Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La Formula 1 si prepara a tornare in pista per il suo ventesimo appuntamento stagionale, il secondo della tripletta americana, il Gran Premio del Messico. Ad Austin la Ferrari, a differenza degli avversari, ha presentato un foglio bianco alla FIA confermando la volontà di proseguire senza ulteriori aggiornamenti per avere maggiori risposte riguardo alle novità di Monza. La scommessa è stata vinta con la doppietta di Charles Leclerc e Carlos Sainz, ma in Messico c’è un’esigenza da affrontare: lo smaltimento del calore.
Nessuno sviluppo è previsto sulla SF-24 della Scuderia Ferrari, ma delle micro-novità ci saranno lo stesso. Il tracciato dell’Autodromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico, sede di questo weekend di gara, sorge a 2200 metri di quota dove la densità dell’aria è inferiore di circa il 30% rispetto al livello del mare. Per questo motivo la rarefazione dell’aria dovuta all’altitudine rende molto difficile il raffreddamento delle componenti, power unt e freni in primis; quest’ultimi sollecitati anche dal layout della pista con molti cambi di direzioni e frenate.
La Ferrari per far fronte a questa sfida tecnica ha deciso di utilizzare nuovi sfoghi d’aria lungo le pance, compensando così l’impianto di raffreddamento e il motore con più aperture per garantire la massima affidabilità dei vari sistemi. Ecco spiegate le branchie più lunghe ai lati del cofano motore e la nuova serie di aperture sopra le pance della monoposto di Maranello. I primi a testare questa conformazione saranno Carlos Sainz ed Oliver Bearman, che prenderà il posto di Charles Leclerc nelle FP1.