Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il sipario sulla prima giornata in pista del Gran Premio del Bahrain, quarto appuntamento stagionale della Formula 1, è da poco calato ma nel box della Scuderia Ferrari inizia adesso il vero lavoro con l'analisi dei dati. Infatti, nella FP1 e FP2, il team di Maranello ha testato il primissimo aggiornamento per la SF-25.
Questo pacchetto di novità per la vettura di Charles Leclerc e Lewis Hamilton era stato già programmato da tempo e non mira a risolvere nello specifico i problemi individuati nei primi Gran Premi di questa stagione che riguardano in particolare la zona del retrotreno e dunque l’altezza della vettura da terra. L’obiettivo, confermato anche da Jerome D’Ambrosio ai nostri microfoni, non è quello di rivoluzionare la SF-25 in quanto è un progetto ben costruito, ma aggiungere prestazione piano piano, step by step, andando a lavorare su quanto già a disposizione comprendendo a fondo la piattaforma.
E per fare questo lavoro, la Scuderia di Maranello aveva bisogno di un nuovo fondo, zona viscerale di questo regolamento ad effetto suolo giunto ormai al suo ultimo anno di vita. Per avere performance bisogna andare quanto più possibile rasoterra, cosa che per i primi appuntamenti la SF-25 non è riuscita a fare perdendo punti di carico aerodinamico. Nonostante il box della Rossa abbia lavorato sul filo del rasoio, tagliandosi anche come è accaduto in Cina con la squalifica per eccessiva usura del pattino a protezione del fondo della vettura di Hamilton, i risultati non sono arrivati.
Tuttavia, dalla prima giornata di prove libere arrivano dati cautamente incoraggianti con Lewis Hamilton che nella FP1 ha chiuso con il terzo tempo mentre nel pomeriggio solamente ottavo per un problema al lato destro dell’auto che deve ancora essere individuato. Charles Leclerc, dopo che ha lasciato il suo sedile a Dino Beganovic nella prima sessione, è riuscito a trovare quasi subito il feeling con questa SF-25 aggiornata con il quarto crono alle spalle delle McLaren, tornate a dominare, e la Mercedes di George Russell.
Ma andiamo ad analizzare nello specifico, tramite l’analisi tecnica di Gabriele Pirovano e le immagini scattate direttamente dalla pit-lane di Sakhir dalla nostra inviata Diletta Colombo. Il fondo è stato cambiato interamente, dall’inizio alla fine, oltre ad avere dei nuovi deviatori che hanno una seghettatura diversa rispetto a quella vista nei primi tre appuntamenti di questa stagione. Nuova anche la zona dell’estrazione d’aria laterale con tre deviatori. Cambia anche la zona finale che appare più solettava rispetto alla precedente specifica. Ai lati del pilone che sorregge ala posteriore, subito dietro sfogo aria centrale, appaiono delle nuove pinne verticali. L’estrattore, altra zona critica, è stato modificato al centro e nei canali laterali, ma non si discosta eccessivamente da quello usato a Suzuka. La Ferrari è migliorata si, ma ancora troppo vicina alle performance di Mercedes e Red Bull e distante dall'obiettivo principale: la McLaren.