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Il trailer era stato presentato lo scorso mese durante l’evento organizzato dalla Formula 1 all’O2 di Londra per la presentazione congiunta di tutte le livree dei team. Ora è finalmente disponibile la settima stagione di Drive to Survive che ripercorre da vicino i momenti più salienti dello scorso mondiale.
Come da tradizione, ad una settimana dalla prima sessione di prove libere del primo Gran Premio dell’anno, che torna ad essere ospitato in Australia, Netflix ha rilasciato la settima stagione di Drive to Survive. I dieci episodi, da oggi disponibili, erano decisamente attesi da parte degli appassionati in quanto la serie TV ha ripercorso una delle annate più serrate ed emozionanti dell’ultimo decennio di Formula 1. Ecco alcuni dei momenti più salienti di quanto accaduto nel 2024.
Non poteva non essere il clamoroso annuncio di Lewis Hamilton a prendersi la scena di questa settima stagione di Drive to Survive. Dopo dodici anni al fianco della Mercedes, il sette volte campione del mondo ha deciso di intraprendere una nuova avventura firmando con la Scuderia Ferrari. Questo scioccante passaggio è stato alla base di tutta la stagione 2024 di Formula 1 in quanto ha aperto a numerosi colpi di scena. Proprio così si apre il primo episodio, con Lewis Hamilton e Toto Wolff che si incontrano per la prima volta davanti alle telecamere di Netflix e della presentazione della W15. Alla vicenda che vede protagonisti una delle partnership più longeve del motorsport con il #44 al fianco delle frecce argento, si alternando anche quelle del caos scoppiato in casa Red Bull in seguito alla vincenda che ha visto Christian Horner accusato di comportamenti inappropriati da parte di una dipendente di Milton Keynes.
Sul finale del primo episodio viene anticipato anche l’altro lato della medaglia del passaggio di Hamilton in Ferrari, ovvero il futuro di Carlos Sainz, trattato più approfonditamente nel quarto episodio. Tornando in casa Mercedes, Toto Wolff e la CEO della F1 Academy, nonché sua moglie, Susie Wolff, analizzano quelle che sono le prossime mosse che il team principal delle frecce argento dovrà affrontare. Dire addio ad un pilota non è mai semplice, ancor di più quando è diventato nel corso degli anni il tuo punto di riferimento nella squadra. Proprio questo preoccupa Wolff nel terzo episodio perché aveva bisogno di conferma da parte di George Russell, conferme che arrivano grazie alla vittoria in Belgio, persa per la squalifica che ha permesso al #44 di ereditare la prima posizione.
Toto Wolff procede ad analizzare nel dettaglio quali possono essere le sue opzioni. In griglia inizia prendere in considerazione sia Fernando Alonso, che nel mentre ha rinnovato con Aston Martin, che Max Verstappen. Era proprio il quattro volte campione del mondo il prescelto per il sedile al fianco di Russell, tuttavia l’olandese, nonostante la situazione tumultuosa all’interno del suo team, ha preferito continuare a dare fiducia a Red Bull. Dato il caos scatenato da Horner e il malcontento di Jos Verstappen, Wolff sperava di far cedere l’olandese, anche se era conscio di avere solamente l’1% di possibilità per convincerlo. A frenare ulteriormente le trattative è stato il veto posto da Hamilton. "Non ho parlato con lui, perché ho promesso a Lewis di non parlargli, ma ne parlerò ora” ha dichiarato Toto Wolff in DTS.
Sembrerebbe, infatti, che la volontà di Hamilton non fosse tanto quella di impedire a Max Verstappen di prendere il suo posto, quanto più fare in modo che fosse Carlos Sainz a firmare con la Mercedes. Infatti, il #44 è stato beccato a parlare con il madrileno nella prima conferenza stampa della stagione che si è tenuta in Bahrain. In particolare, il sette volte campione del mondo ha chiesto al #55 se avesse già ricevuto una telefonata da parte di Toto Wolff per iniziare le trattative, ma Sainz ha dovuto smentire confermando che la Mercedes non ha mai avuto una seria intensione di ingaggiarlo. Alla fine, come è noto, il sedile vacante è stato assegnato al giovane Andrea Kimi Antonelli che le telecamere di Netflix hanno immortalato anche durante una gara di GT Italiano ad Imola con il team di famiglia AKM. Presente al box anche Toto Wolff che si complimenta con il padre del pilota - “che mostro che hai cresciuto” – fin quando la conversazione non è stata interrotta dalla telefonata di Mohammed Ben Sulayem, liquidato in pochi secondi perché Toto era più intenzionato a seguire i tempi del diciottenne. E tutta la sua giovane età viene mostrata anche quando Mercedes ha chiamato la famiglia Antonelli – il padre Marco in cucina e Kimi sul balcone di casa a Bologna – per confermare che sarebbe stato il prossimo pilota titolare della Mercedes per il 2025.
