F1. Ferrari SF-24, Cardile: “Non abbiamo intenzione di modificare lo schema delle sospensioni. Il DRS sarà migliore"

F1. Ferrari SF-24, Cardile: “Non abbiamo intenzione di modificare lo schema delle sospensioni. Il DRS sarà migliore"
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Enrico Cardile, direttore tecnico del telaio, in conferenza stampa ha risposto alle domande riguardo alla nuova SF-24
13 febbraio 2024

La Scuderia Ferrari ha finalmente presentato al mondo la sua monoposto per la stagione 2024. Il progetto è visibilmente stato rivisto, i dettagli tecnici della SF-24 sono molto particolari ma comunque ancorati al progetto della precedente vettura del team di Maranello. Enrico Cardile, direttore tecnico del telaio, nella conferenza stampa organizzata in seguito allo shakedown, ha risposto alle domande riguardo alle specifiche della vettura di Charles Leclerc e Carlos Sainz.

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“Durante lo sviluppo, non solo nell’analisi della SF-24, abbiamo valutato i diversi layout delle sospensioni” ha dichiarato subito Cardile. “Posso dire che abbiamo trovato un buon compromesso con l'attuale schema. Parlo di compromesso pensando alle prestazioni aerodinamiche, al peso, e alle possibili regolazioni e così via. E durante la stagione non abbiamo alcuna intenzione di modificare lo schema delle sospensioni. Finora siamo soddisfatti della nostra configurazione. Poi guarderemo cosa ci dirà il lavoro di sviluppo. Abbiamo modificato la mappa aerodinamica, dando priorità ad alcuni aspetti rispetto ad altri. Ciò che accadrà con questa nuova piattaforma lo scopriremo solo in pista, ora è troppo presto per azzardare se questa vettura sarà più competitiva in gara che in qualifica”.

Le differenze principali rispetto alla vettura dell'anno scorso riguardano la parte posteriore, dove i cinematismi entrobordo della sospensione sono diversamente collocati all'interno della scatola della trasmissione. Rispetto a quanto abbiamo fatto sempre in passato si è trattato di un cambiamento importante, mentre all’anteriore c’è stato solo un aggiornamento dello schema dello scorso anno. Tutto dipenderà dallo sviluppo aerodinamico e dalla capacità di gestire al meglio i flussi nel modo più efficiente possibile. Con l'ultimo concetto di monoposto eravamo arrivati al limite dello sviluppo, per cui è stato cruciale cambiare per sbloccare altre prestazioni. Rinnovare l’idea di monoposto è stato importante per fare funzionare il fondo, andando nella direzione che a quanto pare sarà abbastanza comune su tutta la griglia”.

“Le indicazioni al simulatore sono buone, la macchina ha fatto dei progressi rispetto alla precedente. Alla fine, non è importante quanto si è cresciuti rispetto a noi stessi, ma nel confronto con gli avversari. Non vediamo l’ora di iniziare questa stagione, per verificare la reale competitività della vettura perché non sappiamo ancora dove sono gli altri. Abbiamo deciso di seguire la nostra direzione, non quella degli avversari. Nel corso dello scorso anno abbiamo fatto un grande lavoro per capire cosa servisse cambiare ai fini della guidabilità nella nostra mappa aerodinamica. Abbiamo così seguito le indicazioni emerse da lì. Non sono in grado di dire dove andrà la Red Bull, noi cerchiamo di raggiungere i nostri obiettivi”.

Parte dello sviluppo di questa vettura è stato pensato per migliorare l’efficienza dell’ala posteriore, del DRS. La macchina è stata presentata con una nuova ala da medio carico, ma posso confermare che stiamo rinnovando tutta la gamma. Abbiamo focalizziamo la nostra attenzione anche su questo specifico aspetto aerodinamico. Per dire se siamo arrivati al limite di sviluppo di questa generazione di monoposto mi servirebbe una sfera di cristallo. Ogni anno si crede di essere vicini al limite per poi scoprire con il lavoro invernale che è possibile fare dei passi avanti per trovare nuove prestazioni. È difficile azzardare un giudizio”.

Non so se durante un inverno è possibile raggiungere Red Bull chiudendo il gap. Tra qualche giorno vedremo in pista dove saremo. Posso solo dire che abbiamo lavorato duro. Ci siamo dati obiettivi molto sfidanti in termini di tempo sul giro, puntando ad una vettura più facile da guidare e robusta in ogni condizione. Ovvero meno sensibile alle variazioni del vento o del tipo di asfalto. Lo sforzo è stato enorme nella speranza di raggiungere la Red Bull. Non posso dire che ci saranno aggiornamenti già nelle prime gare, ma la vettura è già progredita rispetto a quella che abbiamo presentato oggi. Dovremo decidere quale sarà il momento giusto per portare in pista i primi aggiornamenti. Lo capiremo quando sapremo a che punto siamo rispetto ai nostri concorrenti. Il lavoro in galleria del vento sta procedendo bene”.

“Parte della guidabilità è data dalla facilità con cui è possibile estrarre le prestazioni. E più facile ottenerle con un'auto leggera e gomme nuove su un singolo giro ma poi diventa sempre più complicato mantenerla durante la gara, man mano che le gomme si usurano. L'intenzione è quella di coniugare le due cose puntando su una piattaforma più sfruttabile. Per quanto riguarda Sainz e il suo addio a dine anno non sono affari miei, ma abbiamo a che fare con un professionista che darà il meglio per far crescere il team”.

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