F1. Esteban Ocon: "Alpine non ha voluto ascoltare il feedback dei piloti. Ora hanno una macchina che non ha performance"

F1. Esteban Ocon: "Alpine non ha voluto ascoltare il feedback dei piloti. Ora hanno una macchina che non ha performance"
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Esteban Ocon accusa il team, che gli ha da poco regalato la monoposto del 2021 con cui ha vinto il GP d'Ungheria, non essere stato in grado di progettare una vettura competitiva perché non ha ascoltato il feedback dei piloti
18 luglio 2024

Avere una vettura di Formula 1 nel proprio garage? Si, è possibile, ma solamente se sei parente di Esteban Ocon. La famiglia del pilota francese per mettere al figlio di iniziare la sua carriera nel motorsport, partendo dai kart, un mondo molto costoso e che richiede sacrifici soprattutto economici, ha ipotecato la casa. Adesso, ad anni di distanza e un Gran Premio vinto, nel garage proprio di quella casa, si trova una monoposto originale, quella che permesso ad Ocon di salire sul gradino più alto del podio nel 2021 in Ungheria, dove si correrà questo weekend.

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E’ da sempre stato scritto nel mio contratto ed è stato fantastico riceverla finalmente. Ho aspettato veramente molto tempo ed ora che è una generazione precedente di vetture, posso averla a casa dei miei genitori. È considerata come una macchina storica ed è un po’ incredibile dato che è di solamente tre anni fa. È stato emozionante quando è stata portata a casa dei miei e con tutte le persone che amo con me. Vederla in garage è stato poi ancora più speciale. Abbiamo aggiunto anche le mie vecchie tute e tutti i trofei conquistati e questo mi ha fatto pensare alla mia carriera. La monoposto è completa di tutto, ci sono anche il motore e il cambio. Un giorno potrei usarla, forse tra dieci o quinti anni, perché no? Sarebbe un giorno in pista molto particolare, chiamiamolo così. Al momento resterà nel garage poi un giorno ci piacerebbe spostarla e renderla visibile al pubblico, ma adesso vogliamo godercela” ha ammesso emozionato Esteban Ocon ad Automoto.it.

Non posso dire ancora niente su quale sarà il mio futuro. Ci stiamo ancora lavorando e sarete i primi a saperlo quando qualcosa sarà concluso, ma spero che avvenga presto. Già da tempo sapevo quale sarebbero state le mie aspettative per i prossimi anni e lo abbiamo comunicato appena possibile, quello è certo che è non avrei continuato qui” ha continuato il francese, ormai ai titoli di coda con Alpine e alla ricerca di un sedile per il prossimo anno, e tutti gli indizi portano ad Haas, al fianco di Oliver Bearman. “Le ultime gare sono state complicate, dove non siamo riusciti a massimizzare quello che avevamo. Le performance della macchina non ci sono e noi non siamo dove volevamo essere. Abbiamo perso molto terreno rispetto agli altri team nel campionato e questo è un vero peccato. Cercheremo di trovare una soluzione al rientro dalla pausa e continueremo a lavorare, lo farò anch’io fino a quando farò parte della squadra”.

Continuerò a fare il mio dovere esattamente come prima, ma ovviamente non sono più parte delle riunioni che il team ha quando si parla del futuro. Sono ancora parte di Alpine, soprattutto nelle scelte tecniche che riguardano il proseguo della stagione, esattamente come dovrebbe essere. Ci sono molte cose che non sono state fatte come avrebbero dovuto. Sia dalla mia parte, ma anche da quella di Fernando quando era ancora con noi, oppure di Pierre, abbiamo sempre cercato di aiutare la squadra dicendo la nostra sul come doveva essere sviluppata e progettata la macchina ma sfortunatamente non ci hanno dato ascolto. Ci portiamo avanti dei problemi di due anni fa che, se avessero preso in considerazione i nostri feedback, avrebbero risolto. Ma non possiamo aspettare anni per aggiustare quello che non funziona. È frustrante per tutti perché ovviamente non abbiamo una macchina che performa come dovrebbe e adesso dobbiamo conviverci. Sono anni che il team dice di cambiare. Non penso che questo non avvenga per problemi economici perché hanno i soldi, le risorse per farlo ed anche le fabbriche sono all’altezza. Auguro il meglio per il futuro a questa squadra e spero che tornino competitivi un giorno, come lo erano in passato. Ci sono nuove figure tecniche che potranno contribuire”.

Ho due piste preferite e sono Suzuka e l’Ungheria. Dato che qui ho sempre fatto bene, ho deciso di omaggiare l’Hungaroring decorando il mio casco con il motivo presente sul trofeo. Anche Lando Norris avrà un casco simile al mio, non ne abbiamo parlato in precedenza ma erano già un paio d’anni che volevo farlo, anche per i tifosi ungheresi che sono fantastici” ha chiosato Esteban Ocon.

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