F1: Fernando Alonso, l’uomo che corre più veloce del tempo che passa

Approfittando di una piccola leggerezza di Perez, Alonso si è ripreso quello che sentiva suo, ottenendo quel podio per cui aveva lottato per un numero infinito di giri. Quella di Fernando a Interlagos è una vera lezione da maestro su come difendersi in maniera efficace, attingendo a qualsiasi arma a sua disposizione. Ha giocato con le traiettorie e ha calcolato attentamente i modi e i tempi con cui ricaricare la batteria. Tutto per avere quel piccolo cuscinetto che gli ha permesso di tenersi alle spalle Perez fino al penultimo giro.

Fernando è così, indomito. A 42 anni suonati, è ancora disposto a sacrificare tutto, rinunciando alle comodità e ai nuovi orizzonti di un pensionamento dorato spinto da una fame che non sembra placarsi anche con il passare degli anni. E finché ci sarà anche una sola, flebile possibilità di dimostrare che è ancora tra i migliori in griglia, Alonso non lascerà il mondo che aveva abbandonato qualche anno fa, cercando la stessa adrenalina altrove, ma senza mai trovare pace. Ha cercato di salvare le gomme, la benzina, la batteria: tutto, per cercare di averle a disposizione nel caso avesse una chance.

E quando l’opportunità arriva, Fernando la coglie, dimostrando che, nonostante il passare degli anni, non perde affatto smalto. L’Alonso visto oggi, rapido, intelligente, arguto, potrebbe tranquillamente lottare per il mondiale se ne avesse l’occasione. Forse è per questo che le voci su un suo passaggio alla Red Bull hanno esaltato i social e reso furioso Fernando: lo sappiamo tutti, e lo sa anche lui, cosa farebbe con una monoposto così.

Fernando è ancora l’uomo che corre più veloce del tempo che passa. È più rapido dei dieci anni intercorsi dalla sua ultima vittoria, delle scelte di pancia sbagliate, dei colleghi ben più giovani di lui. Con tutta probabilità non avrà modo di aumentare il suo bottino di titoli mondiali. Ma per sapere di che pasta è fatto Alonso bastano giornate come questa, in cui, non arrendendosi, ci mostra le possibilità che forse non si concretizzeranno mai.