’opera con Adrian Newey per Aston Martin. Non solamente Serra si è aggiunto alla Scuderia in quanto Vasseur ha convinto un altro membro chiave della Mercedes a trasferirsi a Maranello. Stiamo parlando di Jerome D’Ambrosio. “Perché ho scelto lui? Sicuramente sarà un valore aggiunto alla squadra e per me aveva il profilo perfetto dato che ha una conoscenza trasversale del business. È stato un pilota di Formula 1 ma anche un team principal. Ha una grande esperienza dalla Mercedes e sicuramente ci aiuterà. Ma sarà soprattutto un supporto per me e il mio lavoro di ristrutturazione della Ferrari e di evoluzione del management. Siamo ai primi mesi di collaborazione ma ha già fatto molto per noi”.
“Lewis ci ha dato già alcune indicazioni. Tutti i piloti sono parte dello sviluppo della vettura, ma soprattutto della sua evoluzione nel corso della stagione. Lui è alla prima fase della collaborazione con la Ferrari perché ha fatto solamente due TPC. Il suo feedback è comunque fondamentale per aiutare il team negli aggiornamenti e fare un lavoro migliore, anche nei piccoli dettagli. Ma dobbiamo tenere in mente che lo scorso anno abbiamo chiuso a solamente 14 punti dalla McLaren. Vuol dire meno di un punto ogni gara disputata. È una media di circa 300 secondi tra di noi e chi era davanti a noi, quindi vuol dire che parliamo comunque di piccoli dettagli. Non importa cambiare la macchina completamente o cose del genere. Se saremo in grado anche di mettere giusto un po’ di più in termini di performance in qualche aspetto, avremo già fatto un grande passo avanti. E con l’arrivo di Lewis e tutta la sua esperienza, sicuramente saremo in grado di migliorarci. Giusto per fare un esempio, lui è in grado di comparare il nostro motore e quello della Mercedes, il nostro telaio e il loro, come lavoriamo noi in pista e come facevano loro. Non dobbiamo essere timidi di chiederci cosa può essere fatto meglio. Questo è il mio lavoro e quello dei tecnici”.
“Conosco bene sia Charles che Lewis. Devo dire che non mi ha fatto strano vederli lavorare assieme. In questa parte della stagione tutti i team sono campioni del mondo e tutti i compagni sono come in luna di miele. Tutte cose del genere perché così funziona la Formula 1. Ma le prime settimane di collaborazione tra loro due sono andate veramente bene, non sono sorpreso di questo. Già lo scorso anno andavano d’accordo e sono stati in grado di creare una buona amicizia, quindi iniziano in un ottimo stato di forma. L’importante è continuare così e lavorare come una squadra. Io ho già lavorato con Hamilton tantissimi anni fa. Non sono minimamente preoccupato della sua età e l’ha dimostrato ad Abu Dhabi lo scorso anno quando dal fondo è risalito fino alla quarta posizione, superando anche Russell nell’ultimo giro. Il passo c’è tutto e non ho mai avuto dubbi. Ma sicuramente non è lo stesso ragazzino che ho conosciuto in GP2. Sono passati comunque venti anni e tutti quanti cambiano, migliorano. Sicuramente oggi è molto più maturo, con molta più esperienza alle spalle, ma è veramente in forma con il team. È tutto quello che stavo cercando per me, per Charles e per la Ferrari. Credo sia la combinazione perfetta”.
“E’ sempre una grande opportunità avere qualcuno come Hamilton in squadra ed una delle skills che un pilota deve avere è cercare di migliorarsi sempre. Questo dovrà fare Charles basandosi sull’esperienza e sulle performance del suo compagno di squadra. Lui è il pilota a te più vicino e per questo puoi avere accesso a tutti i suoi dati, lavorarci e sei furbo fare anche un passo in più rispetto a lui. E sono convinto che andrà così perché lo abbiamo già visto nei TPC ed oggi durante lo shakedown. Non sono preoccupato per eventuali screzi tra loro, vedo solamente un’emulazione positiva. Ne ho parlato già lo scorso anno tra Charles e Carlos. Siamo già arrivati a quel punto, ma come team, se vogliamo performare, dobbiamo farlo con entrambi i piloti. Per entrare in competizione per i titoli ci servono, ci serve una sana competizione”.