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Nel paddock si continua a parlare del calendario F.1 del prossimo anno e alcune gare date per certe risultano invece ancora in bilico. Ad esempio, il ritorno del GP del Sudafrica si scontra contro due problemi insormontabili. Da un lato il tracciato di Kyalami non ha omologazione di tipo 1, quello per la F.1, ma solo per prototipi e altre categorie. Inoltre il governo locale non ha soldi da investire nel progetto di ristrutturazione e ammodernamento dell'impianto. Infatti, buona parte del vecchio tracciato è stato adibito a quartiere residenziale e non c'è fisicamente lo spazio per allungare la pista attuale. La voglia di Africa, però, è forte nel mondo F.1 e si cerca in tutti i modi di salvare la gara. La Cina continua ad essere in bilico per via della pandemia Covid e fin tanto che ci saranno zero contagi, le frontiere restano chiuse per eventi come la F.1 nonostante ci sia un contratto in essere e una scadenza fissata, ma senza ok del governo, non se ne parla.
Qatar ed Emirati con Bahrain sono saldamente in calendario per i prossimi 10 anni, mentre i dubbi riguardano ancora l'Europa. In Belgio il governo non ha soldi e la gestione del circuito, dopo l'omicidio della direttrice e l'arresto del marito, è in una fase difficile e turbolenta. I lavori li hanno fatti, ma non proprio come voleva la F.1, tanto che si parla apertamente di Moto GP e su quel tracciato sarà interessante vedere se sarà meno pericolosa della F.1...Imola è certa fino al 2025 ma anche qui servono dei lavori importanti per confermare presenza in calendario, stessa situazione per Monza il cui futuro non è affatto certo nonostante i ventilati contratti firmati, tanto che settimana prossima a Londra i dirigenti avranno un incontro con Stefano Domenicali di Liberty Media per definire programmi passati non ancora realizzati e che sono fondamentali per la continuazione della gara in calendario. Germania fa un timido tentativo ma anche qui pochi soldi pubblici per la gara e Olanda, dopo il boom dell'anno scorso e le prenotazioni di quest'anno, non è detto resti. L'effetto Verstappen potrebbe aiutare ma con un calendario ristretto (in Europa) e il voler allargare la presenza F.1 in altri Continenti, pongono delle scelte difficili in alcuni casi.