F1, Carey: «Per il nuovo calendario non servirà l'approvazione dei team»

F1, Carey: «Per il nuovo calendario non servirà l'approvazione dei team»
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I team saranno consultati sulle modifiche al calendario 2020 di Formula 1, ma non servirà un'approvazione formale da parte loro: lo rivela Chase Carey, CEO di F1
20 marzo 2020

Il volto della stagione 2020 di Formula 1 sta cambiando radicalmente a causa dell'emergenza Coronavirus: nella giornata di ieri è arrivata l'ufficialità del rinvio dei GP d'Olanda e Spagna e della cancellazione del GP di Montecarlo, che per la prima volta dal 1954 non sarà disputato. A questo si aggiungono l'annullamento della prima corsa dell'anno, in Australia, e i rinvii di Bahrain, Vietnam e Cina: in totale sono saltate sette gare, quasi un terzo delle corse in programma. Urge una forte ristrutturazione del calendario, che, fa sapere il CEO della F1, Chase Carey, non necessiterà dell'approvazione dei team. 

«La Formula 1 e la FIA lavoreranno alla finalizzare un nuovo calendario 2020 e si consulteranno con i team. Tuttavia, come concordato nella riunione, l'inedita versione del calendario non richiederà un'approvazione formale da parte loro. Questo ci darà la flessibilità necessaria per lavorare ad un'agenda con gli organizzatori coinvolti ed essere pronti a correre quando i tempi saranno maturi», puntualizza Carey in una nota diffusa alla stampa. 

Le grandi novità non si fermano solo al calendario 2020, visto che nella giornata di ieri i team hanno approvato all'unanimità il rinvio dell'introduzione del nuovo regolamento tecnico al 2022. Nel 2021 si correrà con le monoposto 2020: le scuderie potranno solo intervenire sull'aerodinamica, risparmiando così somme ingenti in una situazione economica estremamente incerta. «L'introduzione e l'implementazione del regolamento finanziario per il 2021 - precisa però Carey - rimane pianificata per il 2021». Il budget di ciascun team sarà di 175 milioni di dollari, spese di marketing e stipendi dei piloti esclusi 

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