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Mancano meno di tre settimane al ritorno della Formula 1: dopo una delle pause tra due stagioni più lunghe della sua storia, il Circus tornerà in azione il prossimo 5 luglio in Austria. Ma quello a cui assisteremo sarà uno spettacolo decisamente diverso rispetto a quello cui siamo abituati: il distanziamento sociale necessario a diminuire il rischio di contagi da COVID-19 cambierà il volto dei weekend di gara della F1. La conseguenza più evidente è già nota: almeno per i primi otto weekend in programma, salvo ribaltoni dell'ultimo minuto, non ci sarà pubblico in pista; c'è però di più, a quanto si evince dalle linee guida diffuse dalla FIA.
Abbiamo già visto, grazie ai test della Mercedes a Silverstone della scorsa settimana, la nuova normalità ai box, con l'impiego di mascherine e, nel caso dei meccanici che lavorano a stretto contatto con la monoposto quando il pilota è a bordo, anche delle visiere. Ma pure i protocolli del pre e del post-gara sono destinati a cambiare molto, visto che, come ha spiegato Ross Brawn, «le procedure di una volta non sono più fattibili». Entrando nei dettagli, quindi, cosa cambierà? Prima di tutto, non sarà possibile creare assembramenti in griglia prima dell'inizio del GP; per questo, il numero di membri dei team coinvolti nel pre-gara diminuirà considerevolmente. Se questo non fosse sufficiente, come extrema ratio si potrebbe direttamente far partire il giro di formazione dai box; ma questa è solo un'eventualità remota.
Cambierà invece sicuramente una delle parti più iconiche di un weekend di gara di Formula 1, la cerimonia del podio. Vista la situazione, infatti, non sarebbe possibile consegnare i trofei, né tantomeno festeggiare con lo champagne. Si sta studiando quindi qualcosa di completamente diverso: tra le opzioni c'è quella di far allineare le vetture in pista e di dare ai piloti la possibilità di scendere dalla macchina per celebrare, mettendosi a debita distanza l'uno dall'altro. In ogni caso, verrà meno uno dei momenti più suggestivi, in cui arriva il climax emotivo di chi riesce ad agguantare un gradino del podio. Una cerimonia, quella riservata ai primi tre classificati, ben stampata nell'immaginario collettivo, ma che non vedremo per diverso tempo.
Ma a trasformarsi saranno anche le interazioni tra la stampa e i piloti: almeno per le prime tre gare in calendario, l'accesso in pista per chi gode di un pass permanente sarà fortemente limitato, in modo tale da garantire il distanziamento sociale anche in sala stampa. Si apre inoltre alla possibilità di partecipare alle conferenze attraverso piattaforme come Zoom. Anche i briefing dei piloti potrebbero essere condotti da remoto, così come accade a molti in questo periodo in caso di riunioni lavorative. Nel caso in cui qualche alfiere fosse chiamato dai commissari, dovrebbe utilizzare la mascherina nel corso del colloquio. Misure necessarie per evitare contagi nel paddock, anche se, già lo sappiamo, la F1 non si fermerebbe neanche in caso di positività di un pilota titolare: lo spettacolo, una volta ricominciato, dovrà andare avanti.