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FIORANO – Una stagione diviso a metà: da un lato la “rossa opaca” siglata SF-23, dall’altra la “rossa lucida”, la 499 P, quella del gran ritorno alla 24 ore di Le Mans. Per Antonio Giovinazzi un doppio impegno come terzo pilota Ferrari che potrebbe diventare anche un terzo pilota Alfa Romeo: “Sono a disposizione della Ferrari e se dovesse servire sono disponibile anche come sostituto in Alfa Romeo.
Per cui una stagione densa piena di impegni ma anche esaltante” dice il pilota pugliese che alla presentazione della nuova Ferrari SF-23 ha condiviso con Shwartzman, l’altro collaudatore della rossa, l’onere del battesimo: “Le vetture sono molto diverse- continua Antonio – ma di sicuro sono ad altissimo livello. La 499P è ovviamente più pesante rispetto alla F.1 ed è meno agile nei transitori, ma ha un grandissimo potenziale e mi auguro davvero di raccogliere dei risultati positivi. Il sogno? Ovviamente resta sempre la F.1 e con Ferrari ho il privilegio e l’onore di far parte di questa squadra che è un sogno per tutti quanti”.
Quante gare farai come riserva nel mondiale? “Quelle che non sono concomitanti con l’impegno nel mondiale prototipi. Le Mans, per fortuna, non coincide con nessuna gara di F.1 per cui ci si può concentrare al meglio su una corsa difficile ma affascinante. Ci ho corso nel 2018 con una GT, una vettura più lenta di un prototipo, per cui le difficoltà sono altre. Con Ferrari si deve puntare a vincere e da quello che si è visto nelle prime gare del mondiale, la concorrenza è molto forte e agguerrita. Una stagione importante ed esaltante senza dubbio e sono felice di farla col cavallino sul petto”.