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Che F.1 vedremo in TV al momento non si sa. Si sa solo che Sky Italia ha acquisito per i prossimi 3 anni i diritti di trasmissione e che metà dei GP dovrà essere trasmesso in diretta in chiaro e l’altra metà sul satellite, con la differita in chiaro in seguito. Quali gare saranno visibili non si sa, al momento nell’elenco compaiono Montecarlo e il GP d’Italia, il resto è da definire, come sono da definire gli staff e la produzione.
Al momento Sky HD inglese manda 95 persone in giro per il mondo a curare la produzione F.1 e Sky Italia potrebbe affidarsi a loro per buona parte dei propri servizi, ma per i commenti dedicati è ancora tutto da decidere. Di sicuro ci sono alcuni punti che meritano di essere analizzati. Il primo riguarda l’importo, si parla di 58 milioni di euro.
I conti della serva
La domanda che sorge spontanea è che come faranno a Sky, che al momento ha 5 milioni di abbonamenti in Italia, a far quadrare i bilanci quando la RAI, che mediamente fa 8 milioni di ascolto, non riesce a coprire completamente i 32 milioni di euro pagati per i diritti TV?
9 GP alla RAI per 20 mln?
In un momento di crisi economica e con gli investitori che riducono le spese, appare difficile (anche col costo di possibili abbonamenti di appassionati) andare a pari con quanto si spenderà a Sky Italia. La voce che circola nei box è che alcuni GP, 9 per il momento, potrebbero essere “rivenduti” alla RAI, quali non si sa, a un prezzo di circa 20 milioni di euro.
Non si potrebbe cedere a terzi...
La Rai risparmierebbe dei soldi rispetto a quanto chiesto da Ecclestone e SKY ammortizzerebbe le spese sostenute. Si potrebbe anche fare, se non fosse che nei contratti con la FOM è espressamente vietato cedere a terzi i diritti acquisiti, quindi qualsiasi trattativa vede ancora Ecclestone come arbitro, senza di lui non si fa niente. Alla RAI, però, c’è anche un’altra corrente di pensiero: rinunciare del tutto alla F.1 e poi, a fine anno, far pressione su sponsor e team.
Cielo: la F1 sul digitale?
L’offerta c’è ed è sostanziosa, ma anche così non sono molti gli italiani disposti a dotarsi di parabola e decoder satellite. Il pubblico televisivo della F.1 è abitudinario, sa che alle 14 su quel canale c’è la gara, accende, vede il via e l’arrivo, poi pensa ad altro. Cambiare canale sarà uno choc, ma anche doversi dotare di parabola per il satellite. A Sky lo sanno e stanno giocando grosso su un altro terreno: quello del digitale terrestre. Ovvero, mandare in onda su Cielo, in chiaro e visibile a tutti, la F.1, per aumentare gli spettatori. Il digitale è una realtà e sul terrestre si possono fare tante cose, compresa l'interattività. Un'altra opzione sarebbe quella di aprirsi ai sevizi a pagamento: su Cielo vedi i GP in chiaro, mentre di quelli oscurati, puoi acquistare solo quelli che ti interessano, senza dover installare parabole satellitari.
Diritti venduti. Ma chi li usa non si sa...
Sky, Cielo, Rai. Ecclestone lo sa, di fronte ai soldi in più che prende con la cessione di diritti TV non può permettersi il lusso di perdere ascolti altrimenti il suo prodotto viene sminuito e gli investitori non spendono più su un avvenimento che ha numeri più bassi. Anche se sui mercati asiatici i numeri sono in crescita, è ancora l’Europa il bacino forte per la F.1, sia per le Case, sia per gli spettatori. Insomma, i diritti TV sono stati venduti, che li usi solo chi li ha comprati, non è proprio detto…