Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Zak Brown chiede la verità sull'accordo tra Ferrari e FIA, i cui dettagli restano un segreto su volere della scuderia di Maranello, che ha esercitato un diritto previsto dal regolamento. Il CEO della McLaren, riprendendo un passaggio dell'intervista di Mattia Binotto al Guardian in cui il team principal della Rossa parlava del «dovere morale» di sostenere i membri del proprio team, ha incalzato ai microfoni di Autosport: «Sono concorde sull'avere doveri morali. E, proprio parlando di etica, credo che sarebbe fantastico se Mattia condividesse con noi, così come vorrebbe fare la FIA, i dettagli dell'accordo segreto raggiunto riguardo alla presunta irregolarità del loro motore. Visto che si parla di etica e di trasparenza, credo che sarebbe tempo ben speso».
In una recente intervista, il presidente della FIA, Jean Todt, aveva dichiarato che la federazione sarebbe disposta a fornire i dettagli dell'accordo con la Ferrari riguardo alla power unit dello scorso anno della scuderia di Maranello. La Rossa, però, ha esercitato un diritto previsto dalle normative della FIA, quello di non divulgare le informazioni riguardo all'intesa. Ai tempi, ormai lontani, dei test, sette team avevano scritto alla Federazione chiedendo a gran voce i dettagli dell'accordo. La FIA aveva poi risposto, senza rivelare molto, e la Mercedes, di lì a qualche tempo, aveva deciso di dissociarsi dal fronte dei "ribelli".
«La Ferrari è stata sanzionata - aveva spiegato Todt al quotidiano sportivo francese L'Équipe - ma non posso fornire i dettagli delle misure che abbiamo preso. Mi piacerebbe che la Ferrari acconsentisse alla divulgazione dei termini dell'accordo, ma ha esercitato questa clausola, come da suo diritto. In ogni caso, siamo intervenuti in modo tale che non ci fosse alcun dubbio sull'interpretazione del regolamento per la stagione 2020». Nonostante il pressing delle altre scuderie, sembra che i dettagli di questo accordo siano destinati a restare segreti.