F1: ecco perché l’errore commesso da Sergio Perez nelle FP1 in Ungheria è disastroso

F1: ecco perché l’errore commesso da Sergio Perez nelle FP1 in Ungheria è disastroso
Pubblicità
Sergio Perez nelle FP1 del Gran Premio d'Ungheria 2023 di Formula 1 ha commesso un errore molto costoso. Ecco perché
21 luglio 2023

In Formula 1, così come nella vita, spesso è questione di tempismo. E l’impatto con le barriere di Sergio Perez all’inizio della prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria 2023 non sarebbe potuto arrivare in un momento peggiore. Il messicano della Red Bull si è spinto troppo sull’erba prima di approcciare curva 5 ed è finito in testacoda, terminando la sua corsa contro le protezioni quando non erano ancora trascorsi cinque minuti dall’inizio del suo weekend di gara.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Mentre all’Hungaroring arrivavano nuvoloni minacciosi, si è messo a piovere sul bagnato per Perez, che ha commesso una leggerezza troppo grande per un pilota della sua esperienza. Si tratta di un errore costoso per diversi motivi. Non solo la Red Bull ha visto esposto il suo fondo, con i fotografi pronti a mostrarlo al mondo e alla concorrenza nei suoi dettagli, per quanto siano difficilmente replicabili su un’altra vettura. Ma Perez ha pure danneggiato gli upgrade portati dal team di Milton Keynes sulla RB19.

Di per sé, un errore del genere in un ambiente come quello della Red Bull, in cui certe sviste difficilmente vengono perdonate con facilità, non è il massimo. Ma diventa più grave se si guarda al contesto. Perez è finito a muro nella prima sessione in cui è tornato in pista Daniel Ricciardo, che ambisce chiaramente al sedile occupato oggi dal messicano. Viste tutta l’attenzione mediatica riservata al ritorno dell’australiano e soprattutto le parole spese da Chris Horner nei suoi confronti, è lecito pensare che Perez una certa pressione la senta.

Sergio Perez è finito a muro nelle FP1 del GP d'Ungheria 2023
Sergio Perez è finito a muro nelle FP1 del GP d'Ungheria 2023

“Credo che a volte si metta troppa pressione da solo”, aveva osservato il team principal della Red Bull dopo la buona pressione di Perez in Austria. Ma la verità è che tutta questa pressione non è esattamente autoindotta. È vero che Sergio ha un contratto fino al termine della prossima stagione, ma in F1 le cose cambiano in fretta, soprattutto nella galassia della Red Bull. Il caso di Nyck De Vries ne è una lampante dimostrazione.

Cercando di emulare le prestazioni di Max Verstappen, Perez finisce non solo per commettere errori, ma anche per andare paradossalmente più piano di quanto non farebbe se spingesse meno. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, così come lo è stato lo sguardo giudicante di Helmut Marko al ritorno di Perez ai box. È vero che quantomeno la pioggia scesa all’Hungaroring ha impedito ai piloti di girare per buona parte delle FP1, mitigando gli effetti del botto di Perez. Ma in F1 è l’ultimo risultato a contare. E l’immagine del suo schianto non è sicuramente lusinghiera.

L'errore di Perez arriva nel weekend del ritorno di Daniel Ricciardo
L'errore di Perez arriva nel weekend del ritorno di Daniel Ricciardo
Pubblicità