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Scambio Leclerc-Hamilton alla Ferrari? Sognarlo non costa niente e non è detto che tutti lo stiano sognando. Anzi. Di sicuro, analizzando a freddo la situazione, emerge un quadro chiaro e netto. Ovvero che Leclerc e Ferrari sono “condannati” a stare insieme e questo perché non hanno mercato. Partiamo da Charles Leclerc. Un pilota che vuole vincere in F.1 al momento ha solo tre opzioni, anzi due e mezza visto l’andazzo: Red Bull, Ferrari e Mercedes. La prima perché domina, la seconda perché ha i mezzi per farlo e la terza perché potrebbe rifarlo ancora a breve.
Le altre opzioni, al momento, sono solo una scommessa. Aston Martin ha un motore cliente e in F.1 se non hai le spalle coperte, non vai da nessuna parte. Alpine è indietro ed è troppo francese e potrebbe essere una bella scelta, ma fra qualche anno e se diventano top, altrimenti meglio lasciarli alla loro acqua rosa e alla gestione di team di seconda fascia. E allora, tornando a busso all’assunto iniziale, fuori da queste tre squadre, non si vince. Red Bull: ha Verstappen legato da contratto a lunga scadenza e Perez che oltre ad essere il numero 2 perfetto, porta pure tanti soldi. Cosa che Leclerc non farebbe per ovvie ragioni. E quindi, se fanno fuori Perez, ma c’è da aspettare un paio d’anni, lo vedete Verstappen con tre titoli (minimo se va così) che apre le braccia a Leclerc al fianco? Si dirà via Leclerc, si apre il posto in Ferrari. Vero e questo potrebbe essere lo scambio giusto, solo che non avverrà fra un anno e forse fra due. Per cui Leclerc legato alla Ferrari almeno fino a scadenza di contratto.
Mercedes: hanno una bella coppia di piloti, hanno investito su Russell come futuro e con Hamilton che potrebbe lasciare fra un anno o due, torniamo al discorso di prima, ovvero che Leclerc è obbligato a restare alla Ferrari ancora perché non ha di fatto mercato dove andare. Infatti, in Mercedes hanno già opzioni in serbo, la prima è Lando Norris e poi Nick De Vries, mandato a svezzarsi all’Alpha Tauri. Con un Russell in squadra un Leclerc che arrivasse con ambizioni di vittoria destabilizzerebbe l’ambiente, cosa che da quelle parti aborrono (bello il termine alla Mughini, vero?). Per cui Leclerc destinato a restare alla Ferrari ancora un anno o due. Insomma, da qualsiasi parte la si giri, sono destinati a “sopportarsi” ancora a lungo, checché ne dicano gli house organ dei vari piloti in ballo.
Un Hamilton alla Ferrari? Bello, ma impossibile. Troppo avanti negli anni per diventare il punto di riferimento e per costruire una squadra che al momento non c’è ancora. E dopo 7 titoli, due anni scadenti alla Mercedes, arrivare a Maranello alla soglia dei 40 anni fa tanto opzione da pensionato di lusso e alla Ferrari sarebbero fessi a prenderlo in futuro, quando lo avrebbero potuto fare in passato, togliendo un pezzo grosso ai rivali. Magari la Ferrari non avrebbe vinto con Hamilton, di sicuro avrebbe tolto uno forte alla concorrenza e a volte è la manovra giusta da fare. Più che rinforzarmi io, indebolisco te. Troppo sottile per certe menti modenesi.
E allora, che fare? Sorridere, dichiarare di voler vincere con la Ferrari e sperare che la cosa si avveri. Dopo sei stagioni (compresa la 2023) di cui una buona (2019) e una parte da sogno (2022) il resto del bilancio di Leclerc è fatto solo di delusioni e bocconi amari da ingoiare. Per quanto ancora? Ah, la storia del predestinato lo ha segnato davvero e nel paddock della F.1 per quanto ci sia rispetto verso Charles, nella classifica ideale dei team manager, non è certo al primo posto: Verstappen, Hamilton, Russell, Norris, si contendono la classifica e con Piastri appena arrivato il futuro diventa sempre più complicato per i nati per vincere…