Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
McLaren ha stupito tutti a fine gennaio presentando a sorpreso la livrea della MCL38. Ai veli alla monoposto vera e propria sono stati poi tolti il 14 febbraio nel cuore del quartier generale di Woking. Anche quest’anno alla guida della squadra papaya ci sarà il team principal Andrea Stella, con al fianco l’amministratore delegato Zak Brown. La line up di piloti si conferma con i giovanissimi Lando Norris ed Oscar Piastri. Prima di addentraci ufficialmente nel nuovo campionato, esaminiamo la Williams: organigramma, piloti, nuova monoposto e quanto accaduto lo scorso anno, oltre al pronostico del nostro Paolo Ciccarone sul 2024.
Dopo lo splendido sviluppo del progetto dello scorso anno che ha permesso a McLaren di affermarsi come seconda forza nei costruttori, nonostante le difficoltà iniziali, non poteva non essere confermato Andrea Stella alla gestione della squadra papaya. L’operato dell’ingegnere italiano viene supervisionato da Zak Brown, amministratore delegato di McLaren Racing, che si occupa di tutto quello che non concerne le attività in pista, come la direzione strategica, le prestazioni operative, il marketing e lo sviluppo commerciale. Alla direzione dell’aerodinamica ci trova Pietro Prodromou, mentre David Sanchez come direttore tecnico, del concetto e delle prestazioni dell’auto. Sulla vettura del 2024 ci sarà ben poco dell’ex Ferrari in quanto arrivato a Woking solamente lo scorso gennaio. Rob Marshall si occupa invece dell’ingegneria e del design.
Anche per questa stagione, la seconda consecutiva, McLaren schiera sulla griglia di partenza della Formula 1 una line-up molto giovane formata da Lando Norris ed Oscar Piastri. I due piloti rappresentano non solo il presente, ma soprattutto il futuro della squadra papaya. L’inglese ha di recente ha firmato un accordo pluriennale di cui non è nota la scadenza; l’australiano, invece, sarà blindato fino al 2026.
Lando Norris ha mosso i primi passi nel motorsport nel mondo dei kart, vincendo nel 2012 il titolo di Formula Kart Stars e arrivando secondo nel campionato britannico MSA Super One. L’anno successivo ha vinto titoli nell'Europeo CIK-FIA KFJ, nella Super Cup CIK-FIA KFJ, nella WSK Euro Series KFJ, nella Super Cup Internazionale CIK-FIA e nel Campionato Mondiale di Karting. Inoltre, è diventato vicecampione della WSK Masters Series. Ha fatto la storia diventando il più giovane vincitore del campionato del mondo di kart, conquistando il titolo del Campionato del mondo CIK-FIA KF a 14 anni, un riconoscimento precedentemente detenuto da Lewis Hamilton. Il suo passaggio alle monoposto è stato naturale e nel 2018 ha vinto numerosi campionati come Formula Renault 2.0 Northern European Cup, Formula Renault 2.0 Eurocup e il Toyota Racing Series Championship in Nuova Zelanda. Ha poi coronato la sua stagione con il McLaren Autosport BRDC Young Driver Award, che gli è stato consegnato agli Autosport Awards nel dicembre 2016. Nel 2017 l’inglese ha vinto il campionato europeo di Formula 3, iniziando a ricoprire anche il ruolo di pilota collaudatore e simulatore per McLaren. L’anno successivo è stato promosso come Test and Reserve Driver sempre del team papaya, oltre a correre in Formula 2 con Carlin Racing. Ha partecipato anche alla 24 Ore di Daytona con la United Autosport al fianco di Fernando Alonso. Nel 2018 ha debuttato ufficialmente in Formula 1 con McLaren facendo squadra con Carlos Sainz e Daniel Ricciardo, Oscar Piastri poi.
