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Andrea Kimi Antonelli a Silverstone ha colto la sua prima vittoria in Formula 2, dimostrando sul bagnato il talento che secondo alcuni potrebbe portarlo a bruciare un’altra tappa dopo il vertiginoso salto dalla FRECA alla F2. La modifica alle normative FIA che gli consentirebbe il debutto in Formula 1 prima del suo diciottesimo compleanno e del conseguimento della patente apre a scenari irrealizzabili fino a poco fa. E c’è chi suggerisce la possibilità di un debutto in Williams prima della fine della stagione.
Logan Sargeant, d’altronde, non sta ancora offrendo le prestazioni che gli servirebbero per dimostrare di meritarsi un sedile in Formula 1. E al secondo anno nel Circus, le scusanti per i rookie non valgono più. Ma la Williams potrebbe davvero decidere di cambiare la sua line-up di piloti prima della fine della stagione 2024? “Continuiamo le nostre valutazioni – ha risposto il team principal James Vowles a una domanda in merito di Automoto.it -. Quello che abbiamo detto a Logan è che è questione di meritocrazia, bisogna sempre meritarsi il proprio posto in questo sport”.
“Il messaggio, da 18 mesi a questa parte, è sempre rimasto lo stesso – ha aggiunto -. Siamo aperti a tutto. La macchina non è abbastanza veloce, e questa è una responsabilità che ricade sulle mie spalle e sul team. Abbiamo perso la lotta allo sviluppo e dobbiamo accelerare questo processo”. Insomma, Vowles da un lato riconosce che la FW45 non è all’altezza delle aspettative, ma dall’altro fa intuire che il futuro di Sargeant dipenderà dalla sua capacità di dimostrare di meritarsi un posto che è rimasto suo per mancanza di alternative.
Parlando di Franco Colapinto, talento del programma giovani della Williams il cui debutto nelle FP1 rappresenta “una ricompensa per una stagione in Formula 2 convincente”, Vowles ha riflettuto sulle tempistiche migliori per l’esordio di un rookie. “Credo che si possa davvero bruciare un pilota se lo si mette in macchina troppo presto. E il risultato, nella Formula 1 di oggi, sono le difficoltà accusate dai debuttanti. Non dipende solo dai risultati colti in F2, ma da un programma di investimenti che per noi passa da test con auto del passato alla preparazione per assicurarci che siano pronti per il compito che li attende se li scegliamo”.
Se Sargeant non dovesse concludere la stagione in Williams, il suo sostituto rappresenterebbe una soluzione ponte per traghettare il team verso un futuro che potrebbe vedere l’approdo di Sainz. “Carlos è un pilota di caratura mondiale. Non dobbiamo prendere una decisione ora, le tempistiche non sono importanti per me. Quello che conta è che qualsiasi decisione prenderemo – o a cui arriverà il pilota – si basi sulla creazione di un rapporto a lunga data. Credo che si risolverà tutto prima di settembre. Sono le tempistiche normali, solitamente si passa agosto a definire i contratti”.
Insomma, la bomba di mercato del passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari per il prossimo anno, scoppiata a febbraio, avrà anche anticipato i tempi delle discussioni tra team e piloti, ma è ancora tutto da decidere, a partire dalla pedina che causerà il vero scossone, Sainz. Ma se non dovesse scegliere la Williams, il team inglese avrebbe altre opzioni. “James ha sempre un piano B e un piano C, è la sua natura da ingegnere”, ha osservato Toto Wolff, che conosce molto bene Vowles. “Mi sa che siamo al piano Y o Z, ora”, ha scherzato il diretto interessato. Solo il tempo ci dirà se in queste strategie rientra anche Antonelli, che nel bel mezzo del turbinio di voci sul suo conto si è detto concentrato sulla F2.