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La stagione 2020 di Formula 1 sta finalmente per cominciare: il rombo dei motori del Circus si farà sentire già questo weekend al Red Bull Ring, circuito dove è in programma la prima gara dell'anno, il GP d'Austria. Ma quali sono i valori in campo? In attesa del battesimo in pista, vediamo quali sono le novità tecniche che caratterizzano le monoposto dei tre top team, Mercedes, Ferrari e Red Bull.
La Mercedes, che parte con i favori del pronostico, schiera la W11, che presenta un muso (1) sempre stretto, con convogliatore d'aria al di sotto; le sospensioni (2), invece, presentano lo stesso schema del 2019, con un triangolo superiore sollevato con pivot che solleva l'attacco esterno dal mozzo (il tirante dello sterzo è posto in basso).
Il puntone (3) presenta un bracket molto accentuato e un'angolatura maggiore rispetto a quello della Ferrari. La presa d'aria del motore (4) è larga, ovale e di grandi dimensioni. Per quanto riguarda l'ala posteriore (5), dovrebbe vantare dei doppi piloni, sebbene nei test sia stata provata una variante con mono pilone. La Mercedes W11 presenta poi dei doppi scarichi (6) con valvola Wastegate posizionati sotto a quello principale. Le pance (7) sono sempre molto chiuse, basse e strette nella zona finale.
Nella zona centrale (8) le pance sono impressionanti per le ridotte dimensioni: sono state ulteriormente abbassate e scavate. La bocca ai radiatori ha seguito le forme proposte dalla Ferrari, più sollevate e rettangolari. Non si può infine parlare della Mercedes W11 senza menzionare il DAS (9), il nuovo sistema provato nei test che consente di variare la convergenza delle ruote in rettilineo e in curva. Il volante si muove avanti e indietro per permettere di ottimizzare la vettura in rettilineo e in curva. Sarà il DAS la nuova trovata vincente di questo mondiale? Solo il tempo ce lo dirà.
La Ferrari SF1000, la monoposto della Rossa per la stagione 2020 di F1, presenta un muso (1) largo, con bulbo centrale e piccolo convogliatore al suo interno. Le sospensioni (2), invece, sono senza pivot sul triangolo superiore; il tirante dello sterzo è posto in basso. Il puntone (3) presenta un bracket meno accentuato rispetto a quello della Mercedes; l'ammortizzatore è a molla e non idraulico. La presa d'aria del motore (4) è piccola e stretta, con due inedite alette a "L" poste poste ai lati esterni. Nei test sono state impiegate due versioni dell'ala posteriore: una lineare e l'altra a cucchiaio, più adatta per i circuiti veloci. Un singolo scarico con valvola Wastegate (6) è posto al di sopra di quello principale.
Le pance (7) della Ferrari SF1000 sono leggermente più voluminose rispetto a quelle Mercedes; nei test, è stata provata anche una versione ancora più grande. All'ingresso dei radiatori (8), le pance sono state abbassate e snellite rispetto alla versione del 2019: ora hanno un andamento a scendere nella zona centrale, ma non sono estremizzate come quelle della Mercedes. La Ferrari ha infine introdotto una nuova ala anteriore durante i test (9): si tratta di una soluzione pensata per creare maggiore deportanza. Rispetta sempre il concetto outwash, ma tutti i flap, compreso quello principale, sono di nuova forma, per dare maggiore downforce all'avantreno.
La Red Bull è la scuderia che ha introdotto il maggior numero di cambiamenti, lasciandosi ispirare dalle soluzioni della Mercedes. Il muso (1) della RB16 è stato ristretto e snellito, dalla punta all'attacco con il telaio; sotto il muso trova posto un lungo convogliatore d'aria (2) molto simile a quello Mercedes. La punta del muso (3) mantiene il bulbo centrale, ma si notano una lunga serie di canalizzazioni al suo interno, più ampie rispetto a quelle della RB15 del 2019. La presa d'aria del motore (4) è simile allo scorso anno, fatta salva la presenza di due ali poste sotto la presa centrale.
L'ala posteriore (5) presenta dei doppi piloni; lo scorso anno erano singoli. La Red Bull RB16 presenta doppi scarichi con valvola Wastegate, posti al di sopra di quello principale. La zona finale delle pance (7) è invariata, con uno smaltimento simile a quello della Ferrari; la zona centrale (8) è stata snellita e ristretta, ma è più arrotondata rispetto al 2019. Per quanto riguarda l'ala anteriore (9), lo scorso anno i flap avevano forme più rettilinee e alte nella zona esterna; per il 2020, invece, sposano la filosofia outwash, con flap bassi esternamente per indirizzare più aria all'esterno delle ruote.
Disegni: Gabriele Pirovano