Come annunciato in precedenza, con il passaggio di Hamilton in Ferrari si è innescato anche un altro momento saliente della settima stagione di Drive to Survive, ovvero la ricerca di un team da parte di Carlos Sainz. Dopo quattro anni con la Rossa, infatti, il madrileno è tornato sul mercato ed ha fatto di tutto per “vendersi” nel miglior modo possibile, dando il 200% anche a meno di due settimane dall’operazione all’appendice che non gli ha permesso di prendere parte al Gran Premio dell’Arabia Saudita, lasciando il suo posto al rookie Oliver Bearman. Come vi abbiamo raccontato in questo articolo, fin dal principio James Vowles ha fatto di tutto per convincere il madrileno a firmare con la Williams, puntando soprattutto sugli obiettivi a lungo termine prefissati dal team di Grove.
A mettere i bastoni tra le ruote all’ex braccio destro di Toto Wolff è stato un volto noto della Formula 1, tornato nel paddock dopo anni di assenza forzata. Quando Carlos Sainz si è seduto sotto i riflettori di Netflix ha infatti ammesso di aver inizialmente declinato l’offerta della Williams. “Perché? Mi ha chiamato Flavio Briatore”. Quella telefonata, infatti, ha fatto saltare all’aria tutti i piani di Vowles che in occasione del Gran Premio di casa del pilota, in Spagna, aveva organizzato una cena per firmare il contratto. Cena a cui Carlos non si è mai presentato.
Non solo Alpine, anche Sauber-Audi con Alessandro Alunni Bravi, ha fatto la corte al #55, ma alla fine gli sforzi di James Vowles, arrivato a dichiarare che “mi sveglio e vado a dormire senza pensare ad altro se non a lui e al fatto di volerlo al mio fianco”, sono stati ripagati. L’episodio si conclude, infatti, con Carlos Sainz e il manager/cugino Carlos Oñoro che mettono nero su bianco il loro accordo per poi ufficiarlo all’inizio della pausa estiva.
Nothing beats that new season feeling 🤩
— Formula 1 (@F1) March 7, 2025
Drive to Survive Season 7. Now streaming on Netflix 🍿#F1 pic.twitter.com/ds5XEGviIV
“Le Curse of Leclerc”, così si intitola il quinto episodio della settima stagione che ripercorre il weekend del Gran Premio di Monaco dal punto di vista di Charles Leclerc. Dai giorni prima che l’azione entri nel vivo con il tradizionale appuntamento con la madre per tagliare ai capelli, alla spesa per la cena con gli amici, dove ha avuto qualche problema nel pagare dato che gli è stata rifiutata la carta per fondi insufficienti. Fino alla pressione sulle spalle del monegasco essendo questa non solamente la sua gara di casa, ma anche quella che tutti hanno definito “maledizione”. Infatti, date le numerose sventure che l’hanno visto protagonista nel corso degli anni, Leclerc ha dovuto affrontare anche la consapevolezza di non essere ancora riuscito a raggiungere il sogno di quando era un bambino che condivideva col padre.
Almeno fino al 2024 è stato così dato che, partendo dalla pole position, è riuscito a conquistare quel premio che desiderava fin dalla prima gara in Formula 1 nel 2018. Come un filo rosso della narrazione, a fare da sfondo a questo weekend pieno di momenti emozionanti, è il ricordo di suo padre Hervé e della bugia che gli ha detto in punto di morte, ovvero che avesse firmato per passare dalla Formula 2 alla massima categoria. Ma tutta la pressione e le emozioni accumulate sono esplose nell’ultimo giro, quando ha tagliato la linea del traguardo in prima posizione. “Sicuramente non ho realizzato solo il mio sogno, ma anche quello di mio padre. Probabilmente lo sta festeggiando dall'alto”.
Un momento molto delicato che viene narrato nel sesto episodio è la lotta interna in casa McLaren. Con le famose “papaya rules” il team di Woking ha dato una grande mano alla Red Bull e alla Scuderia Ferrari. Avere due giovani piloti pieni di talento come Lando Norris ed Oscar Piastri a bordo di una vettura competitiva come la MCL38 non sempre è stata una cosa positiva, un’arma a doppio taglio, soprattutto per una squadra che non aveva mai avuto gestito una situazione del genere. Infatti, con i passi indietro dalla RB20 e il team di Milton Keynes, a distanza di quasi trent’anni dall’ultima volta, la McLaren ha avuto la chance di lottare il titolo Costruttori (alla fine vinto ad Abu Dhabi).
