Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il primo appuntamento stagionale della Formula 1 è andato in archivio con la vittoria della McLaren di Lando Norris sulla Red Bull di Max Verstappen e la Mercedes di George Russell. Il passo gara dimostrato dalla MCL39 nel Gran Premio d’Australia ha confermato quanto intuito già nel test prestagionali in Bahrain, ovvero un perfetto funzionamento degli pneumatici, indipendentemente dalle condizioni in pista e il tipo di mescola utilizzata.
La sragione di Formula 1 ha avuto inizio solamente da una settimana e la McLaren risulta essere già la scuderia favorita al titolo, sia nei Costruttori che nei piloti. Nella tre giorni di test in Bahrain sia Lando Norris che Oscar Piastri hanno svolto un lavoro di simulazione passo gara. Dai dati emersi, per quanto poco attendibili essondo sconosciuti carchi di benzina, aerodinamica e mappatura del motore, la MCL39 ha confermato la stessa bontà vista lo scorso anno che ha permesso al team papaya di vincere il mondiale Costruttori, che mancava da quasi trent’anni a Woking.
La McLaren si è presentata in Australia, primo appuntamento stagionale della Formula 1, con la consapevolezza di partire da una solida base, sviluppata nel corso delle ultime due stagioni. Ricordiamo, infatti, che il team capitanato da Andrea Stella ha iniziato il mondiale 2022 dal fondo della classifica in Bahrain, risalendo piano piano, gara dopo gara, fino ai vertici nel 2024, arrivando poi al titolo. Dunque, un processo di crescita, frutto del duro lavoro di Rob Marshall in sede a Woking, che ha portato McLaren al livello di oggi, un livello tale da arginare anche Max Verstappen e la sua Red Bull.
L’arma segreta della MCL39 è senza dubbio la capacità di usurare al minimo gli pneumatici. “La McLaren ha sicuramente avuto una macchina equilibrata, soprattutto nel terzo settore" ha sottolineato Christian Horner al termine della gara australiana. “La loro gestione è diversa da tutte le altre. È molto strano come riescano a scaldare bene le gomme, ma contemporaneamente a consumarle poco. Di solito una delle due cose va a scapito dell’altra. Ma su questa pista sembra ci siano riusciti alla grande”. Parlando poi ad Auto, Motor und Sport, il team principal è stato più specifico, “Questa è la più grande superiorità mai vista su questo specifico ambito. Secondo noi è un mix di aerodinamica e meccanica”.
A puntare i riflettori su questo aspetto della MCL39 anche Toto Wolff. "La McLaren è semplicemente troppo brava nella gestione gomme. Tu puoi spingere per un giro o due, ma appena esci dalla finestra di utilizzo, le cuoci. Loro invece hanno una finestra così ampia che possono spingere, spingere, spingere come se non ci fosse un domani”. Andrea Stella ha spiegato che tale dominio sia frutto di un duro lavoro di sviluppo su quanto appreso nella passata stagione. “Ci siamo dati degli obiettivi tecnici che dovevamo realizzare con l’aerodinamica, ma volevamo migliorare anche nell’interazione con i pneumatici. E penso che oggi, ancora una volta, abbiamo visto che la macchina interagisce molto bene con le gomme perché nel primo stint siamo stati in grado di aprire un gap con gli avversari che non credo si asolo merito della vettura in sé. In certo senso, tutta questa competitività da parte nostra è stata una sorpresa, in termini di portata, non di obiettivi".