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Al Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento stagionale della Formula 1, dove a trionfare è stata la Ferrari con Carlos Sainz, si è consumato uno dei peggiori weekend della carriera di Sergio Perez. Un risultato deludente che si va ad aggiungere a tanti altri arrivati nel corso dell’anno; il suo sedile ha spesso traballato, ma la Red Bull ha comunque deciso di rinnovargli il contratto con un accordo biennale. Adesso, però, la lotta per il mondiale Costruttori si sta facendo più difficile con mai, con il team di Milton Keynes che è stato scavalcato, dopo la McLaren, anche dalla Ferrari. Christian Horner inizia seriamente a pensare ad un cambio per il 2025. Liam Lawson è tornato in forma, ma la sua aggressività in gara contro il messicano potrebbe aver fatto cambiare idea al team principal.
Andiamo per gradi. Lo scorso anno Sergio Perez, dopo un inizio in grande forma, ha iniziato ad attraversare un periodo difficile, che non ha però minimamente intaccato i risultati generali della Red Bull che si è laureata campione del mondo grazie ai prodigi di Max Verstappen. Adesso, però, con una McLaren solida e competitiva, così come la Ferrari che sta ritrovando lo spirito giusto, la situazione a Milton Keynes si è aggravata. Si sperava che con la nuova stagione il messicano avesse ritrovato lo smalto di un tempo, da fedele scudiero di Max, come accaduto ad Abu Dhabi 2021, e costantemente nella zona punti per aiutare la causa della Red Bull. Tuttavia, così non è stato. Tra tutti i piloti dei top team, quali McLaren, Ferrari, Mercedes e Red Bull, lui è l’unico a non aver ancora vinto un Gran Premio nel 2024. Non sarebbe comunque un grande problema se riuscisse comunque ad agguantare la top ten con la zona punti, eppure Sergio Perez fatica anche in questo.
È pur vero che l’attuale monoposto della Red Bull, l’ultima ad essere frutto del genio di Adrian Newey, che il prossimo anno vedremo al fianco di Aston Martin, non è ai livelli della sua antenata, ma se Max Verstappen riesce a portarla al limite per estrarne il potenziale, il numero #11 fatica ad accedere al Q2; cosa accaduta proprio questo weekend, un Gran Premio molto importante per lui essendo il suo appuntamento di casa. Scattato dalla diciottesima posizione e con una penalità di cinque secondi per non essersi posizionato correttamente dalla casella di partenza, Sergio Perez ha tagliato il traguardo ultimo, non riuscendo a strappare dalle mani di Charles Leclerc il punto addizionale del giro veloce dopo essere rientrato per il pit-stop per montare gomme soft. È stato anche protagonista di un’accesa lotta con Liam Lawson, principale indiziato per sostituirlo in Red Bull qualora la squadra di Milton Keynes decidesse di cambiare la propria line-up per il prossimo anno. I due sono anche arrivati al contatto che ha pesantemente danneggiato la monoposto di Perez nella zona del focale del fondo e delle pance laterali.
“Checo ha avuto di nuovo un weekend orribile. Niente è andato per il verso giusto per lui. Sa che la F1 è un business basato sui risultati e inevitabilmente quando non stai dando risultati, allora i riflettori sono puntati su di te” ha dichiarato Christian Horner al termine della gara messicana. “Come squadra, abbiamo bisogno che entrambe le auto segnino punti e questa è la natura della Formula 1. Dal punto di vista del team, stiamo lavorando con lui il più duramente possibile per cercare di supportarlo. Penso che abbiamo fatto tutto il possibile per aiutare Checo e continueremo a farlo in Brasile il prossimo fine settimana, ma arriva un momento in cui non puoi fare più di tanto" ha proseguito il team principal della Red Bull.
Rimane di fatto, però, che il riscatto tanto atteso da parte del messicano non è ancora arrivato e la stagione è ormai agli sgoccioli con solamente quattro gare e due Sprint da disputare. E la Red Bull è chiamata ad una grande rimonta se vuole mantenere vive le chance di vincere i Costruttori. Con la vittoria di Carlos Sainz e il podio di Charles Leclerc, la Ferrari ha superato i campioni del mondo con un vantaggio di 25 punti, mentre sono 54 le lunghezze che li separano dalla capolista McLaren. Se dovessero chiudere la stagione terzi, per la Red Bull sarebbe il peggior risultato dal 2019. Per evitare che questo ricapiti il prossimo anno, Christian Horner ha bisogno di un cambiamento. E una possibilità potrebbe offrigliela Liam Lawson che, dopo il rientro in Formula 1 al posto di Daniel Ricciardo, questa volta in via definitiva, ha dimostrato quanto visto già lo scorso anno. Anche se la lotta accesa con Perez potrebbe rendergli la promozione non del tutto facile.
Infatti, dopo la bandiera a scacchi, il neozelandese è stato visto nell’Hospitality della Red Bull, in attesa di un colloquio con Horner. Che sia per ingaggiarlo per il 2025 o per rimproverarlo, ancora non si sa e il team principal non ha lasciato trapelare nulla a riguardo. “Guarda, anche i ragazzi del VCARB non hanno avuto una gran giornata", ha aggiunto Horner. "È incredibile quanto velocemente il mondo possa cambiare in sette giorni. Arriverà un momento in cui si dovranno prendere decisioni difficili. Ora siamo terzi nel campionato costruttori. La nostra determinazione è quella di provare a tornare in una posizione vincente, ma sarà un compito arduo nelle prossime quattro gare" ha chiosato l’inglese.