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Budapest - Brutti dati d’ascolto dopo metà stagione per la F.1. Nonostante gli accordi che hanno consentito alla struttura di Ecclestone di portare a casa quasi il doppio di diritti TV, i risultati d’ascolto sono deludenti.
Italia: ascolti in calo per Sky e Rai
Anche se in Italia Sky ha garantito ottime immagini e fatto record in alcune occasioni, la somma totale di ascolti fra RAI e Sky piange: l’ultima gara ha raccolto 5,3 milioni di ascolto e ha perso oltre 2,5 milioni rispetto alla stessa gara dell’anno prima. La tendenza è confermata anche con gli altri GP, quindi in Italia le TV hanno pagato di più nel totale, ma hanno perso qualche milione di ascoltatori.
Non parliamo della Francia, dove Canalplus fa sì e no 600 mila ascoltatori e la TV di stato non trasmette nemmeno in differita come da noi, in Inghilterra Sky Sport ha dovuto trasmettere in chiaro le gare perché gli sponsor si erano infuriati per il calo di audience generale.
La F1 vuole sempre più soldi dalla TV
E’ una F.1 che chiede sempre più soldi alle TV e garantisce sempre meno spazi di ascolto, con sponsor sempre più rari e infuriati perché l’investimento non vale più la pena. La TV si rivaluta nei mercati emergenti, con numeri in crescita, ma è anche vero che se in una nazione orientale non si trasmetteva nulla e poi si fanno 4 milioni di ascolto, l’incremento in percentuale è altissimo.
Ecclestone non ha nulla da perdere
Salvo poi capire se davvero questa esposizione serva davvero alla F.1. qualcuno comincia a chiederselo ma l’impressione che si sia entrati in una fase involutiva e con un futuro buio è molto forte. Ma ad Ecclestone non importa nulla, i soldi li ha fatti, 82 anni li ha e quindi sa come andrà a finire, per cui ha la cattiveria degli anziani che sanno di non aver nulla da perdere e vanno avanti testardamente sulla loro strada.
Montezemolo, che parlava sempre di TV al servizio dei tifosi, di biglietti a prezzi più bassi etc, in nome della Ferrari (che è ancora l’unica vera squadra che può fare qualcosa) ha la volontà e la forza per far capire a cosa si va incontro?
Anche perché se si guardano i giornali si scopre che non ci sono più parecchie testate (Corriere dello Sport, Tuttosport, Ansa, Resto Del Carlino, La Nazione, Il Messaggero e altri ancora non mandano più l’inviato in pista) e questo vuol dire meno spazi e meno argomenti da trattare nonostante la TV. Che il prossimo presidente della F.1 sia un certo signor Taffazzi?