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Può uno schizzo d’olio cambiare le sorti di un Gran Premio? Se doveste chiederlo a Charles Leclerc, vi risponderebbe di sì. La Dea Bendata, spesso ingenerosa nei confronti del monegasco, a Spa ha scelto di voltargli le spalle proprio all’inizio della corsa, quando Lewis Hamilton, nella foga di aver ragione del suo acerrimo rivale dei tempi della McLaren, Fernando Alonso, ha tentato un audace sorpasso all’esterno, chiudendo lo spagnolo e finendo per decollare. Il volo del sette volte campione del mondo non ha solo posto fine alla sua gara, ma ha anche compromesso quella di Leclerc, generando un poderoso effetto farfalla.
L’atterraggio di Hamilton nella ghiaia non solo ha gettato il panico nella ciurma delle retrovie, che si apprestava ad arrivare nel punto del suo incidente, ma ha anche sparso dell’olio in pista. Il destino ha voluto che uno schizzo finisse diretto sulla visiera a strappo di Max Verstappen, che, non riuscendo a vedere bene, se ne è prontamente sbarazzato, lanciandola in pista. Secondo quanto dichiarato dalla Ferrari nel post gara, è stato proprio il tear-off di Verstappen ad insinuarsi nella presa dei freni della F1-75 di Leclerc. Il surriscaldamento del componente ha causato la fuoriuscita di fumo, inducendo la Rossa a richiamare Charles dopo soli tre giri per cambiare le gomme e verificare nel contempo quanto stesse succedendo alla sua vettura.
Le speranze di Leclerc di agguantare il podio, a questo punto, si erano già esaurite. Ma il battito d’ali della farfalla Hamilton era destinato ad avere altre conseguenze. A fine GP, la Ferrari – commettendo un maiuscolo errore di valutazione – ha deciso di fermare Leclerc per montare le rosse e tentare di cogliere il giro più veloce. Impresa tutt’altro che semplice, peraltro, visto il ritmo mostrato da Verstappen nel corso del GP. E strategia rischiosa, dato il contenuto vantaggio di Leclerc su Alonso. Cercando di aggrapparsi alla possibilità di cogliere un punticino in più, la Ferrari ne ha persi due, incassando una penalità per eccesso di velocità in pitlane da parte di Leclerc.
Diversamente da quanto si pensava all’inizio, la colpa non è di Leclerc, ma del malfunzionamento di un sensore. Il microscopico eccesso di velocità sanzionato dai commissari – parliamo di 0,1 km/h – è dovuto al ko del dispositivo impiegato dalla Ferrari per rilevare la velocità media di percorrenza della pitlane. E questo problema tecnico – manco a dirlo – è riconducibile alla maledetta visiera a strappo gettata da Verstappen dopo l’incidente di Hamilton. In F1, come anche nella vita, a volte un piccolo gesto può avere conseguenze tentacolari. E Leclerc lo ha imparato nel peggiore dei modi.