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Nella giornata in cui avrebbe dovuto correre la sua gara di casa, il GP di Montecarlo, annullato per via della pandemia di COVID-19, Charles Leclerc si è comunque tolto la soddisfazione di percorrere le strade del "suo" circuito al volante di una vettura di tutto rispetto. Leclerc, abbandonata temporaneamente la SF1000, si è accomodato al volante della Ferrari SF90 Stradale per le riprese del corto Le grand rendez-vous, remake della scandalosa pellicola di Claude Lelouch, C'était un rendez-vous, che nel 1976 fece scalpore perché girata su strada aperta a Parigi.
Lelouch all'epoca fu arrestato e gli fu ritirata la patente, ma 44 anni dopo non rischia nulla, visto che sono stati gli stessi reali di Montecarlo a proporre il remake della pellicola, garantendo al Principato un po' di copertura mediatica in assenza dello storico GP. Alle riprese hanno assistito il Principe Alberto II di Monaco, i Principi Andrea e Pierre Casiraghi, e la moglie di quest'ultimo, la Principessa Beatrice Borromeo. A Montecarlo c'era anche il presidente di FCA, John Elkann.
Nelle immagini di backstage diffuse da Ferrari si vede Leclerc impegnato sulle strade di casa con la potente SF90 Stradale, equipaggiata con un powertrain ibrido costituito da un V8 e da tre unità elettriche, per una potenza complessiva di 1.000 CV. Leclerc ha raggiunto la velocità di punta di 240 km/h per arrivare ad un misterioso appuntamento: per sapere di cosa si tratta, bisognerà attendere il 13 giugno, quando il cortometraggio farà il suo debutto ufficiale.