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Dopo stagioni all’insegna della costanza, Carlos Sainz sta attraversando un periodo nero. Ma da dove nascono queste difficoltà? Ecco l’opinione dei protagonisti di DopoGP, l’approfondimento sulla F1 di Automoto.it.
Non so quanto la Ferrari possa intervenire sulla monoposto per renderla più corrispondente a quelle che sono le preferenze di guida di Sainz. Forse si tratta più di una questione mentale che altro. In Spagna Carlos si è complicato l'esistenza fin dalla partenza. Quindi, pur volendogli concedere l'attenuante del successivo errore in curva 4 per il vento, non c’è dubbio che abbia cominciato il GP con il piede sbagliato. Poi con il fondo rovinato chiaramente era più complesso gestire la situazione. Va detto che lo sbaglio di Barcellona è l’ultimo di una serie di episodi che rendono Sainz l'anello debole della Ferrari.
Perez è un'ottima seconda guida per la Red Bull, capace di sopperire a eventuali problemi di Verstappen. In assenza di Leclerc Sainz non ha fatto la differenza, cogliendo un quarto posto in casa che sa di sconfitta. Carlos ha perso quella costanza che era il suo marchio di fabbrica guidando con una monoposto che consente invece a Leclerc di spaccare il mondo. Leclerc lo scorso anno cercava di superare i limiti della macchina, Sainz cerca invece di oltrepassare i suoi limiti. Non è semplice farlo, anzi. A volte si finisce per cozzare contro la dura realtà delle proprie possibilità. Una volta accettata la situazione, riuscirà a dare un un apporto maggiore alla Ferrari, fondamentale per il mondiale costruttori.
Sta venendo a mancare la costanza di Sainz, e il numero di errori comincia a diventare esponenziale, perché bene o male siamo quasi a una media di uno sbaglio per gara. È un pessimo segnale, considerata la costanza che ha il duo Max Verstappen-Sergio Perez, la coppia Red Bull in assoluto meglio assortita di sempre, anche rispetto a Sebastian Vettel e Mark Webber. Bisogna anche ricordarsi che Mercedes, con 120 punti nel mondiale costruttori, non è poi così lontana dai 169 della Ferrari, e non può essere considerata fuori dai giochi per il secondo posto. E in questo contesto, Sainz è una pedina fondamentale per la Ferrari.
In Spagna la Red Bull è riuscita a ribaltare la situazione con il gioco di squadra. C’è una visione di tattica di gara notevole. Dove manca Verstappen, c’è Perez. Via Perez, torna Verstappen. Sparito Leclerc, Sainz era lontano. Il problema è che Sainz l’anno scorso faceva quello che gli chiedeva la macchina, Leclerc invece ci metteva di più e quando ci metti di più capita di sbagliare. Quest'anno la monoposto va, e Leclerc, che ci mette di più, è davanti. Sainz non si trova a suo agio con una macchina impostata con il sovrasterzo, privilegiata invece da piloti come Alonso e Hamilton. Ci sono invece altri, come Ricciardo, che hanno bisogno di un po’ di sottosterzo per andare forti. Sainz sta faticando, e tre incidenti in prova, più due in gara e un testacoda in sei GP cominciano a essere tanti. Oltretutto, i costi di riparazioni influiscono sul budget cap.
Non vorrei che il budget cap abbia avuto una ripercussione sulla bontà delle macchine numero 2 delle scuderie, e in particolare della Ferrari. Mi sembra strano che Sainz, dopo tante stagioni in cui ha dimostrato di essere coriaceo e costante, si diventato così. Può trattarsi di un matrimonio non andato a buon fine con la sua monoposto, ma negli altri team non vedo grosse differenze tra i due piloti. In questo caso parliamo di una macchina che non sembra nemmeno la stessa. Il fatto che un pilota dalla grandissima costanza faccia molta fatica è molto strano.
C’è poi l’aspetto umano da valutare. L'anno scorso Sainz ha chiuso il mondiale davanti a Leclerc, mentre quest’anno Charles è avanti anni luce. Quindi credo che anche dal punto di vista umano per Sainz sia molto difficile gestire questo momento in cui si aspettava sicuramente dei risultati diversi rispetto a quelli che sta ottenendo. Ma credo che, così come è stato per Hamilton, anche Sainz possa tornare. Bisogna capire però quanto la Ferrari abbia intenzione di portare lo sviluppo della monoposto in una direzione che possa aiutarlo.