F1. Ferrari SF-25, Enrico Gualtieri: "Abbiamo migliorato in termini di affidabilità. Presto inizieremo a lavorare sul 2026"

F1. Ferrari SF-25, Enrico Gualtieri: "Abbiamo migliorato in termini di affidabilità. Presto inizieremo a lavorare sul 2026"
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Enrico Gualtieri, responsabile della Power Unit Ferrari, ci racconta la SF-25 e le sfide in vista del 2026
19 febbraio 2025

Il 2025 della Scuderia Ferrari è iniziato ufficialmente ieri sera con la presentazione al mondo della SF-25, la prima monoposto di Lewis Hamilton e Charles Leclerc. Ma sarà anche l’ultima dell’attuale regolamento tecnico che cederà il passo a quello del 2026, dove tutto cambierà, soprattutto a livello di power unit. Ecco le parole di Enrico Gualtieri.

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Lo sviluppo dei motori è fermo dal 2022 in quanto non possiamo cambiare nessun tipo di hardware o utilizzare alcun tipo di componente nuova all’interno della power unit – ha dichiarato Enrico Gualtieri ai media selezionati da Ferrari, tra cui Automoto.it – ma questo non vuol dire che non possiamo cercare di ottimizzare quello che già abbiamo. Abbiamo provato e ci siamo finalmente riusciti ad adattare le nostre strategie al nostro modo di lavorare con la PU, soprattutto in tutti gli aspetti del weekend di gara, per poter estremizzare ogni vantaggio delle performance. Ovviamente, nulla di grandissimo, soprattutto comparato a quello che abbiamo fatto quando il tempo di sviluppo era illimitato. Abbiamo solamente recuperato quello che abbiamo perso in termini di potenziale performance lo scorso anno, e questo renderà la griglia ancora più agguerrita”.

“Finalmente non abbiamo avuto bisogno di utilizzare componenti ausiliari, ma abbiamo fatto quello che ci serviva per poter conciliare la power unti con la nuova monoposto. Ma questo già in realtà al termine del 2022 eravamo stati in grado di far andare tutto al posto giusto. Abbiamo preso alcune scelte solamente per poter lasciare agli aerodinamici completamente carta bianca andando ad occupare il minor spazio possibile per il motore nell’architettura della vettura. Sono ormai dieci anni che lavoriamo con questa power unit, veramente un lungo viaggio. Abbiamo iniziato nel 2014 anche se non è andata nel modo in cui avremmo voluto. Ma alla fine è stato bello perché abbiamo imparato nuove lezioni e avuto grandi opportunità. La cosa più importante è che abbiamo fatto esperienza, e infatti sul finale siamo migliorati molto”.

Siamo veramente molto concentrati sul lancio della monoposto del 2025 e l’andamento dell’intera stagione. Detto questo, sicuramente il 2026 si avvicina sempre di più quindi quest’anno sarà fondamentale e pieno di impegni sotto questo punto di vista. Il miglior modo per arrivare preparati è lavorarci sopra senza prendere di vista l’obiettivo di questa stagione. Nelle prossime settimane inizieremo ad entrare sempre più nel vivo dello sviluppo del motore del prossimo regolamento tecnico”.

“Abbiamo discusso con lui, certo. Raccogliamo il suo feedback più sulle sensazioni che ha sul nostro motore che nel fare qualsiasi tipo di confronto. Ma di sicuro, sì, è stato importante. È stato utile perché i piloti sono in qualche modo il nostro più grande sensore che puoi avere in macchina, alla fine. Quindi ci stanno fornendo feedback inestimabili su tutto ciò che possono sentire, a volte anche meglio di un sensore fisico. Quindi di sicuro abbiamo discusso con lui. Ci stava dando feedback davvero interessanti e utili su come sentiva il motore, il nostro motore, ed è stato davvero di supporto nel cercare di discutere con noi e nel fatto che in qualche modo era coinvolto nel tentativo di sviluppare qualsiasi cosa che potesse essere utile per lui per abituarsi di più al nostro motore"." ha chiosato il responsabile delle power unit della Ferrari.

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