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La stagione 2024 di Formula 1 non è iniziata al meglio per Carlos Sainz, almeno fuori dalla pista. Il primo febbraio è arrivata la conferma che Lewis Hamilton avrebbe corso per la Scuderia Ferrari nel 2025, lasciando senza un sedile il madrileno. La ricerca di un posto è iniziata subito, ma la volontà primordiale era quella di firmare il prima possibile è stata accantonata per una attenta analisi delle varie opzioni disponibili. La firma è infatti arrivata solamente al primo giorno di pausa estiva, dopo il Gran Premio del Belgio a Spa. La scelta finale è stata la Williams e il padre Sainz Sr l’ha definita come la migliore per il figlio, dato che il team è in costante crescita ed evoluzione. James Vowles non può far altro che concordare e fare il possibile per permettere al numero #55 di competere concretamente già dal prossimo anno.
Le prestazioni di Carlos Sainz per la Ferrari erano decisamente in linea con le aspettative di Frédéric Vasseur, ma era impossibile per il team principal rifiutare la richiesta di Lewis Hamilton. Quando un sette volte campione del mondo vuole legarsi ad una squadra storica ed influente come la Scuderia, non si può far altro che accettare. Questo ha però comportato un non rinnovo del madrileno, che si è trovato così, ancor prima che la stagione iniziasse, costretto a trovare un altro sedile per il 2025. Il numero #55 ha dato fin dal primo appuntamento il tutto per tutto, non solamente per portare a termine il suo compito per il team di Maranello, probabilmente le sue ultime occasioni per lottare per podi e vittorie, ma soprattutto per rendere più facili le pratiche di ingaggio con una nuova squadra. E ci è riuscito, tanto da essere inondato da richieste da parte di tutti i team, ma non quelli che lui avrebbe seriamente voluto.
Nonostante la Red Bull abbia un Sergio Perez ancora in crisi di performance, che hanno in parte condannato, insieme alla monoposto RB20 poco competitiva, la lotta al mondiale costruttori, Christian Horner non ha mai seriamente preso in considerazione l’opzione Carlos Sainz; lo stesso vale anche per Toto Wolff che era alla ricerca di un pilota che potesse ereditare il sedile di Lewis Hamilton. La scelta naturale sarebbe infatti potuta ricadere sul madrileno, ma il team principal della Mercedes ha preferito puntare sui giovani talenti della sua Academy, firmando con Andrea Kimi Antonelli. Tolti questi due top team, la Ferrari per ovvie ragioni e la McLaren che ha subito blindato Lando Norris ed Oscar Piastri con contratti pluriennali, Sainz è rimasto “a corto” di possibilità. A volerlo, però, c’era Audi che debutterà ufficialmente in Formula 1 nel 2026, dovendo così correre per Kick Sauber per la prossima stagione, con un vincolo di non poter lasciare in tempi brevi qualora un sedile più accattivante si sarebbe liberato. Discorso molto simile anche per Alpine che, dopo l’addio di Esteban Ocon, voleva il #55 al fianco del confermato Pierre Gasly.
Flavio Briatore ha fatto fuochi e fiamme per convincere Sainz a firmare con la squadra francese, ma la sua scelta finale è poi ricaduta su Williams. L’annuncio è stato dato subito dopo il Gran Premio del Belgio. Presente a Spa-Francorchamps anche il padre del madrileno, che è stato visto a colloquio con diversi team, compresi Alpine e Williams. “Io sono sempre stato al suo fianco in questo – ha commentato Carlos Sainz Sr a Marca – è vero che quest’anno per lui è stato un anno difficile, dove prima di iniziare la stagione abbiamo saputo di Hamilton alla Ferrari, una situazione complicata. Io come padre, così come mio nipote che è il suo manager, gli abbiamo dato una mano. Abbiamo cercato tutte le opzioni possibili, ma in questo il mio ruolo non è cambiato”.
“Andare in Williams è stata una sua decisione e noi dobbiamo rispettarla – ha proseguito Sainz Sr che tornerà in pista a bordo del Raptor T1+ della Ford per il Rally del Marocco, in attesa della Dakar – Non è stata una decisione falice, e neanche chiara. C’erano tre o quattro opzioni e alla fine è tutto nelle sue mani. Ed è questo quello che abbiamo fatto. Williams è un progetto che sta andando in alto, già nel finale di stagione hanno iniziato ad andare meglio e per questo dobbiamo sperare ed avere fiducia che il prossimo anno possa proseguire con questa tendenza in rialzo”. Non è infatti un caso che il continuo lavoro di espansione del team di Grove stia permettendo ad Alexander Albon e Franco Colapinto, al suo terzo Gran Premio iridato, di lottare concretamente per la zona punti. Il tutto è stato merito anche degli sforzi messi in atto e coordinati da James Vowles.
“Carlos, attraverso le squadre per cui ha corso, ha lasciato l’amaro in bocca con il suo lavoro e le sue conoscenze. Tutti i team sono migliorati quando è arrivato e questo è importante per un professionista come lui a cui è sempre stato richiesto questo tipo di lavoro. È un pilota serio e ha molto chiari i suoi obiettivi e dove andare” ha chiosato Sainz Sr. James Vowles non può far altro che concordare con quanto detto dal padre del suo futuro pilota. “Sainz sta performando ad altissimo livello. Ha guidato contro Norris con successo ed anche contro Leclerc, forse con un po’ più di alti e bassi ma non c’è un grande distacco tra i due. Anche contro Verstappen al suo primo anno in Toro Rosso fu eccezionale. Quindi è stato sfidato da grandi piloti lungo il percorso della sua carriera, dicendo sempre la sua in pista, poi è un grande valore aggiunto anche fuori dalla macchina” ha commentato il team principal al podcast Beyond The Grid.
“Nel breve periodo di tempo in cui l'ho conosciuto bene, ho notato che spinge la squadra in avanti, che spende ogni momento libero ad aiutare il team per avere più successo. Non ci sono tanti piloti come lui e disponibili in griglia. Adesso chiaramente sta intervenendo poco, perché è ancora un pilota Ferrari, ma stiamo parlando già di cosa farà quando arriverà qui” ha proseguito Vowles – Lui ama la Ferrari, ma sa che il suo futuro è qui. Se tornerà a Maranello prima o poi? Non saprei, anche io la penserei così, ma quando batteremo la Ferrari penso che sarà felice di restare con noi”.