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“Vincere è qualcosa di incredibile. Quando sono passato sul traguardo mi sono reso conto di aver lavorato per vent’anni per vivere quel momento. C’è sempre un sogno nella vita di un pilota. Il primo è arrivare in F1, il secondo è vincere un GP e il terzo è centrare il mondiale. Una parte dei miei desideri l’ho realizzata, ma c’è ancora molto da fare. C’è tanta fiducia ora nella squadra, e ho più sicurezza in me. Sono contento del momento che stiamo vivendo”. L’Esteban Ocon che ci troviamo davanti alla viglia del weekend di gara a Monza è un pilota sicuro di sé, ma che non ha intenzione di riposare sugli allori.
Sarebbe stato difficile per Esteban immaginarsi una vittoria in F1 a fine 2018, quando si ritrovò costretto ad affrontare un anno sabbatico non voluto. “È veramente la cosa peggiore che possa capitare a un pilota – osserva -. Vedere gli altri ottenere buoni risultati senza sapere se e quando sarei potuto tornare è stato difficile”. È inevitabile, quindi, che Esteban senta una vicinanza nei confronti di un altro pilota che ha vissuto la stessa esperienza: Albon, finito fuori dai giochi al termine dello scorso anno e fresco dell’annuncio di una nuova chance in Williams. “Sono molto contento per Alex, che è un bravo ragazzo e ha avuto un’ottima carriera finora”.
Nemmeno la stagione attuale è stata facile, per Esteban. Dopo un inizio promettente, ha accusato un calo. Ma l’Alpine è riuscita a venire a capo delle ambasce di Ocon. “Abbiamo cambiato il telaio e, setacciando la macchina, abbiamo trovato un problema con l’anteriore. Quando abbiamo apportato i cambiamenti alla monoposto è tornata a fare bene come a inizio stagione”. E così Ocon ha avuto modo di mettersi nelle condizioni per approfittare di un’occasione d’oro come quella in Ungheria.
Dopo la pausa estiva, è arrivato il momento di un tour de force. “È difficile per tutti fare tre gare di fila, ma non posso dire di essere stanco. Ci sono tanti piloti che vorrebbero essere al mio posto, quindi sono contento di disputare tutte le gare consecutive del caso, se necessario. Ma è un problema per i meccanici, per la gente che lavora nelle hospitality. Per loro è dura. Io arrivavo dalle vacanze, e Spa l’ho fatta a batterie piene. Arrivati alla terza gara consecutiva è più complicato. Dopo Monza mi godrò un po’ di riposo".
Prima, però, c’è un weekend di gara da affrontare. “A Monza, la sprint qualifying potrebbe regalare un bello spettacolo, penso che ci siano più opportunità di sorpasso rispetto a Silverstone. A Monza ho disputato belle gare nel passato. Colsi il terzo posto in qualifica sul bagnato nel 2017 e finii sesto. Anche lo scorso anno andai a punti. È lo stesso obiettivo che mi pongo quest’anno, approdando alla Q3 in qualifica. L’importante è ottenere risultati utili per il quinto posto nel mondiale costruttori”.
A Monza non ci sarà il tutto esaurito, ma Ocon sente comunque l’affetto degli appassionati. “È triste non avere la capienza 100% del pubblico, è incredibile la sensazione del calore del pubblico in macchina prima della partenza. Dà una spinta in più. È un incoraggiamento quando si è tesi prima dello start del Gran Premio. Nel 2020 è stato brutto non vedere nessuno qui a Monza, mentre ques'anno ho avuto un’accoglienza già all’hotel, ed è un grande piacere per me”.
Anche a Monza terrà banco la lotta mondiale tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. E Ocon ha una teoria su come potrebbe andare a finire. “Sarà una bella battaglia, fiino all’ultima gara. La Red Bull è un po’ più veloce della Mercedes, che, però, a Monza può fare bene perché veloce sul dritto. Se Max dovesse vincere a Monza, dimostrerebbe di avere ottime possibilità di vincere il mondiale”. Un campionato acceso, insomma, in cui Ocon vedrebbe con piacere il ritorno di una pista nostrana. “Mi era piaciuto molto il Mugello. Ci sono tante piste interessanti che abbiamo provato l’anno scorso, ma credo che quello del Mugello sarebbe un bel ritorno”. Con un calendario ancora in divenire causa COVID, mai dire mai.