F1. Andrea Stella e Zak Brown svelano il segreto dietro alla competitività della McLaren: "Vogliamo un ambiente stabile"

F1. Andrea Stella e Zak Brown svelano il segreto dietro alla competitività della McLaren: "Vogliamo un ambiente stabile"
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McLaren ha iniziato la stagione di F1 come favorita dopo le prestazioni viste in pista sia nei test in Bahrain che nelle libere in Australia. Andrea Stella e Zak Brown svelano il loro segreto
14 marzo 2025

La McLaren si prepara ad affrontare il primo weekend stagionale della Formula 1, il Gran Premio d’Australia, come favorita essendo il team in carica nel mondiale Costruttori. Le alte aspettative sulla squadra di Woking sono confermate anche da quanto visto in pista due settimane fa per la tre giorni in Bahrain che dalle prime due sessioni di prove libere a Melbourne. 

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Il motivo dietro a questa forza, sia intera al team che in termini di prestazioni in pista è dovuta alla costanza. A differenza di altre squadre, infatti, la McLaren ha ripreso esattamente dove aveva lasciato tre mesi fa ad Abu Dhabi. Non solo a livello di piloti data la conferma a lungo termine di Oscar Piastri e Lando Norris, ma anche progettuale essendo la MCL39 un’evoluzione della monoposto della scorsa stagione. Questo è stato possibile grazie al fatto che Zak Brown, CEO della McLaren, e il team principal Andrea Stella hanno blindato tutti i membri chiave della squadra papaya. Ovviamente, essendo loro i più forti, almeno per il momento, esattamente come accaduto in passato alla Red Bull, gli avversari hanno cercato di potare via i segreti tecnici corteggiando gli ingegneri di Woking. “Abbiamo notato un certo interesse da parte degli altri team per mettere sotto contratto alcuni nostri membri. In onestà, questa non è una situazione che ci stupisce, è naturale il fatto che le squadre ricercano degli esperti da prendere dagli avversari” ha dichiarato Andrea Stella ad Automoto.it. 

“Questo è ancora di più, se non altro, una ragione dietro alla nostra visione di stabilità a lungo termine della squadra, che si applica ai nostri piloti nella forma più evidente, ovvero quella pubblica. Ma fa parte anche della nostra gestione quotidiana in McLaren, sia da parte mia che di Zak Brown, dai membri senior ai colleghi più giovani. Vogliamo che ci sia stabilità a livello contrattuale, motivo per cui molti di loro non vogliono andare via, restare con noi, lavorare con noi in Formula 1 per raggiungere grandi successi sia per il team che a livello personale” ha proseguito il team principal. Ad avvalorare le parole di Stella proprio il CEO di McLaren. “Vogliamo continuare a costruire su questo aspetto e proprio per questo anche Andrea ha firmato lo scorso anno un rinnovo a lungo termine con noi. Ma c’è anche un altro punto importante. Con il passare degli anni, sicuramente gli altri team cercano di rubarti gli sponsor, i piloti, gli impiegati. Noi abbiamo voluto agire per evitare che ciò accada. Se notate non abbiamo avuto un singolo cambiamento al nostro muretto box o nella nostra leadership tecnica. Questo è un aspetto che va oltre ad un semplice contratto perché io ed Andrea lavoriamo sodo per far si che si crei in McLaren un buon ambiente di lavoro che porti le persone a decidere di restare con noi. Non deve essere la firma di un contratto a farli restare, ma come vengono trattati” ha specificato Zak Brown.

Non è un caso che solamente pochissimi giorni fa, alla vigilia del suo appuntamento di casa, Oscar Piastri abbia firmato un rinnovo che lo legherà alla McLaren almeno fino alla fine del 2028. “Dal mio punto di vista rinnovare con Oscar – ha proseguito Stella – era una cosa più che normale, una conseguenza della visione di squadra che io e Zak condividiamo. Vogliamo stabilità nel tempo per aver creare le giuste condizioni per performare al meglio ed essere competitivi. Avere lui e Lando Norris, per noi, è alla base di tutto questo. Sono stati in grado, fino ad ora, di conquistare 27 podi, 8 vittorie e 11 pole position considerando gare e Sprint, fino ad arrivare al titolo Costruttori. Non solo, abbiamo visto quanto bene riescono a lavorare loro due insieme. Oscar è perfetto per Lando anche da un punto di vista culturale, e per noi è molto importante per avere un team con basi solidi”.

Tuttavia, non tutti nel paddock sono conviti che la coppia della McLaren possa durare a lungo e il primo ad esporsi in merito è stato Helmut Marko, che ha però dovuto ammettere la superiorità della MCL39 in pista. “Ho letto molti titoli sulla nostra competitività - ha proseguito Stella - In tutta onestà, tutto quello che abbiamo visto finora ci rende contenti perché abbiamo una vettura che si comporta esattamente come ci aspettavamo, soprattutto dal punto di vista tecnico-ingegneristico. Quando parliamo di competitività è sufficiente guardare al finale della scorsa stagione, a Las Vegas per esempio, per vedere che non eravamo sicuramente i più veloci. Mercedes con Russell è stata molto veloce anche in Qatar, così come Verstappen. Poi ad Abu Dhabi siamo riusciti a conquistare la pole e poi la vittoria per pochi millisecondi. Essere campioni del mondo non vuol dire necessariamente che siamo sempre nella condizione di avere la monoposto migliore” ha chiosato Stella.

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