F1. Daniel Ricciardo ha avuto più di una possibilità in RB, Horner: "Helmut Marko lo voleva fuori già in Spagna"

F1. Daniel Ricciardo ha avuto più di una possibilità in RB, Horner: "Helmut Marko lo voleva fuori già in Spagna"
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"Helmut Marko lo voleva fuori già dalla Spagna" ha rivelato Christian Horner svelando un ulteriore retroscena sull'addio di Daniel Ricciardo alla famiglia Red Bull e la Formula 1. La speranza del TP era comunque quella di lasciargli un sedile nel caso Sergio Perez e Liam Lawson non dovessero performare come sperato nel proseguo della stagione
2 ottobre 2024

Una settimana fa arrivava l’ufficialità del licenziamento di Daniel Ricciardo dalla Visa Cash App. L’addio era ormai preannunciato già durante il weekend di gara a Singapore, ma l’australiano sperava di poter mantenere il sedile grazie all’intercessione dei title sponsr della squadra faentina. Stessa speranza era condivisa anche da Christian Horner, da sempre grande ammiratore del pilota numero #3, che preferiva tenerlo in caso di crolli prestazionali di Liam Lawson o Sergio Perez. Ma proprio il team principal ha svelato un ulteriore retroscena che riguarda Helmut Marko.

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Se prima non si sapeva se quello di Singapore fosse l’ultimo weekend di gara da pilota titolare per Daniel Ricciardo, adesso non è detto che il suo licenziamento da parte dalla Visa Cash App sia diretta conseguenza del suo addio alla Formula 1. Quello che è sicuro, però, è che l’australiano ha avuto più di un’occasione per convincere i vertici del team di Milton Keynes a mantenerlo nella squadra faentina. A rivelarlo è stato proprio Christian Horner che sperava in un miglioramento, o comunque una maggiore costanza, dal numero #3 per tenerlo in considerazione per il secondo sedile al fianco di Max Verstappen qualora Sergio Perez, che ha rinnovato con un biennale 1+1 fino al 2026, non dovesse più rispettare le aspettative. “Gli abbiamo detto che vogliamo che rimanga con noi come ambasciatore – ha dichiarato il team principal ai microfoni del podcast F1 Nations – E naturalmente non si può mai sapere... se Lawson [che prenderà il posto di Ricciardo in VCARB già al prossimo Gran Premio di Austin tra due settimane] e Perez non dovessero portare a termine il lavoro, sappiamo già le capacità di Daniel”.

Tuttavia, Daniel Ricciardo ha già comunicato di non voler più far parte della famiglia Red Bull, neanche come terzo pilota, ruolo con cui era tornato in Red Bull all’inizio del 2022, sotto volontà di Christian Horner dopo il licenziamento da parte della McLaren, che ha preferito rescindere il contratto per prendere Oscar Piastri. “Mancherà moltissimo alla Formula 1 – ha proseguito il team pricipal – perché Daniel è un personaggio brillante, oltre un essere umano brillante che quando entra in una stanza illumina tutto con il suo sorriso. Abbiamo anche provato a raggiungere un accordo con un brand di dentifrici, ma non ci siamo riusciti. Spero che rimanha in questo sport”. Non è un caso che anche tutti i suoi colleghi, da Max Verstappen, Lando Norris, Lewis Hamilton, George Russell e tanti altri, hanno deciso di omaggiarlo sui social ringraziandolo per il suo carisma che portato una ventata d’aria fresca nel paddock.

Horner: "Marko lo voleva fuori già a Barcellona"

Le cause del suo addio sono principalmente frutto dei vincoli burocratici che legano Liam Lawson alla famiglia di Milton Keynes. Il contratto del neozelandese con loro, infatti, sarebbe scaduto a fine ottobre e senza un sedile confermato nel minor tempo possibile, avrebbe lasciato Red Bull per cercare fortuna altrove. Ma ad influire nella scelta di non mantenerlo, almeno fino alla fine della stagione, è stata anche la sua mancanza di costanza, elemento fondamentale qualora avrebbe dovuto sostituire Sergio Perez. “Il problema è stato la mancanza di costanza. Ha iniziato male, poi a Miami ha avuto un weekend a metà. Il venerdì e il sabato mattina è stato fantastico perché sembrava il vecchio Daniel, a difendersi dalle Ferrari e guidare al di sopra della macchina. Poi però il sabato pomeriggio e la domenica sono stati disastrosi. A Barcellona, Helmut Marko lo voleva già fuori dall’auto. C’era già molta pressione su di lui, ma quando siamo arrivati a Montreal, il caro vecchio Villeneuve lo ha fatto arrabbiare e anche in quel fine settimana ha guidato molto bene. Gli ho detto <<dovresti chiamare Jacques a ogni Gran Premio perché, qualsiasi cosa ti abbia detto, ha funzionato>>” ha continuato Horner.

Si evince, dunque, che Daniel Ricciardo ha avuto più di una possibilità per confermarsi, soprattutto dall’appuntamento in Spagna, dove Helmut Marko aveva raggiunto tutte le informazioni necessarie per prendere la sua decisione definitiva: lasciare l’australiano a casa. “Ho fatto del mio meglio per fargli guadagnare tutto il tempo necessario per metterlo in condizione di fare un risultato, altrimenti sarebbe stato fuori già dopo Barcellona. Pur non essendo un giovane talento, il suo scopo nel team junior era quello di tenersi pronto nel caso in cui Perez non avesse ritrovato un buono stato di forma. Il problema è che entrambi hanno avuto un calo in diversi momenti dell’anno. Checo ha iniziato la stagione molto bene quando Daniel era in difficoltà. Poi, ovviamente, quando Sergio ha iniziato ad avere una fase di difficoltà, Daniel ha trovato un po’ di forma. Ma non è mai stato abbastanza convincente da farci pensare che sarebbe stato meglio scambiare i due piloti”. Infatti, fino a poco prima della pausa estiva, il nome di Ricciardo era dato quasi per scontato al fianco di Max Verstappen, mentre Perez sarebbe rimasto a casa, dando la possibilità a Lawson di crescere e duellare con Yuki Tsunoda per poi decidere chi dei due giovani piloti avrebbe sostituito l’australiano al momento del suo ritiro. Ma con l’influenza degli sponsor messicani e della pressione del contratto in scadenza di Lawson, il viaggio di Daniel Ricciardo, non più il grande talento dei primi anni in Red Bull, che hanno fatto “innamorare” Horner di lui, è stato interrotto dopo 13 anni nel Circus.

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