F1: ecco i grattacapi che Ferrari e Red Bull devono ancora risolvere

F1: ecco i grattacapi che Ferrari e Red Bull devono ancora risolvere
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Ferrari e Red Bull hanno delle grane da risolvere. Ecco quali sono e come si stanno muovendo per farlo
10 settembre 2022

Monza per la Ferrari è una gara speciale. Lo dicono i piloti e lo ribadisce anche Mattia Binotto. Ciò che differisce tra la visione di Leclerc e quella del suo team principal è la percezione. Per Charles il calore dei tifosi rappresenta una grande spinta. Binotto concorda, ma antepone a questa sensazione “la pressione e la responsabilità” di non deludere i fan, accorsi in massa per la prima volta dopo la pandemia di COVID-19. Ma come vede Binotto la Ferrari a poche ore dalla prima fase cruciale del weekend di gara, quella delle qualifiche?

“Nelle ultime gare abbiamo faticato la domenica – ha spiegato il team principal della Rossa nella consueta conferenza stampa dei team principal del sabato -. La nostra forma recente non è il massimo. Però le sensazioni restituite dalle prove libere sono decisamente migliori”. Una Ferrari in palla, senza però dimenticare gli avversari. “La Red Bull è veloce, e la Mercedes si nasconde sempre il venerdì”, riflette Binotto. A perorare la causa della Rossa in pista sarà Charles Leclerc, dal momento che Carlos Sainz retrocederà per l’installazione di componenti fresche della power unit, che Binotto conferma essere “l’ultima specifica, la stessa di Leclerc”. 

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Le sensazioni sono buone, ma la Ferrari dovrà dimostrare sul campo di aver superato i problemi di bilanciamento che, Binotto ammette, sono alla base del surriscaldamento delle gomme. “Abbiamo effettuato dei test per capire e raccogliere dati, ma non abbiamo ancora una risposta certa riguardo alle origini del problema”. Inconvenienti che, Binotto puntualizza, arrivano però nel contesto di una “grande crescita rispetto allo scorso anno, un compito non facile. Ci sono però problemi di affidabilità e nella gestione della gara. Essere perfetti è impossibile, ma dobbiamo fare il meglio. La nostra è una grande squadra, ma ci sono margini di miglioramento che ci condurranno alla vittoria. Finire al meglio la stagione è parte del processo di crescita. Non siamo molto lontani dall’obiettivo”.

E se da un lato la Ferrari spera in un exploit di Leclerc in gara, dall’altro la Red Bull guarda al prosieguo della stagione, ampliando la propria rotazione di componenti. Il direttore tecnico della scuderia di Milton Keynes, Pierre Waché, conferma che la sanzione di Perez “era pianificata. Non volevamo penalizzare entrambi a Spa, e Zandvoort non si prestava allo scopo. Secondo i nostri dati, Monza era la pista giusta”. Pur mostrando “una certa fiducia” nelle potenzialità di Verstappen per la gara, Waché è molto cauto sulle potenzialità di successo: “non sarà facile vincere”. 

Così come non sarà semplice risolvere il rebus del calo di performance di Perez. “Il problema – spiega Waché - è la sua mancanza di fiducia nel bilanciamento, che con lo sviluppo si è allontanato dalle sue preferenze. Non è semplice metterlo nelle condizioni di dare il meglio. Dobbiamo trovare un modo per renderlo competitivo, ma sappiamo che dovremo rinunciare a un po’ di performance per accontentarlo”. Quanto alla direzione divergente dello sviluppo rispetto alle preferenze di Perez, Waché ammette che possa essere in parte dovuta alla possibilità di ridistribuzione del peso resa possibile dalla cura dimagrante cui è stata sottoposta la RB18. 

Il direttore tecnico della Red Bull, in ogni caso, respinge le speculazioni di uno sviluppo votato alla causa di Verstappen, di fatto la prima guida della scuderia di Milton Keynes. Una direzione che sta indubbiamente dando i propri frutti, dal momento che nelle ultime gare Max sta dilagando in classifica piloti. Resta da capire se l’olandese possa davvero giocare un ruolo di disturbo nella potenziale festa rossa di una Monza pervasa dal calore dai fan della Ferrari. 

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