F1. Budget Cap 2023, la FIA pubblica i risultati: team okay, violazioni procedurali per Honda e Alpine

F1. Budget Cap 2023, la FIA pubblica i risultati: team okay, violazioni procedurali per Honda e Alpine
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La FIA ha pubblicato i risultati del Budget Cap della stagione 2023. Tutti e dieci i team hanno rispettato le regole, mentre nei fornitori di Power Unit sono state riscontrate delle violazioni procedurali di Honda e Alpine. Ecco la situazione e cosa rischiano
11 settembre 2024

L’attesa per rivedere la Formula 1 nuovamente in pista dopo il Gran Premio d’Italia a Monza è ormai agli sgoccioli. Nella giornata di ieri i riflettori del Circus si sono puntati sull’Aston Martin che ha annunciato l’ingaggio di Adrian Newey, ma prima di concentrarsi sul Gran Premio d’Azerbaijan a Baku, diciassettesimo appuntamento stagionale, la FIA ha pubblicato i risultati del Budget Cap relativo al campionato del 2023. Ecco i risultati e chi è a rischio.

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Tre anni fa la Federazione Internazionale dell’Automobile ha introdotto il Regolamento Finanziario per i dieci team di Formula 1, ma solamente dalla scorsa stagione anche i fornitori di Power Unit sono soggetti al controllo della Cost Cap Administration (CCA). Proprio quest’ultima ha quest’oggi pubblicato quelli che sono i risultati relativi alla revisione della documentazione finanziaria relativa al campionato 2023.

Il processo di revisione portato avanti dalla CCA al fianco della FIA ha avuto una durata di cinque lunghi mesi, ma che non si sono ancora conclusi del tutto. Tutti e dieci i team iscritti alla stagione 2023 di Formula 1 hanno rispettato i limiti di spesa imposti dal Budget Cap, un totale di 138,6 milioni di dollari che è stato aumentato rispetto al passato, quando la soglia massima era di 135 milioni di dollari, una cifra stabilita in base al precedente calendario, dove presenti solamente 21 Gran Premi. Essendo adesso salite a 24 le gare previste dal campionato, la FIA ha deciso di far equivalere a 1,8 milioni di dollari ogni Gran Premio disputato in più.

Questo è il secondo anno consecutivo in cui tutti i team rispettano questo limite. Ricordiamo, infatti, di quando nel 2021 la Red Bull fu trovata oltre il Budget Cap, facendola incappare in una multa salatissima e il tempo di sviluppo in galleria del vento ulteriormente ridotto, dato che avevano già avuto una diminuzione delle ore dovuta alla vittoria il Campionato Piloti in quella stagione, chiudendo secondi in classifica Costruttori. Tuttavia, nei resoconti del 2023 non tutto è filato liscio come sperato. Per la prima volta, anche i produttori di Power Unit hanno dovuto rispettare questi vincoli di spesa, e la FIA ha riscontrato delle violazioni procedurali delle regole da parte di Alpine Racing SAS e Honda Racing Corporation; nessuno dei due fornitori ha però superato il Budbet Cap.

Sia Alpine Racing SAS che HRC hanno sempre agito in buona fede e stanno attualmente collaborando con la CCA per concludere la questione - si legge in una dichiarazione della FIA - Considerando la natura della violazione, le complessità delle nuove normative finanziarie per i produttori di PU e le sfide associate al loro primo anno di attuazione, la CCA intende proporre a questi due produttori di PU di risolvere le rispettive violazioni mediante un Accepted Breach Agreement (ABA). Una sintesi degli ABA, se accettati da questi due produttori di PU, sarà pubblicata una volta finalizzati, come previsto dai regolamenti finanziari”. Dunque, stando a questa nota, la situazione potrebbe risolversi con un patteggiamento, un accordo, proprio come si è conclusa anche la vincenda della Red Bull nel 2021. 

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