Oscar Piastri, come il suo compagno di squadra, ha mosso i primi passi nel motorsport con i kart all’età di dieci anni in Australia per poi trasferirsi in Inghilterra nel 2016 per inseguire il suo sogno di correre in Formula 1. Dopo essere stato vicecampione britannico di Formula 4 nel 2017, Oscar ha ottenuto la svolta nel 2019, vincendo la Formula Renault Eurocup con sette vittorie e 11 podi. Nel 2020, nonostante la pandemia da COVID-19, ha partecipato alla Formula 3 conquistando il titolo con Prema Racing. Si è così guadagnato la promozione in Formula 2, sempre con il team italiano, confermando le due doti portandosi a casa il titolo con due gare d’anticipo. Grazie all’appoggio dell’Academy Alpine, l’australiano ha debuttato per la prima volta a bordo di una vettura di Formula 1, prima con Renault nel 2021 e poi con Alpine nel 2022. Dopo la vittoria della F2, Piastri è rimasto in panchina per un anno in attesa di un sedile in F1. Alla partenza di Fernando Alonso dalla casa francese, Alpine ha annunciato proprio l’australiano come suo successore, senza averne il consenso. Dopo una battaglia legale, McLaren è riuscita ad accaparrarsi il giovane talento, che ha vinto la sua prima gara, anche se una Sprint, al Gran Premio del Qatar 2023, mentre Max Verstappen conquistava la vittoria del campionato piloti.
McLaren può fare affidamento su Pato O’Ward e Tyo Hirakawa come piloti di riserva nel caso in cui uno tra Lando Norris ed Oscar Piastri fosse impossibilitato a scendere in pista
La scorsa stagione è iniziata nel peggior modo possibile per la squadra papaya. La monoposto presentata, la MCL60 in onore dei 60 anni dalla fondazione del team di Bruce McLaren, non era all’altezza e non ha permesso ai due piloti di lottare neanche per la zona punti per la prima parte di campionato. L’animo all’interno del quartier generale di Woking, però, non si è mai demoralizzato e, spronati da Andrea Stella, sono riusciti a portare a termine il primo grosso pacchetto di aggiornamenti in occasione del Gran Premio di casa, a Silverstone, dove Lando Norris ha realizzato il primo podio stagionale. Anche Oscar Piastri ha iniziato la scalata verso i vertici, con il culmine nella Sprint Race del GP del Qatar, dove ha trionfato sul neocampione del mondo Max Verstappen. La McLaren è così riuscita a completare la stagione come quarta forza in classifica costruttori, riuscendo a scavalcare Aston Martin che, al contrario, aveva avuto la meglio a inizio anno, e mettendo a rischio il terzo posto di Ferrari.
La nuova stagione, ormai alle porte con il primo Gran Premio del Bahrain al via già questo giovedì con le sessioni di prove libere, sembra iniziare per il meglio per McLaren. Il progetto della MCL38 riparte esattamente dove la MCL60 aveva terminato all’ultimo appuntamento ad Abu Dhabi. Parliamo dunque dello sviluppo di una monoposto che si è dimostrata sulla giusta via per la vittoria. Le novità che si notano sulla vettura sono soprattutto all’ala anteriore, dove il primo elemento si ancora al secondo; una soluzione adattata anche da altri top team come Mercedes, Ferrari e Aston Martin. Le pance sono di ispirazione Red Bull, come i bazooka sul cofano motore che sono più pronunciati per uno sfruttamento ottimale della beam wing. Inoltre, la MCL38 presenta delle sospensioni posteriori push-rod. Andrea Stella ha però già annunciato degli aggiornamenti già nelle prime gare del calendario, per ottimizzare i punti deboli della vettura.
Non fatevi ingannare dai tempi sul giro a volte distanti dai primi, la McLaren ha fatto un altro piccolo passo in avanti rispetto ai tanti già fatti nella passata stagione. La MCL38 è equilibrata, reagisce bene e ha mostrato di potersi inserire nelle posizioni di vertice, anche se con un motore clienti Mercedes, scelta fatta anche per il futuro della squadra. Con un Oscar Piastri con un anno di esperienza in più e un Lando Norris che ha tutto per vincere finalmente un GP, la squadra ha solidità tecnica, mente aperta ai cambiamenti e piedi per terra senza caccia alle streghe. Faranno bene e Andrea Stella, il team principal, ha quella calma olimpica per affrontare le situazioni difficili che si presenteranno senza farsi prendere dal panico.