Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La F1 torna in pista a Zandvoort per il GP d’Olanda 2023, il primo della seconda metà della stagione in corso. Si tratta di una stagione molto – qualcuno dice troppo – favorevole a Red Bull mentre Ferrari sta faticando ad inquadrare la SF-23. Che seconda metà di stagione ci aspettiamo?
Partiamo da Red Bull. Le aspettative sono facili: dominio assoluto di Verstappen, pronto ad essere incoronato campione del mondo per la terza volta di fila, portando con sé anche il team di Milton Keynes. La RB19 che abbiamo visto in pista non è un essere perfetto, ogni tanto lascia sul piatto qualche imprecisione, tipo i tanti cambi sostituiti, che potrebbero portare altre penalità. Questo, tuttavia, non scalfisce l’ipotesi, sempre più reale, di vedere un pilota del team austriaco sul gradino più alto del podio in ogni singola gara della stagione, un risultato che sarebbe pazzesco, imbarazzante per i rivali. La RB19 non è senza macchia ma è sicuramente il progetto più riuscito della stagione, con il team di Milton Keynes che può contare sul genio di Adrian Newey e sulla gestione di Christian Horner per poter portare avanti un progetto ben riuscito da subito, pronto a stravincere almeno fino al cambio di Regolamento nel 2026. Perez è la più grande incognita di Red Bull, al momento: ci aspettiamo di vederlo spaventato dall’ipotesi di Ricciardo e pronto a fare vedere al mondo quello che ha da offrire, scuotendosi di dosso la polvere di molte gare di questo 2023.
Ferrari ha provato a contrastare Red Bull con una rivoluzione tecnica che è partita dall’eliminazione di Mattia Binotto – si vocifera atteso in Alpine come nuove team principal – per fare approdare Fred Vasseur e rinnovare, una testa saltata dopo l’altra, l’intero organico. Questo è un lavoro minuzioso che richiede tempo e non fa ben sperare per la Rossa per questa stagione. Non con un Christian Horner che afferma, con ben poco tatto, che i tecnici che il team di Maranello avrebbe “soffiato” a Red Bull sarebbero solo figure di “secondo piano”. Ma il Cavallino Rampante non si arrenderà sino all’ultima gara e continua ad apportare aggiornamenti sul progetto iniziale. L’ultimo pacchetto della Rossa è arrivato a Spa, appena prima della pausa estiva, e altri ancora sono attesi sin dal GP di Zandvoort, per essere poi seminati sino al GP di Austrin. Il clou sarà al GP di Monza, quello di casa per il Cavallino Rampante, arriveranno già gli altri. Se quelli di Spa hanno dato un passo gara più stabile, questi dovranno puntare a migliorare la velocità e le prestazioni di una monoposto che troppo spesso si è rivelata capricciosa e nervosa, a Monza vedremo una vettura scarica sulla parte aerodinamica, probabilmente con nuove pance. Le gare che separano la stagione in corso dalla sua fine sono ancora tante e con diverse caratteristiche e Ferrari dovrà riscattarsi dalle prestazioni opache della SF-23, nonostante l’impegno di Charles Leclerc e Carlos Sainz. A proposito: ci sono inoltre diverse voci sui piloti. C’è chi dice che Leclerc avrebbe già firmato un contratto 2+3 con cifre da capogiro, chi è certo che Sainz sarà sostituto da Norris o ogni tanto si ripresenta con cadenza regolare l’ipotesi di vedere Hamilton in rosso ma per ora questi non sono che rumours.
Mercedes sembrava essere risalita in gara dopo un inizio di stagione scarico ma continua a soffrire molto il venerdì, in cui l’assetto della macchina va sempre rivisto. Tuttavia, nella seconda metà del 2023, il team di Brackley può tornare a battagliare per il secondo posto costruttori, ancora in palio fra Ferrari, Aston Martin, la stessa Freccia d’Argento e McLaren. Il team di Woking ha portato avanti una crescita timida ma costante e sarà pronta ad esplodere nella seconda metà, facendo il percorso contrario rispetto ad Aston Martin, che invece è partita benissimo all’andata ma non è riuscita a mantenere stabili le performance da podio oltre le prime gare.