F1, Ferrari: Alonso ad un passo dall'addio?

F1, Ferrari: Alonso ad un passo dall'addio?
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Mancano solo i titoli di coda, con la parola fine. L'addio di Alonso alla Ferrari potrebbe essere molto vicino. Ecco perché | <i>P. Ciccarone</i>
3 ottobre 2014

Mancano solo i titoli di coda, con la parola fine, in quanto ai ringraziamenti, quelli di Montezemolo ad Alonso sono già arrivati: «Lo ringrazio per l’impegno e la determinazione. Ha sempre corso al massimo e potevamo fare di più rispetto a quello che Ferrari e Alonso hanno ottenuto. Alonso è il miglior pilota al mondo e stiamo lavorando per trovare la soluzione migliore per lui e per la Ferrari nel reciproco rispetto».

Alonso e la Ferrari non si capiscono più

Queste le parole del, per poco, numero 1 di Maranello al lancio della 458 Speciale A presentata al salone di Parigi, cui fa eco il prossimo numero 1, dal 13 ottobre, Sergio Marchionne che fa intendere come la storia sia finita. Dal canto suo Alonso, nella conferenza ufficiale, non ha lesinato parole di affetto per la rossa: «Mi impegnerò al 100 per 100 per la Ferrari, sono a disposizione della squadra quello che importa è ritrovare la necessaria serenità».

 

Insomma, un rimpallo: dalla Ferrari si fa capire che è lo spagnolo che se ne vuole andare, Fernando fa capire che è la rossa che lo manda via. In mezzo ci sarà la verità di un rapporto deterioratosi e che, nonostante un contratto firmato fino al 2016, di continuare così non se ne parla. Di certo c’è la situazione tecnica della rossa che non entusiasma e a vedere i programmi futuri, diretti da Marco Mattiacci, Alonso ha voluto delle garanzie che forse non ci sono e non ci saranno mai.

fernando alonso ferrari
Alonso potrebbe essere ad un passo dall'addio

Alonso vorrebbe essere pagato per il valore dimostrato

E visto che il tempo passa, i 34 anni sono lì sul tavolo a ricordarlo, Alonso sta cercando una soluzione migliore: se non devo vincere per colpa di una macchina scadente, che almeno mi paghino. E visto che Honda, con McLaren, mette sul piatto tanti soldi, vuol dire che quei soldi Alonso li vale. E magari se anche li chiede a Maranello, una ragione ci sarà. Ovvero ha ottenuto più punti lui dei due compagni di squadra messi insieme (1.162 contro 541) ha portato a casa risultati che la Ferrari ha incamerato sotto forma di bonus nei premi del mondiale costruttori. Lo stipendio, diciamo, se lo è guadagnato e lo ha fatto guadagnare. Ora però sembra tutto svanito.

 

Da un lato rapporti umani scomparsi, Domenicali via ad aprile, Montezemolo fra una settimana, Botin, sponsor Santander, deceduto per infarto. Mancano punti di riferimento e quelli attuali, Mattiacci in testa, non convincono lo spagnolo. Da qui freddezza nei rapporti umani, dubbi e tarli nella mente. E poi quella nuova avventura, il fondo Novo, società di investimenti sportivi che vede Alonso partecipe nella raccolta fondi per le sue attività future (nel ciclismo e nella tecnologia avanzata) diretto per ora da Luis Garcia Abad, suo manager in pista.

Solo un altro campione del mondo può aiutare a digerire questo addio. Semmai avverrà. Le porte della F.1 sono infinite…

Sembra vicino l'addio dello spagnolo

Guarda caso una società che si occuperà di un settore in cui anche la Ferrari è presente (guardate i lavori per il Coni) e in cui Alonso rischia di essere un competitore. «Abbiamo bisogno di serenità» ha ribadito Fernando. La ritroveranno insieme con la Ferrari, prendendo una nuova strada oppure la ritroveranno ognuno per conto proprio?

 

Quello che è certo non si può parlare di uno come Jules Bianchi al posto di Alonso nel 2015. Il paragone non regge e per i tifosi sarebbe un affronto unico. Perdere il migliore per far posto a un giovane. Solo un altro campione del mondo può aiutare a digerire questo addio. Semmai avverrà. Le porte della F.1 sono infinite…

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