F1. Ferrari, perché Leclerc ed Hamilton sono stati squalificati dal GP della Cina 2025? L'analisi

F1. Ferrari, perché Leclerc ed Hamilton sono stati squalificati dal GP della Cina 2025? L'analisi
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Perché Charles Leclerc e Lewis Hamilton sono stati squalificati al GP della Cina 2025? I precedenti che preoccupano la Scuderia Ferrari
23 marzo 2025

Il weekend del Gran Premio della Cina, secondo appuntamento stagionale della Formula 1, si chiude con più dubbi che certezze per la Rossa. All’inizio sembrava che le tenebre della scorsa settimana in Australia fossero state messe da parte con la SF-25 che era tornata ad avere il passo promettente della tre giorni di test in Bahrain, con la pole e la vittoria della Sprint Race da parte di Lewis Hamilton. Tuttavia, la Scuderia Ferrari ha lasciato il weekend dello Shanghai International Circuit con una doppia squalifica.

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Alla vigilia dell’appuntamento Frédéric Vasseur aveva visto nella gara cinese la giusta occasione per resettare subito la squadra dopo la doccia fredda di Melbourne, dove la vettura, che sembrava tra le favorite, si è dimostrata ben al di sotto delle aspettative. A Shanghai sembrava che l’Australia fosse stata solamene una parentesi dato che la SF-25 era tornata con lo stesso ritmo visto nei test prestagionali nella prima parte di weekend, quella dedicata alla Sprint Race. Infatti, Lewis Hamilton è riuscito a conquistare prima la pole position e poi la vittoria della mini-gara da 100 km, il suo primo trionfo da pilota del team di Maranello.

La situazione è poi cambiata quando i due alfieri della Rossa sono tornati in pista per la sessione cronometrata che ha determinato la griglia di partenza della gara domenicale. Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno blindato la terza fila, tagliando il traguardo in quinta e sesta posizione, con il monegasco davanti al sette volte campione del mondo. Allo spegnimento dei semafori, Lewis Hamilton si è messo subito a caccia di George Russell tirando la staccata, ma finendo nel traffico, il sette volte campione del mondo ha rallentato fino al contatto con Charles Leclerc, toccando la sua anteriore posteriore destra con l’ala anteriore del monegasco. In questo modo, il numero #16 ha girato per tutto il Gran Premio della Cina con la bandella dall’ala anteriore danneggiata. Tuttavia, questo non sembra aver influenzato negativamente il passo di Leclerc, tanto da essere più veloce del compagno di scuderia, motivo per cui Ferrari ha chiesto loro di scambiarsi le posizioni per mettersi a caccia della Mercedes numero #63. Un errore in curva 13, però, ha fatto perdere a Leclerc il vantaggio che stava costruendo su George Russell, perdendo poi anche il ritmo con la vita delle gomme hard che stava andando ad esaurirsi, fino a subire anche il soprasso da parte di Max Verstappen. Ma non è stato questo l’aspetto più negativo del weekend.

La doccia fredda è arrivata dopo, quando la FIA, come di consueto, ha svolto i controlli su tutte le vetture. Su quelle della Ferrari, però, hanno riscontrato delle irregolarità tecniche che hanno portato alla loro squalifica. La macchina di Charles Leclerc alla prova della bilancia pesava 799 Kg, proprio come quella di Gasly che ha avuto la stessa penalità, un chilo sotto il minimo consentito dal regolamento. Al momento della pesa, la SF-25 è stata svuotata completamente della benzina, come prevede la procedura, ed è stata montata l’ala anteriore integra, con la stessa specifica di quella usata in gara ma danneggiata, e risultava comunque sottopeso. Tutti gli strumenti sono stati calibrati sotto gli occhi dei rappresentati Ferrari che hanno dovuto ammettere l’errore di valutazione, evitando di fare ricorso. Il team di Maranello ha commentato dicendo che “Charles oggi aveva una strategia di una sosta unica e questo significava che la sua usura delle gomme era molto alta, portando l'auto ad essere sottopeso”. Una situazione molto simile si è ripetuta lo scorso anno al Gran Premio del Belgio 2024 quando George Russell è stato squalificato per lo stesso motivo. Tuttavia, a differenza della pista di Spa, dove è essenziale attuare la tecnica del “pick up rubber”, ovvero raccogliere tutti i residui di gomma lasciati sul tracciato per aumentare il peso della vettura e ridurre il tasso di rischio alla pesa della Federazione, allo Shanghai International Circuit il giro di rientro in pit-lane non richiede tali precauzioni. Inoltre, il degrado gomme visto nella Sprint di ieri non si è verificato quest’oggi; dunque, le mescole non erano eccessivamente usurate, non tanto da arrivare a pesare meno del previsto dai calcoli degli ingegneri.

Per quanto riguarda Hamilton, invece, la FIA ha riscontrato che il plank, ovvero il pattino a protezione del fondo, fosse più usurato del limite consentito dal regolamento. La misurazione, come si vede nell’immagine di copertina realizzata dal nostro Gabriele Pirovano, avviene in tre punti differenti, e tutti i valori rilevati dai commissari tecnici hanno dimostrato uno spessore non conforme. Un plack normalmente dovrebbe avere lo spessore di 9 mm, ma nel caso di quello del sette volte campione del mondo, invece, era 8,6 mm a sinistra, 8,5 al centro e 8,5 a destra. La Ferrari, commentando la squalifica, ha sottolineato che si è trattato di un errore in buona fede, frutto di calcoli sbagliati e che non avessero alcuna intenzione di trarre vantaggio. Infatti, con queste vetture ad effetto suolo, abbassare l’altezza da terra del fondo si traduce in una maggiore velocità.

Chiudere un weekend con una doppia squalifica è sicuramente un qualcosa di negativo per la Scuderia Ferrari. Ma oltre a questo c’è un dato ancora più preoccupante per il team della Rossa. Infatti, ad ammissione di Lewis Hamilton stesso, ingegneri e meccanici avevano già alzato la vettura dopo la Sprint, modificando il set-up della SF-25. “Non so chi ha detto che abbiamo cambiato l’altezza. Abbiamo fatto altri cambiamenti, anche quello sì [riferendosi all’altezza da terra] però non enorme, una cosa piccola, ma mettendo tutti i pezzi insieme la vettura è peggiorata parecchio”. Questo vuol dire che le modifiche effettuate non sono state abbastanza ad evitare l’eccessiva usura e che se avessero svolto bene i calcoli il crollo del passo gara rispetto a quello visto nella mini-gara avrebbe potuto essere migliore (il condizionale è d'obbligo, soprattutto con queste vetture molto imprevedibili). Ulteriore chiave di lettura di questa situazione è quanto lavoro deve essere ancora svolto a Maranello per comprendere questa nuova monoposto, dove il potenziale c’è ma deve essere solamente sbloccato a dovere, comprendendo quale sia la giusta finestra di funzionamento.

Proprio come nel caso di Leclerc, anche qui c’è un precedente e vede coinvolti proprio il monegasco ed Hamilton. Infatti, al termine del Gran Premio di Austin del 2023 entrabi erano stati squalificati per l’eccessiva usura del plank rispettivamente della Ferrari SF-23 e la Mercedes W14. La pista del COTA, proprio come quella dello Shanghai International Circuit, ha presentato molti bump, ovvero sali-scendi, anche se l’asfalto è stato completamente riposizionato proprio quest’anno.

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