F1. "Da sempre un suo grande fan" così Bearman ringrazia Leclerc per il supporto a Jeddah

F1. "Da sempre un suo grande fan" così Bearman ringrazia Leclerc per il supporto a Jeddah
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Oliver Bearman, prossimo alla sua nuova avventura in Haas, ha ringraziato ed elogiato Charles Leclerc per il suo aiuto durante il Gran Premio in Arabia Saudita a marzo, quando ha debuttato in Formula 1 sostituendo l'infortunato Carlos Sainz
21 agosto 2024

La Formula 1 si prepara al ritorno in pista con il weekend del Gran Premio d’Olanda ormai alle porte. Con questo appuntamento a casa di Max Verstappen, a Zandvoort, mancheranno “solamente” dieci gare prima che la stagione volga al termine. Le novità previste per il 2025 sono veramente tante, come il passaggio di Lewis Hamilton in Scuderia Ferrari e Carlos Sainz in Williams, ma anche il debutto di Oliver Bearman in massima categoria. Infatti, il giovane talento del team Prema diventerà ufficialmente un pilota della Haas al fianco di Esteban Ocon. Il britannico ha già fatto apprezzare al Circus il suo talento quando, nel mese di marzo, ha disputato il Gran Premio dell’Arabia Saudita a Jeddah sostituendo il madrileno della squadra di Maranello, operato d’urgenza per appendicite.

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Il weekend saudita non era iniziato al meglio per Carlos Sainz che ha preferito saltare la giornata del giovedì dedicata ai media per riposare in hotel per via della febbre e del mal di pancia. Sentendosi leggermente meglio, il #55 ha preso parte alle prime due sessioni di prove libere del venerdì, ma la situazione al sabato è andata peggiorando. Portato d’urgenza in ospedale, è stato operato di appendicectomia. Il team di Maranello ha deciso di chiamare, con pochissime ore di preavviso, Oliver Bearman che era già presente a Jeddah, a differenza dell’altro pilota di riserva Antonio Giovinazzi che era in sede a lavorare al simulatore, per la Formula 2. Il britannico ha lasciato così la pole position conquistata il giorno precedente per sostituire Carlos Sainz e salire a bordo della SF-24. Con solamente una sola sessione di libere, l’allora diciottenne è riuscito ad accedere al Q2 e conquistare alla domenica i suoi primi punti iridati, finendo la gara in settima posizione, lasciandosi alle spalle anche Lando Norris e Lewis Hamilton, corsi da lui a congratularsi una volta sventolata la bandiera a scacchi. Un risultato non da poco per un pilota debuttante in Formula 1 e questo gli ha permesso di staccare un biglietto di sola andata per la massima categoria.

Anche se la stagione in Formula 2 sembra essersi dimostrata più complicata del previsto, complice anche il nuovo regolamento che ha messo in crisi il team Prema, l’occasione sfruttata al meglio da Oliver Bearman durante quel weekend “nel mondo dei grandi” gli ha permesso di convincere Haas a metterlo sotto contratto per il prossimo anno. L’annuncio è arrivato durante il suo Gran Premio di casa in Gran Bretagna, a Silverstone. Il suo talento, oltre la fermezza dimostrata a Jeddah, una situazione non proprio facile da gestire, ancor di più per un ragazzino, ha fatto cambiare idea a Gene Haas che aveva deciso di non affidare più un sedile del suo team ad un rookie dopo le “brutte” esperienze, economicamente parlando, avute in precedenza con Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Con Niko Hulkenberg che diventerà nel 2025 pilota Sauber prima ed Audi poi e Kevin Magnussen ormai con un piede fuori dalla Formula 1, Haas affiderà a Bearman ed Esteban Ocon la line-up del prossimo anno.

Fondamentali in quel weekend saudita per Bearman sono state le figure della Scuderia Ferrari, con cui è cresciuto nell’Academy dedicata ai giovani piloti del team di Maranello. Frédéric Vasseur, Riccardo Adami (ingegnere di pista del madrileno), Carlos Sainz (presente nel paddock dopo poche ore dall’operazione) e Charles Leclerc l’hanno aiutato ad ambientarsi al meglio. "È stato super disponibile – ha dichiarato Bearman all’High Performance Podcast riferendosi al monegasco- Penso che abbia capito la difficoltà e il nervosismo della posizione in cui mi trovavo e mi ha aiutato durante le sessioni, soprattutto prima delle qualifiche. La cosa che ricordo di più è di come mi ha aiutato prima della gara, ci siamo seduti con lui e Fred. Non avevo fatto dei long run e poi guidare in gara è uno scenario abbastanza diverso dal farlo in qualifica, così mi ha dato delle informazioni sul comportamento delle gomme e cose del genere che non avevo ancora sperimentato. È un piccolo dettaglio, ma è stato super utile dato che avevo fatto solo le FP3. Questi consigli e spunti sono stati fondamentali per me, soprattutto per la situazione in cui mi trovavo”.

Sono sempre stato un grande fan di Charles. Ero compagno di squadra di Arthur, suo fratello, quando eravamo in Formula 3, e naturalmente eravamo tutti suoi sostenitori quell'anno. Si è comportato davvero, davvero bene. Lo conoscevo un po' prima, ci eravamo incontrati un paio di volte, ma quel weekend ho capito che tipo di persona era. Ho guadagnato molto rispetto per lui, perché non c'era alcun obbligo di fare una cosa del genere - ha proseguito Bearman - per lui sembrava una parolina qua e là, ma per me significava molto e l'ho apprezzato molto. Devo dire che non erano le circostanze in cui volevo fare il mio debutto in F1. So che Carlos avrebbe preferito essere in pista lui stesso, ma quando si presenta un'opportunità come questa devi essere pronto e io lo ero. Carlos era lì il giorno della gara, nel garage, in piedi con gli ingegneri. In realtà, gli ho parlato dopo la gara e stava dicendo alcune cose che gli ingegneri volevano dirmi, stava dicendo loro di non dirlo, perché sarebbe stato un po' un sovraccarico di informazioni. Ma anche durante la gara ha visto alcune cose che stavano accadendo, osservando la mia guida e dandomi alcuni suggerimenti, cosa cambiare anche nell'assetto della vettura stessa. In pratica, stava dicendo loro cosa dirmi, quindi è stato molto carino. Lui è stato in quella situazione e sa cosa vuole il pilota, quindi l'ho trovato molto utile”.

Sul futuro pilota della Scuderia Ferrari, ha aggiunto che “Lewis è stato il primo a vedermi dopo la gara. Mi ha stretto la mano, si è congratulato con me e, naturalmente, è stato un momento molto speciale. Dopo aver visto questo ragazzo che corre in F1 da quando sono nato, e aver finalmente condiviso la pista con lui... In realtà, ho ricevuto un videomessaggio da lui nel 2016. Avevo appena vinto il campionato britannico di kart e credo che tramite un amico mi abbia mandato un messaggio e mi abbia detto congratulazioni, continua a spingere e cose del genere. L'ho ricevuto di nuovo solo di recente, ma dimostra che ammirava questi ragazzi e un giorno, in futuro, condividerò la pista con loro: è un onore" ha chiosato il futuro alfiere della Haas.

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