F1. Ben Sulayem contro i media britannici: "Mi hanno condannato, ma non hanno potere. Rispetto Verstappen perché è un campione come me"

F1. Ben Sulayem contro i media britannici: "Mi hanno condannato, ma non hanno potere. Rispetto Verstappen perché è un campione come me"
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Mohammed Ben Sulayem ha parlato del comportamento dei media britannici nei suoi confronti, definendolo ingiusto; inoltre, ha confermato la sua corsa verso la prossima presidenza della FIA
4 ottobre 2024

Mohammed Ben Sulayem ha preso la presidenza della FIA nel 2022, ereditando il ruolo da Michael Masi dopo le vicende di Abu Dhabi 2021. Dal primo giorno a capo della Federazione, Ben Sulayem, oltre a doversi occupare del suo lavoro, ha dovuto fare i conti con un rapporto non troppo idilliaco con la stampa, soprattutto quella britannica che non ha mai risparmiato critiche e attacchi nei confronti suoi e del suo operato.

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Ad alzare nuovamente il polverone di polemiche è stata la stretta nei confronti del linguaggio che i piloti devono utilizzare nel corso di conferenze stampa, interviste organizzate dalla FIA e dei team radio. Ma le critiche nei confronti suoi e della Federazione sono in realtà un qualcosa che si ripete spesso come un pattern, tanto da aver dichiarato che “riceviamo solo spazzatura, mentre altri, come la Formula 1 e Liberty Media, prendono i meriti”. Ma il presidente non è stato l’unico a finire nella lente d’ingrandimento della stampa, in particolare quella in inglese, che già nei tempi passati aveva preso di mira anche Sebastian Vettel, Max Verstappen ed Adrian Newey. Proprio il progettista, freso di accordo con Aston Martin dopo l’addio alla Red Bull, ha ammesso di non leggere più quello che viene scritto sui giornali perché “per loro passi dall’essere il nuovo eroe della F1 a livello ingegneristico, e quello successivo un idiota”.

"Sono un campione come Verstappen, lo rispetto per questo"

C’è una sorta di demonizzazione, entrambi hanno sofferto a volte e questo è molto ingiusto – ha commentato Ben Sulayem ad AutosportIo rispetto Max Verstappen perché sono un pilota, un campione, proprio come lui. Ho visto che ha avuto la sua parte [di maltrattamenti], ma parliamo di me. Se guardiamo i media britannici e quello che hanno fatto..., per l’amore di Dio, mi hanno condannato. Non mi hanno accusato di nulla, ma continuano ad andare avanti così. Se mi importa? Ovvio che no. Perché? Cosa stanno cercando? Molto semplice, cercano di vendere ed ottenere più copertura per loro stessi. Ma non hanno alcun potere su di me o sulla FIA”.

Ben Sulayem: "Sarà la FIA a decidere quando cambiarmi come presidente, non i media"

Con tutto il rispetto per i media britannici o qualsiasi altro media, ma loro non hanno diritto di voto. Siamo una Federazione indipendente e democratica. È il mondo degli iscritti che mi ha eletto. Il potere è dell’Assemblea generale, non loro. E sapete cosa? Possiamo semplicemente smetterla con queste assurdità e tornare al lavoro, fare ciò che è meglio per lo sport? Se potete? Lo chiedo. Tocca a loro [i media] volerlo o meno. Ma la vita continua. Sai cosa mi hanno fatto? Mi hanno reso più forte. Ora sono più attento e più saggio. E ho il supporto [dei club membri]. E se e quando loro decideranno che è il momento di cambiarmi come presidente, la decisione spetta a loro. Alla fine, chi mi ha messo lì? L’Assemblea generale. Sono molto, molto chiaro su questo. E se non gli piace, la decisione non spetta a me, ma a loro. Non rispondo molto alla stampa, ai media, e non mi vendico. Perché non lo faccio? Non ho tempo. Sono così impegnato a rispondere a ciò che i membri vogliono e che vuole il motorsport, che non ho tempo per loro” ha proseguito il Presidente della FIA.

Ben Sulayem conferma la candidatura alla prossima presidenza FIA

La Federazione Internazionale dell’Automobile deciderà il prossimo anno chi sarà il prossimo Presidente, e Ben Sulayem ha confermato la sua candidatura alla presidenza affermando anche che la sua situazione attuale sia migliore rispetta a quella del 2021, quando ha assunto l’incarico. “Sinceramente, al 100%, perché adesso ci sono tante parti internamente che sono molto efficienti. Le cose si muovono più velocemente quando di sono degli obiettivi da raggiungere. Siamo tornati alla nostra missione iniziale, ovvero ascoltare i membri se rimuovi alcuni di loro, la FIA non c’è più. Molto semplice. Siamo in una forma migliore, più sana. Ed anche i team di Formula 1 hanno bisogno di una Federazione così perché nessuno vuole spendere dei soldi in un campionato che non è ben governato. I miei obiettivi per quest’anno sono quelli di finire e consegnare il mio manifesto, e posso dire che siamo sulla strada giusta. Abbiamo riportato la FIA in positivo e non tramite licenziamenti o rimozione di personale, ma generando più entrate. Aggiungo un’altra cosa: se ci fosse qualcuno che vuole competere con me per la presidenza, ne sarei più che felice. Abbiamo parlato in democrazia, che vale sempre e non solo in una parte del tempo; quindi, si, sarei più che felice di avere un avversario” ha chiosato Ben Sulayem.

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