Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Carlos Sainz ha dovuto saltare lo scorso appuntamento stagionale della Formula 1 in Arabia Saudita per un’operazione urgente di appendicectomia. Già nella giornata dedicata ai media il madrileno aveva lamentato forti dolori gastrointestinali e febbre alta, decidendo di lasciare il paddock del Jeddah Corniche Circuit per riposarsi in hotel. È riuscito a scendere in pista per le prime prove libere del giovedì ma il venerdì il numero #55 è stato portato d’urgenza in ospedale, dove è stato operato di appendicectomia. L’intervento è andato a buon fine e già il giorno della gara, il sabato, era in pista a sostenere il suo sostituto, il debuttante Oliver Bearman, che ha conquistato i primi punti iridati in Formula 1 grazie alla sua settima posizione alla bandiera a scacchi della gara saudita. Ecco quali sono le condizioni di Carlos Sainz in vista del Gran Premio d’Australia di questo weekend.
Carlos Sainz è arrivato già questo lunedì in Australia con un volo di linea senza problemi ed è stato avvistato all’aeroporto di Melbourne con dei fan. Dovrà modo di ambientarsi al fuso orario australiano prima di sottoporsi a dei test obbligatori della FIA che, tramite un delegato medico, deciderà se il madrileno sarà idoneo o meno per prendere parte alla gara. Solitamente la prova consiste in due parti. La prima dedicata ad un check-up generale e poi ad dei test dei riflessi e della memoria, che la FIA chiama ImpactTEST, fondamentali soprattutto se il pilota ha avuto dei traumi cranici, ma non è il caso di Sainz. Dopo di che si passa alla seconda parte con la prova di evacuazione dall’abitacolo della monoposto. Il pilota, con tutto l’equipaggio completo di gara, tuta, indumenti ignifughi, casco e guanti, deve essere in grado di slacciare l’imbracatura di sicurezza e rimuovere il volante in cinque secondi, lasciando la vettura in un totale di 10 secondi.
Questo tipo di test è una routine che viene fatta svolgere anche dai rookie o dai sostituti, come Oliver Bearman lo scorso Gran Premio, per ragioni di sicurezza. Questa prova metterà a dura prova il fisico di Carlos Sainz in quanto richiede soprattutto lo sforzo della zona interessata dall’operazione, ovvero addominale e inguinale. Prima del madrileno, in una condizione molto simile, ha effettuato questo test Alexander Albon in seguito all’appendicectomia a cui era stato sottoposto nel 2022 durante il Gran Premio d’Italia a Monza. Il thailandese è riuscito a superarla senza problema anche se, a differenza di Sainz, ha passato 24 ore in terapia intensiva collegato ad un ventilatore in seguito ad un’insufficienza respiratoria. Il pilota della Williams, però, aveva avuto a sua disposizione 3 settimane per riprendersi in vista del Gran Premio di Singapore, dove aveva ammesso di essersi ripreso solamente al 75%. Per avere, dunque, la certezza matematica di poter vedere Carlos Sainz, operato meno di due settimane fa, normalmente in pista ad Albert Park, a bordo della sua SF-24 della Scuderia Ferrari, dovremo attendere giovedì, quando verrà visitato dalla FIA.