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Il weekend del Gran Premio d’Italia 2024, sedicesimo appuntamento stagionale della Formula 1, è definitivamente andato in archivio. In un Autodromo Nazionale di Monza rinnovato rispetto al passato, non solo in termini di infrastrutture, ma anche di pista con nuovo asfalto e cordoli, la Scuderia Ferrari ha conquistato una splendida vittoria con Charles Leclerc, frutto di una strategia ad una sola sosta che non ha permesso ai diretti avversari, Oscar Piastri e il pole man Lando Norris, di attaccare il gradino più alto del podio. Un risultato non da poco che permette a Frédéric Vasseur di tirare un sospiro di sollievo, con degli aggiornamenti che sembrano funzionare secondo le aspettative. Ecco le parole del team principal della Rossa.
“Ho provato ad evitare di far capire alle persone nel box se fosse possibile o meno riuscire a gestire il distacco con Pistri - ha commentato Frédéric Vasseur ad Automoto.it - stavamo dando un target per il lap time a Charles e non pensando troppo alla possibilità di vincere. A dire la verità è stata una gara un po’ strana. Siamo partiti con la strategia ad una sola sosta e poi abbiamo spinto un pochino di più per estendere il primo stint. Norris ha iniziato a faticare prima di noi con le gomme e si è dovuto fermare per la sosta. Noi stavamo cercando di coprirlo e stare nello stesso tipo di gara della McLaren perché in quel momento avevamo la sensazione che avessimo un vantaggio di gomma rispetto a loro”.
“Tuttavia, questo vantaggio era buono dopo dieci giri, ma era chiaro per noi che dovessimo andare fino alla fine. Non puoi mai sapere se puoi avere un crollo ad un certo punto, ma non è stato questo il caso. La gestione delle gomme è stata fatta molto bene da entrambi i piloti e alla fine siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi giro dopo giri. Molto consistente dovrei dire. Sicuramente è stata una delle vittorie più belle, per la Ferrari e per Charles, vincere a Monaco e poi e Monza. Probabilmente, insieme ad Imola, sono due delle tre gare che vuoi ottenere in una stagione. Molto più emozionante che a livello matematico perché non conquistiamo più punti a Monza rispetto che a Baku. Qui abbiamo un supporto incredibile, quindi, è un qualcosa di veramente speciale, che dura dall’inizio della settima a Maranello con tutti i Tifosi. Ringraziarli con la vittoria è la migliore cosa possibile”.
“E' abbastanza difficiline capire quale sia stato l’impatto degli aggiornamenti su una pista come Monza perché siamo in una configurazione diversa rispetto a quella del resto della stagione. Ma alla fine quando vediamo le qualifiche con sei/sette macchine in meno di un decimo, ogni minima cosa fa la differenza, anche in gara dato che c’erano quattro piloti in meno di venti secondi. Sicuramente possiamo dire gli sviluppi sono stati cruciali e il passo gara era quello giusto per gestire le gomme, ma sono in qualifica che fanno la differenza”.
“Carlos non stava gestendo di più rispetto a Charles, ma sicuramente quando hai questo tipo di gare con cinquantatré giri pensando di fare una sola sosta invece che farne due, inizi a spingere di meno, ma è normale dire alla fine della gara se un pilota stava spingendo di più o meno rispetto ad un altro. Dipende anche dalle sensazioni che loro hanno con le gomme, se stanno sovraccaricando oppure no. Niente era chiaro, ma già dalla mattina stavamo considerando la possibilità di andare con una sola sosta perché ci sembrava la miglior possibilità, ma avevamo bisogno di fare prima di tutto una lenta introduzione in temperatura per le mescole. Niente esagerazioni nei primi giri ed è per questo che dopo due ore stavamo pensando che il passo fosse abbastanza per rientrare una sola volta. Ma ovviamente non puoi mai essere sicuro perché ad un certo punto puoi avere un crollo prestazionale, ma non è accaduto e tutto ha funzionato al meglio per noi”.
“Un lato difficile di queste gare è che non hai molti dati riguardo le gomme e noi non avevamo simulato nessun long run prima della domenica. Forse solamente un pilota ha fatto una simulazione con le hard, ma era venerdì mattina e la pista non era ancora rappresentativa dato che era presto nel programma del weekend. Abbiamo preso anche la decisione di salvare due set di hard per l gara e per questo stiamo arrivati al sabato pomeriggio senza informazioni chiare su quale sarebbe stato il potenziale e il degrado della gomma media. È stato fondamentale il feedback dei piloti nel primo stint perché ci hanno permesso al muretto di box di capire quale fosse la giusta strategia giro dopo giro e ci è andata bene”.
“Al momento vogliamo goderci il momento senza pensare al campionato costruttori. Poi ci focalizzeremo su Baku. Penso che sia un grande errore cercare di trarre conclusioni o cambiare i nostri piani solamente dopo una vittoria a Monza, ma la strada verso Abu Dhabi è lunga. Ci sono circa 450 punti sul tavolo e quindi sarà una lotta serrata. Onestamente, ho speso molti anni della mia vita al pit-wall, ma questa è la prima volta che vedo una Formula 1 in questa situazione dove otto piloti possono vincere una gara anche senza incidenti. Quattro team sono in grado di lottare per il podio cambiando valori da sessione a sessione. Per me la gara pià impressionante è stata Spa dove avevamo le McLaren davanti nelle FP1, le Red Bull nelle FP2, noi siamo partiti in pole e la Mercedes ha vinto. Escluso Norris che ha dominato a Zandvoort, ci possiamo aspettare che fino alla fine della stagione, ci saranno molte altre occasioni di vedere un weekend come quello del Belgio. Abbiamo sempre dei distacchi molto ridotti e non voglio parlare di ritiri, ma questo può fare molta differenza in termini di punti”.