Tuttavia, Andrea Stella e Zak Brown prima dell’appuntamento italiano di Monza avevano dato il via libera a Norris e Piastri di duellare, a patto di portare entrambe le vetture integre al traguardo e soprattutto in zona punti. Sostanzialmente questo era l’obiettivo delle fantomatiche papaya rules. E quando si sono resi conto dei punti persi proprio al termine della gara al tempio della velocità, hanno chiaramente detto all’australiano di favorire Norris. Ma proprio con la vittoria di Piastri alla gara successiva, quella di Baku, la McLaren ha preso il controllo della classifica Costruttori sorpassando Red Bull.
Per permettere ai tifosi di immergersi ancora di più bel mondo della Formula 1, Netflix ha affidato a Charles Leclerc, Lando Norris, George Russell, Alex Albon e Pierre Gasly dei telefoni per immortalare tutto il loro weekend di gara a Singapore, narrato nel settimo episodio. Tanti gli aneddoti rivelati su di loro e questo ha permesso di conoscere meglio ciò che si cela sotto la visiera del casco, mostrando che oltre alla competitività in pista, al di fuori sono dei semplici ragazzi che cercando di raggiungere tutti lo stesso sogno e obiettivo.
Da George Russell che non viaggia mai senza il suo cuscino e piumone, esattamente come Lando Norris, per ottenere un sonno perfetto ovunque si trovi nel mondo, mentre Alexander Albon si è divertito a guardare un lavavetri che lavora in un hotel adiacente al suo. A Charles Leclerc che suona il piano anche dall’altra parte del mondo insieme alla fidanzata, la madre ed una coppia di amici. E la cena organizzata al sabato sera dopo le qualifiche insieme a Pierre Gasly, che il monegasco ha soprannominato “calamaro”, oltre a prenderlo spesso in giro per la sua indole estremamente ritardataria. Questo lato negativo del francese è stato confermato e sanzionato anche da Flavio Briatore che, stufo dei suoi continui ritardi, ha deciso di fargli pagare una multa abbastanza salata.
L’ottavo episodio è completamente dedicato alla famiglia di Milton Keynes. Viene infatti ripercorso la dura stagione di Sergio Perez e Daniel Ricciardo, mentre Liam Lawson ha atteso alla porta di poter tornare finalmente in Formula 1. L’attenzione delle videocamere di Netflix si focalizza in particolare sull’australiano che è passato nel giro di poche gare dall’essere il favorito come sostituto del messicano al fianco di Max Verstappen a perdere il sedile. Il momento più toccante che riguarda il numero #3 è quando si pone una domanda che ammette metterlo in una posizione abbastanza vulnerabile. “Non so se voglio dirlo, ma vale la pena rischiare?”.
Lawson viene poi seguito in un test privato a Silverstone, dove ha fatto segnare un tempo circa due decimi più lento del riferimento di Verstappen. Dato il suo ultimatum ad Helmut Marko, Horner, grande sostenitore di Ricciardo, ha dato il nulla osta a Laurent Mekies e Peter Bayer di lasciare a Liam Lawson il sedile dell’australiano, rimasto così senza un team per la stagione 2025 di Formula 1. Ma la scalata del neozelandese non si è fermata lì dato che sarà lui a fare squadra con Max Verstappen in Red Bull al posto di Sergio Perez.
L’andamento del messicano, infatti, è costato molto alla squadra di Milton Keynes che ha perso punti preziosi nel campionato Costruttori. Nonostante il supporto offerto a Perez, Horner non ha potuto far altro che puntare su un nuovo pilota per il team. Emblematica anche la discussione con David Coulthard in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna dove, scherzando con il team principal, l’ormai ex pilota di Formula 1 ha suggerito di essere capace di fare meglio di Sergio Perez, e dunque lontano dei riflettori del paddock
Grazie a Drive to Survive, Daniel Ricciardo ha avuto la possibilità di dire addio al mondo della Formula 1 nel modo più appropriato dato che la famiglia di Red Bull, annunciando il suo licenziamento dopo il Gran Premio di Singapore, non gli ha permesso di uscire di scena come avrebbe voluto. Inoltre, l'australiano è diventato una vera e propria star della serie TV che l'ha omaggiato con un recap dei suoi momenti più iconici come pilota di F1. La stessa chance è stata data anche a Sergio Perez che si è visto far fuori dalla Red Bull dopo l'inizio della pausa invernale.