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La stagione 2025 di Formula 1 deve ancora ufficialmente iniziare e le polemiche sono già scoppiate all’interno del paddock. Una riguarda Enrico Cardile, ex direttore tecnico della Scuderia, che avrebbe dovuto iniziare la sua nuova avventura lavorativa in Aston Martin insieme ad Adrian Newey. Tuttavia, la Ferrari ha avviato e vinto un’azione legale che ha esteso il periodo di gardening dell’ingegnere fino a luglio.
Lo scorso anno Aston Martin ha avuto una campagna d’acquisti senza badare ad alcuni tipo di spesa per prepararsi al meglio alla prossima era della Formula 1 che debutterà nel 2026 con il nuovo regolamento tecnico. Non solo Honda per i motori dicendo addio a Mercedes, ma anche le prestazioni di Adrian Newey. Infatti, dopo quasi anni al fianco della squadra di Milton Keynes, il progettista più vincente della storia moderna di questo sport ha deciso di cercare nuovi stimoli altrove. Nonostante il corteggiamento di varie squadre, tra cui Ferrari, a vincere è stato Lawrence Stroll che ha offerto a Newey, oltre ad un foglio completamente bianco, uno stipendio a sei zeri e una sede futuristica, anche la possibilità di essere azionista di Aston Martin.
La sua nuova avventura è iniziata ufficialmente lunedì 3 marzo, ricoprendo il ruolo di managing technical partner. Secondo i piani, lo stesso giorno anche Enrico Cardile, ex direttore tecnico della Scuderia Ferrari, avrebbe dovuto prendere servizio come chief technical officer. Ma le cose non sono andate come preventivate da Lawrence Stroll che insieme ad Aston Martin si è trovato al centro di una battaglia legale con il team di Maranello, che ha fatto di tutto per estendere di almeno altri quattro mesi il periodo di gardening di Cardile. Infatti, tutti i tecnici di un team di Formula 1 prima di cambiare casacca e mettersi a lavoro per la squadra avversaria devono rispettare un periodo di congedo retribuito previsto direttamente dai contratti di lavoro, che devono obbligatoriamente osservare per salvaguardare i segreti industriali del team per cui hanno lavorato fino al licenziamento.
A vincere la disputa legale è stata la Scuderia. Il Tribunale di Modena, sotto richiesta della Ferrari, ha ordinato all’ex direttore tecnico di Maranello di cessare immediatamente ogni forma di collaborazione con Aston Martin fino al prossimo 18 luglio. Enrico Cardile, quindi, iniziando a lavorare in Aston Martin già da questo mese le avrebbe dato un vantaggio competitivo, violando l’impegno di non concorrenza firmato con la Rossa. “L’ex dipendente stava già violando l’impegno di non concorrenza assunto a favore di Ferrari, il cui scopo era proprio quello di evitare che gli altri team di F1, ingaggiando Cardile prima di quanto consentito, potessero trarre un ingiustificato vantaggio competitivo, causando a Ferrari un pregiudizio irreparabile” riporta la pronuncia del Tribunale il quotidiano La Repubblica. Dunque, Cardile non potrà partecipare allo sviluppo della monoposto del 2026 al fianco di Adrian Newey, motivo per cui era stato assunto da Stroll Sr.