F1, Ferrari: a Firenze la festa per il GP numero 1.000

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Ieri sera a Firenze in una Piazza della Signoria colorata di rosso la celebrazione per i 1.000 GP della Ferrari in Formula 1
13 settembre 2020

Oltre alla copia del David di Michelangelo, ieri sera Piazza della Signoria è stata impreziosita dalla presenza di quelle che non possono forse essere definite opere d'arte, ma sono comunque capolavori di ingegneria. Nel rispetto delle norme COVID-19, la Ferrari ha trasformato uno degli scorci più suggestivi di Firenze in un salotto per celebrare il GP numero 1.000 della sua storia in Formula 1. Grandi protagoniste sono state alcune delle vetture più iconiche della Rossa: la F2008, la F2002, la F1-2000, la 312 T4 del 1979 e la 500 F2 dominatrice delle stagioni 1952 e 1953, oltre a diverse Ferrari stradali della gamma attuale: SF90 Stradale, F8 Tributo Spider, 812 GTS, Portofino e Roma. Al centro della piazza, un esemplare della SF1000 dotato della suggestiva livrea rosso amaranto che sfoggiava la prima monoposto della Rossa, la 125 F1 del 1950.

Tra i presenti a Firenze, oltre al Presidente della Ferrari John Elkann, al CEO, Louis Camilleri, e al Vice Presidente, Piero Ferrari, il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, Jean Todt, il CEO di Formula 1, Chase Carey, il Managing Director Motorsport di Formula 1, Ross Brawn, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha annunciato la consegna delle chiavi delle città proprio a Piero Ferrari, e diversi ex piloti e dirigenti della Scuderia come Eddie Irvine, Jean Alesi, Stefan Johansson, Luca di Montezemolo e Stefano Domenicali. Le facciate di Palazzo Vecchio e della Loggia dei Lanzi si sono illuminate di alcune delle immagini più iconiche dei 999 GP disputati sinora dalla Rossa. Gesta incredibili, di piloti italiani come Alberto Ascari, Piero Taruffi e Luigi Musso, fino ai trionfi dell'era Schumacher. 

«Celebriamo un numero eccezionale che ne porta con sé altri - ha detto John Elkann in occasione della cena al Salone dei Cinquecento -. Siamo l’unica squadra che ha preso parte a tutti i Mondiali di F1, sin dal 1950, e che non ha eguali per vittorie con 16 titoli costruttori, 15 titoli piloti e 238 successi in gara, quasi una ogni quattro partecipazioni e abbiamo la fortuna di poterlo fare al Mugello, la nostra pista, che esordisce in Formula 1». Il presidente ha poi voluto ringraziare coloro che lavorano per la Ferrari: «Colgo questa occasione per sottolineare il merito di tutte le persone, i meccanici, gli ingegneri e anche chi non viene in pista, ma che con uguale passione lavora ogni giorno alla progettazione, alla produzione della vettura, alla logistica, alla sicurezza e in ogni altro settore della Scuderia Ferrari».

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Elkann ha parlato anche del futuro della Rossa: «Mentre celebriamo le nostre prime mille gare, stiamo già guardando avanti, stiamo già pensando alle prossime mille. Siamo orgogliosi di far parte di questa nuova Formula 1, una decisione confermata pochi giorni fa grazie alla firma del Patto della Concordia, perché crediamo nella volontà di chi gestisce il nostro sport e lo vuole rendere sempre più grande e spettacolare, mantenendone integro il DNA».

Ha proseguito poi con un pensiero ai tifosi: «Siamo l’unica squadra che ne può vantare in tutto il mondo. Certo, ora sono delusi, e non mancano di farci sentire la loro voce. Ma è innanzitutto a loro che pensiamo, quando scendiamo in pista, perché, come diceva il nostro fondatore, la Ferrari è fatta prima di tutto di questo, di persone, e i tifosi sono parte integrante della squadra. Questa fin qui è stata una stagione difficile ma so che abbiamo le persone giuste, per capacità, competenza e passione che ci permetteranno di tornare a vincere. Ho una certezza: nei mille Gran Premi che verranno le vittorie saranno più di quelle ottenute finora».

Da Moto.it

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