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È da poco terminato il Gran Premio del Giappone, quarto appuntamento stagionale del 2024. Anche la gara di Suzuka conferma una triste realtà per Lewis Hamilton che prosegue la sua scia negativa che segna il peggior avvio di campionato mai avuto dal suo debutto in Formula 1. Il sette volte campione del mondo sembra visibilmente in difficoltà con la Mercedes W15, una monoposto che sembra essere più congeniale alle caratteristiche di guida del compagno di squadra George Russell, che su quattro gare disputate finora ha sempre concluso davanti ad Hamilton. Solamente due punti si aggiungono all’esiguo gruzzoletto conquistato dal Sr e la colpa potrebbe essere di Charles Leclerc.
Lewis Hamilton ha affermato ai microfoni di Sky Sport UK che la sua gara a Suzuka sia stata penalizzata alla prima partenza da un contatto con Charles Leclerc. "Credo di aver subito un danno all’inizio con Charles, che è passato all’esterno. Nel primo stint ho avuto un enorme sottosterzo. Non riuscivo a girare la macchina in nessuna curva. Per questo ho lasciato passare George” ha dichiarato l’alfiere di Mercedes. Dunque, una prima prova di convivenza con il suo futuro compagno di squadra in Scuderia Ferrari che fa presagire scintille. Questo contatto potrebbe anche giustificare il team radio di Hamilton che ha lasciato alquanto sbigottiti. “Faccio passare Russell?”. Esattamente, avete letto bene, è stato direttamente il pilota britannico a suggerire alle frecce argento di lasciar passare il numero #63.
Forse, consapevole di un danno alla sua monoposto, Hamilton avrà preferito aiutare la squadra anche a discapito della propria gara, conclusa poi in nona posizione alla bandiera a scacchi arrivata al 53esimo giro. Non dovrebbe stupire tale scelta perché il sette volte campione del mondo è stato chiaro. Vuole portare a termine l’ultima stagione con la Mercedes nel migliore dei modi per ringraziali dei titoli vinti e degli 11 anni passati assieme. Non tanto una rassegnazione nei confronti di una squadra che, per via degli errori al progetto aerodinamico delle ultime monoposto, non gli permette di salire sul gradino più alto del podio dal lontano 2021 al Gran Premio dell’Arabia Saudita, vinta contro Max Verstappen. Allo stesso tempo, la mossa estrema di Hamilton è anche un segno: la mente è già rivolta a quello che sarà il suo futuro a Maranello con la Ferrari a partire dal prossimo anno.