F1 e TV: “C'eravamo tanto amati”

F1 e TV: “C'eravamo tanto amati”
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Una volta era il telefono a piangere ora invece è la televisione nei confronti della F.1, che in Italia passerà su Sky per i prossimi 3 anni in nome dei ricavi richiesti da Ecclestone| P. Ciccarone
20 novembre 2012

Una volta era il telefono a piangere e Domenico Modugno ci fece su un tormentone che andò avanti per anni, ora invece a piangere è la televisione. Parlando di F.1 ovviamente, perché sta accadendo qualcosa che per ora sfugge ai più ma che è destinato, se va male, a creare problemi enormi a tutto l’ambiente. Come si sa Bernie Ecclestone ricava gran parte degli introiti per la F.1 dalla vendita dei diritti TV, anno dopo anno ha aumentato il numero di GP e il totale da incassare.

F1 - Sky: Accordi da affinare in Inghilterra e Italia

Per il prossimo triennio in Italia ha ceduto i diritti a Sky che dovrebbe trasmettere le gare al posto della RAI e fra le due aziende è in corso una trattativa per decidere una eventuale divisione. In Inghilterra il sistema è già partito a inizio anno solo che i risultati non sono stati per niente adeguati, tanto che lo stesso Murdoch è stato ad Abu Dhabi a parlare direttamente con Ecclestone per una rivisitazione degli accordi. In Inghilterra, patria della F.1, nessuno ha nulla da dire sui servizi offerti da Sky tantomeno per la professionalità di chi segue la categoria.

I problemi nascono dalla diffusione perché a fronte di qualche milione di abbonati, i GP trasmessi da Sky hanno avuto dei numeri ridicoli: uno di questi, che ha raccolto appena 700.000 spettatori, ha scatenato la furia dei team e degli sponsor, tanto che l’emittente di Murdoch ha dovuto trasmettere in chiaro le restanti corse che le appartenevano.

bernie ecclestone
A fronte di mancati introiti per gli abbonamenti e alle difficoltà di raccolta pubblicitaria, il magnate australiano, Murdoch, vuole rivedere gli accordi. E qua scatta il contenzioso perché Ecclestone ha venduto i diritti e vuole i soldi

Numeri sotto le aspettative in UK

A fronte di mancati introiti per gli abbonamenti e alle difficoltà di raccolta pubblicitaria, il magnate australiano vuole rivedere gli accordi. E qua scatta il contenzioso perché Ecclestone ha venduto i diritti e vuole i soldi, saranno cavoli degli altri se non riescono a vendere bene un prodotto F.1 che non attira i giovani e vede fuggire gli investitori.

E qua nasce il problema: se non si vende la F.1 al pubblico pagante, tantomeno agli sponsor, quali soldi arriveranno nelle casse di Ecclestone se soldi non ce ne sono? Certo il Gruppo Sky è solido e non ha problemi (si spera…) ma la F.1 rischia di fare la fine del calcio italiano: tutti mettevano a bilancio quattrini derivanti dai diritti TV, ma poi questi soldi non venivano pagati e le società calcistiche sono fallite o hanno subito dei passivi da paura.

In caso di mancati introiti in Italia?

Quindi, se non arrivano soldi in cassa, Ecclestone che farà? I contratti coi team verranno rispettati oppure i soldi da spartire, se non ci sono, non arriveranno? E che fine faranno i piccoli team che contano su questi quattrini per sopravvivere? A fronte di questi dubbi metteteci anche la situazione italiana, con Sky che non ha un accordo con la RAI e non riesce a coprire pubblicitariamente le spese, tantomeno ha una garanzia di abbonati tale da coprire il tutto.

Sky starebbe progettando di sfilare alla RAI anche il Giro d'Italia. La trattativa sarebbe ad un punto morto e Gubitosi assiste inerte alla migrazione di tutto lo sport sul canale di Rupert Murdoch

formula 1 india 2012 (13)
C'è l'ipotesi, nemmeno tanto peregrina, che anche i nove gran premi da trasmettere in chiaro sulla RAI, possano finire su Cielo

 

Sky starebbe poi progettando di sfilare alla RAI anche il Giro d'Italia. La trattativa tra RCS e viale Mazzini sarebbe ad un punto morto e, dal suo ufficio al settimo piano, il direttore generale Gubitosi assiste inerte alla migrazione di tutto lo sport sul canale di Rupert Murdoch: dal calcio al Moto Gp, alla Formula uno.

Con l'ipotesi, nemmeno tanto peregrina, che anche i nove gran premi da trasmettere in chiaro, possano finire su Cielo, il canale del digitale terrestre del magnate australiano. «I conti della Rai non consentono spese incontrollate» - tuona Gubitosi. E’ un gioco d’azzardo oppure sta succedendo qualcosa che porterà a cambiare volto al circo iridato? Qualche mese e ne sapremo di più…

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