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Prima dell'ìnizio dei test in Bahrain della Formula 1, le voci sulla metamorfosi della Mercedes W13 erano diventate incontrollabili. Lo spauracchio della presunta monoposto senza fiancate aveva portato a un'escalation di ipotesi dal sapore quasi fantozziano, alimentata dal timore che la scuderia di Brackley potesse prodursi nell'ennesimo colpo di scena. La W13 vista in pista a Sakhir è indubbiamente aggressiva e frutto di intuizioni ispirate, ma non è tanto assurda quanto qualcuno ventilava alla vigilia.
La cosiddetta "versione B" della W13, comunque, non è una seconda monoposto, a differenza di quanto si potrebbe intuire dalla denominazione usata dai media. Semplicemente, la scuderia di Brackley ha optato per la stessa strategia implementata nel 2019. Nella seconda tornata di test, la Mercedes si presentò in pista con una variante decisamente più sofisticata rispetto alla W10 "base" vista nei primi collaudi. Si parlò moltissimo di una nuova vettura, ma in realtà si trattava della stessa monoposto, ma a uno stadio di sviluppo molto più avanzato del precedente.
Con un forte cambio regolamentare, anche poche settimane di differenza nel lavoro possono portare a guadagni sostanziali in termini di performance. E così la Mercedes, nei test di Barcellona, ha portato in pista una sorta di segnaposto meccanico, per lasciare il vero vestito aerodinamico delle forme snelle della W13 nascosto fino all'ultimo. E, soprattutto, tolto il disbrigo di quello che si cela sotto l'abito della monoposto, ha consentito di concentrare tutte le risorse - sia strumentali che umane - sulle soluzioni che vediamo oggi sulla W13, per un rush finale.
Non si tratta, insomma, di una nuova vettura, ma semplicemente di una versione decisamente più sviluppata. E non è solo questione di non scoprire le carte prima del tempo, ma anche di poter ottimizzare lo sviluppo. In questo contesto, si comprendono meglio le parole di Lewis Hamilton, che aveva parlato di una Ferrari F1-75 "avanti mesi nello sviluppo" rispetto alla Mercedes. La Rossa ha scelto di portare in pista tutto e subito, la Mercedes no. Nel 2019 questa strategia diede i suoi frutti. Resta da capire se sarà così anche nel 2022.
La W13, in ogni caso, sembra destinata a far discutere. I tecnici di Brackley hanno deciso di scorporare il cono di sicurezza dalla fiancata, separandolo dalla pancia. Una soluzione, questa, che la FIA ha già vagliato, visto che i delegati tecnici hanno visionato prima del Bahrain gli aggiornamenti alle monoposto. Ma una filosofia così radicale potrebbe finire lo stesso nel mirino delle scuderie avversarie. Soprattutto se, come si vociferava nei giorni scorsi, la W13 extra small si rivelasse spietata.