F1, Ecclestone: «Binotto ride sempre, sia che la Ferrari vinca, sia che perda»

F1, Ecclestone: «Binotto ride sempre, sia che la Ferrari vinca, sia che perda»
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Bernie Ecclestone punta il dito contro le scarse doti di leadership a suo avviso dimostrate da Mattia Binotto alla guida della Ferrari
30 marzo 2020

In questi tempi di pausa forzata per la Formula 1, l'ex numero uno Bernie Ecclestone è un fiume in piena: mentre, dicono i ben informati, osserva attentamente la situazione non certo rosea della gestione Liberty Media, Ecclestone non risparmia commenti al vetriolo sui protagonisti del Circus. L'ultima vittima in ordine di tempo è Mattia Binotto: in un'intervista concessa a F1-insider, Ecclestone ha messo in dubbio le doti da leader del team principal della Ferrari. 

«Binotto è un tecnico molto bravo - concede Ecclestone - lo si può desumere dal fatto che il loro motore fosse fantastico, per qualsiasi motivo lo fosse. Ma questo lo rende capace di guidare una scuderia? Non penso». Un indizio in merito? Binotto, secondo Ecclestone, «Ride sempre bonariamente, sia che splenda il sole o che diluvi, sia che la Ferrari vinca o che perda. Non è un atteggiamento che esprime leadership».

Spazio, poi, anche per un commento sull'accordo privato raggiunto da Ferrari e FIA sulla power unit di Maranello dello scorso anno. «Il comunicato diffuso dalla Federazione - spiega Ecclestone - suonava come un'ammissione di colpa della Ferrari. Chi può accettare una cosa del genere? Le altre scuderie devono rimanere compatte o andare per vie legali; ne va di diversi milioni di dollari di premi».

Per fare un paragone, Ecclestone ricorda la sua condotta nel caso della spy story della McLaren, nell'ormai lontano 2007: «Non lasciai iniziare il processo. Li squalificammo e li punimmo con un multa da cento milioni di dollari». «In questo modo - aggiunge Ecclestone - gli altri team guadagnarono una posizione nel meccanismo di distribuzione dei tempi, e tutto fu condotto in maniera trasparente». 

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