F1. Ferrari, negativo il debutto di Hamilton-Adami: "Possiamo fare di meglio nei team radio"

F1. Ferrari, negativo il debutto di Hamilton-Adami: "Possiamo fare di meglio nei team radio"
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Non inizia al meglio l'avventura di Lewis Hamilton in Ferrari che, oltre ai problemi di passo della SF-25, deve gestire i rapporti con Riccardo Adami, il suo nuovo ingegnere di pista
17 marzo 2025

Poteva iniziare sicuramente meglio l’avventura di Lewis Hamilton in Ferrari. Non solamente per quanto riguarda le performance della SF-25, ma anche il suo acclimatamento con la Scuderia di Maranello. Il sette volte campione del mondo ha ammesso di non aver “avuto alcuna fiducia”, essenziale sotto la pioggia caduta nel corso del GP d’Australia, e il rapporto con il suo nuovo ingegnere di pista, Riccardo Adami, deve ancora consolidarsi.

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Quando Lewis Hamilton ha firmato con la Ferrari era conscio che avrebbe dovuto ripartire completamente da zero. Nuovo concept di monoposto, di sistema frenante e power unit, ma anche di ambiente in quanto il team di Maranello è strutturato diversamente dalla Mercedes. Una lingua, una cultura e tanti volti nuovi hanno fatto il massimo per facilitare l’acclimatamento del sette volte campione del mondo, nuovamente affiancato dal suo braccio destro Angela Cullen, ma il percorso è ancora lungo e travagliato.

Un aspetto fondamentale che in molti sottovalutano è il rapporto che si costruisce tra un pilota e il suo ingegnere di pista. Proprio questo rapporto è stato un punto di forza per Lewis Hamilton che per ben 12 lunghi anni ha sempre avuto nelle sue cuffie Peter Bonnington, detto “bono”. Tra i due tutto era ormai diventato automatico, entrambi hanno imparato a conoscersi sia dentro che fuori la pista, entrando in perfetta simbiosi. Tuttavia, Bono ha deciso di non seguire il nativo di Stevenage in Ferrari accettando la promozione della Mercedes a capo degli ingegneri di pista, oltre a seguire da vicino Andrea Kimi Antonelli, che ha ereditato il sedile di Hamilton.

Lewis Hamilton e Bono
Lewis Hamilton e Bono

Arrivato a Maranello, il #44 ha avuto modo di iniziare a collaborare con Riccardo Adami, il suo nuovo ingegnere di pista che negli anni è stato la voce nelle cuffie di Sebastian Vettel, a cui Hamilton ha chiesto consigli e referenze, e Carlos Sainz. Ma solamente al Gran Premio d’Australia hanno avuto un primo test reale dopo aver preso confidenza con la SF-25 nella tre giorni di test prestagionali in Bahrain a fine febbraio. Quanto visto nel corso della gara di Melbourne lascia evincere che tra il pilota ed Adami manca, com’è logico che sia, ancora quel feeling giusto, quell’automatismo che solamente con il passare del tempo può essere affinato. In effetti, entrambi erano abituati a lavorare in modo diverso con i rispettivi “ex”.

Lewis Hamilton è apparso un po' seccato quando Riccardo Adami gli ha ripetuto più volte le istruzioni via radio. Al quarto giro l’ingegnere gli ha chiesto due volte di restare in modalità ricarica dietro la Safety Car. "Sì, nessun problema. Per favore, non c'è bisogno che mi ripeti tutto” ha risposto l’inglese che aveva precedentemente già inviato comunicazione di aver compreso quanto riferito da Adami tramite il bottone “Copy” presente sul volante. Una situazione molto simile si è ripetuta al tredicesimo giro quando il pilota ha tentato di sorpassare Alexander Albon. Adami gli ha riferito che avrebbe potuto usare la modalità "K1" due volte, al che Hamilton ha risposto: "Sì, lo so. Lasciami fare per favore”. Una risposta che si è ripetuta al giro 25 quando l’ingegnere gli ha suggerito un modo per non perdere il DRS.

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton

Alla bandiera a scacchi, Riccardo Adami ha comunicato la posizione finale ad Hamilton. “Decimo, ottimo lavoro in pista. Puoi premere il pulsante di ricarica, per favore? Abbiamo avuto un pessimo tempismo, ma buon lavoro”. Il #44 ha risposto: “Sì, non è stato un granché, ma almeno non siamo tornati a casa a mani vuote. Continuiamo a spingere”. Entrambi sono consapevoli che devono migliorare sul loro modo di gestire le comunicazioni via radio. Ma questo inizio non propriamente positivo della coppia Hamilton-Adami non preoccupa Frédéric Vasseur. “Era la prima gara, la prima volta che dovevamo comunicare tra il muretto dei box e lui, possiamo fare un lavoro migliore e conoscerci meglio” ha dichiarato il team principal ai nostri microfoni ad Albert Park. “La strategia era difficile e dobbiamo trovare un modo per migliorare, ma impareremo da questa prima gara e questo non sarà un problema”.

Neanche i team radio tra Charles Leclerc e Bryan Bozzi sono andati benissimo, eppure i due hanno iniziato la loro collaborazione lo scorso anno, dal Gran Premio d’Italia ad Imola, quando il performance engineer del monegasco è stato promosso ad ingegnere di pista al posto di Xavi Marcos. Nel corso del GP d’Australia, Leclerc si è aperto via radio chiedendo se ci fosse una perdita nell’abitacolo della sua SF-25. “Ho il sedile pieno d’acqua, ma proprio pieno d’acqua!”, a cui Bozzi ha replicato con “Deve essere l’acqua”. Il numero #16 ha risposto in maniera dura al suo ingegnere "Aggiungiamo questa alle perle di saggezza”.

Bryan Bozzi e Charles Leclerc
Bryan Bozzi e Charles Leclerc
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