Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Bernie Ecclestone in questo periodo è un fiume in piena di dichiarazioni a tema Formula 1: l'ex patron della massima categoria del motorsport, in un'intervista concessa a f1-insider, ha parlato anche della Mercedes, team il cui futuro in F1, complice la scadenza del Patto della Concordia a fine 2020, è ancora incerto. Ad alimentare le indiscrezioni su una possibile uscita di scena della casa di Stoccarda, almeno in veste di scuderia ufficiale, pensa anche l'attuale situazione economica, con scenari certamente non rassicuranti per i costruttori auto di tutto il mondo.
Ecclestone spiega di conoscere il nuovo CEO di Daimler, lo svedese Ola Källenius, da diverso tempo. «Lo incontrai quando era ancora responsabile della fabbrica di motori di Mercedes a Brixworth - ricorda Mr. E -. Quindi conosce bene questo mondo. Al momento, però, ha altri problemi di cui occuparsi rispetto al progetto Formula 1». Per Källenius parole di stima: «Quello che mi colpisce moltissimo è il modo in cui sta traghettando l'azienda verso il futuro, affrontando lo scandalo delle emissioni e la crisi del Coronavirus».
Il consiglio in ambito F1 di Ecclestone è chiarissimo. «Se fossi in lui, venderei il team alla fine del 2020. Che cos'ha da dimostrare ancora la Mercedes dopo sei titoli consecutivi? Niente», ha aggiunto. «Ogni campione del mondo successivo dovrebbe fare i conti con il limite di aver vinto il titolo solo per via dell'uscita della Mercedes». Al momento a favore della permanenza della Mercedes in Formula 1 ci sono il mantenimento delle regole attuali almeno fino al 2021, con la possibilità di far slittare il nuovo regolamento tecnico addirittura al 2023 nel tentativo di contenere il più possibile i costi nei prossimi anni.