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Solo 84 millesimi hanno separato Fernando Alonso dalla pole position più decisiva della stagione 2023 di Formula 1, quella del Gran Premio di Monaco. Un distacco minimo, che potrebbe far pensare che la partenza al palo fosse alla portata. Ma davanti alla stampa presente nel Principato Alonso ha detto di aver dato tutto: “Non credo avrei potuto fare più di così, ho preso molti rischi – direi ben oltre la zona di comfort – in entrambi i giri nella Q3”.
Per capire dove Alonso ha perso la pole a Montecarlo, allora, bisogna andare a recuperare i tempi. E dalla comparazione del crono di Alonso con quello di Max Verstappen si evince come Alonso avesse la pole in mano per oltre due decimi prima di imboccare il terzo settore. In quel tratto della pista, tutto è cambiato, perché Verstappen è stato capace di rifilare quasi tre decimi ad Alonso, sufficienti a strappare la pole a Fernando e a suscitare un sussulto nell’intera sala stampa del Principato.
Non è stato un caso isolato, perché l’Aston Martin è stata debole in quella parte della pista non solo in qualifica, ma anche in precedenza, come ha sottolineato lo stesso Alonso alla stampa. “Il terzo settore è la nostra debolezza, credo che nella FP3 fossimo l’ottavo team in termini di velocità. Dobbiamo analizzare la nostra performance, per poter fare bene a Singapore”. Il pilota di casa Aston Martin mostra ancora una volta un’invidiabile lungimiranza, frutto di quella capacità di analisi che Alonso ha impiegato anche per analizzare la sua prestazione in qualifica.
“Non sai mai cosa può succedere a Monaco, tra bandiere gialle, rosse e incidenti – riflette l’asturiano -. Dopo il mio primo giro, sapevo di avere la possibilità di finire secondo. Sono arrivato molto vicino alla pole position, e dobbiamo essere soddisfatti. Siamo arrivati qui con qualche preoccupazione riguardo alla nostra performance il sabato. Siamo molto competitivi la domenica, gestiamo bene le gomme ma fatichiamo sui circuiti cittadini nel portare in temperatura gli pneumatici. Partiamo dalla prima fila a Monaco, è una buona chance”.
Alonso ha iniziato il weekend di gara con un piglio arrembante: si capiva sin dalle libere quanto fosse consapevole della sua grande occasione qui. Ma a chi gli chiedeva se fosse disposto a osare anche domani, Alonso ha risposto così: “Penso di aver rischiato a sufficienza oggi. Domani cercheremo di vedere la bandiera a scacchi, e raccogliere molti punti. Se si trattasse di una normale gara a Monaco, dovremmo essere sul podio e assicurarci la posizione ottenuta oggi”.
Osare allo start, aggiunge Alonso, non porterebbe a granché. “La distanza dalla prima curva qui è troppo corta per poter fare davvero la differenza in partenza, è molto stretta – osserva -. Non credo che debba dare il tutto per tutto in quella circostanza. La gara è lunga”. Concetto, questo, che Fernando ha ribadito anche nel momento in cui gli è stato ricordato che negli ultimi anni ha vinto più spesso il pilota scattato in seconda posizione di quanto non abbia fatto il poleman.
“Non credo ci siano delle opportunità di sorpasso – riflette - visto che siamo a Monaco”. Ma ci sono comunque altre speranze: “È una corsa molto provante per la vettura, soprattutto per quanto riguarda il cambio e i freni. Ci sono tante cose che bisogna gestire, e serve grande concentrazione. E poi serve essere precisi con la strategia”. E non è mancata una “gufata” – reiterata, peraltro - a Verstappen: “Se ci fosse un’opportunità, un problema tecnico, una sosta difficile per Max, o altro ne approfitteremmo – ha detto sornione. “Altrimenti, non c’è modo di passare”.
“Per vincere avremmo bisogno dell’aiuto di Max”, ha scherzato. Alché Verstappen ha ribattuto ridendo: “Mi piacerebbe che Fernando vincesse. Ma mi piacerebbe anche che vincessi io”. In ogni caso, Alonso è già soddisfatto di un traguardo raggiunto: aver convertito nuovi adepti al culto della sua persona. “Ho sempre avuto fiducia nelle mie abilità – forse anche troppa – ma è parte del mio DNA. Questa è una prova delle mie capacità per chi mi vede dall’esterno. Ci sono tanti fan che sono arrivati dopo il 2014/2015, anche grazie a Drive to Survive, che mi avevano solamente visto lottare per la Q3 o ritirarmi dalla gara con il fumo che usciva dalla vettura. Ora credo siano sorpresi di vedermi lottare”. Ormai, però, Alonso è una certezza anche per i nuovi fan della F1. Che domani lo osserveranno con grande attenzione.